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sabato 19 marzo 2022

Byoblu24 - TEATRO DI MARIUPOL: NESSUN MORTO NELL’EDIFICIO DISTRUTTO...

 


18 Marzo 2022
3 minuti di lettura.

Le autorità ucraine parlano di un ferito grave correlato al bombardamento del teatro di Mariupol. La tanto temuta “strage degli innocenti”, annunciata al mondo dal presidente ucraino Volodimir Zelensky, fortunatamente non c’è stata.  

Nella giornata del 16 marzo, è stato colpito il teatro comunale di Mariupol dove secondo le notizie diramate da fonti ucraine sembrava si fossero rifugiate intorno alle 1.000 persone, prevalentemente donne e bambini. 
Scarse erano le immagini fatte filtrare dal luogo del bombardamento e non si vedevano né quelle di soccorsi né di morti.
Inoltre non era stato diramato alcun bollettino sulle vittime dell’attacco.
Tale scarsità di informazioni era stata inizialmente imputata alle difficoltà causate dall’assedio russo alla città.
Lo sgomento internazionale per questo evento è stato comunque molto grande ed il presidente americano Joe Biden è arrivato a definire il presidente Vladimir Putin “un criminale di guerra“.

 
I principali media italiani ed internazionali sulla base di scarsissime informazioni peraltro non riscontrabili hanno titolato prime pagine e programmi tv con “orrore a Mariupol“.

Dopo che in un primo tempo era stata diffusa la notizia che vi fossero dalle 500 alle 1200 persone intrappolate nei sotterranei del teatro comunale distrutto, sempre senza alcuna immagine a supporto, si era parlato insistentemente di 150 persone tratte in salvo dai soccorsi. 

Le autorità militari ucraine avevano addebitato la distruzione ad una bomba sganciata dall’aviazione russa ed erano tornate a richiedere la chiusura dello spazio aereo sopra l’Ucraina. 
Come vi avevamo riportato nel precedente articolo, le autorità militari russe avevano invece smentito qualsiasi loro coinvolgimento con la distruzione del teatro, negando di aver effettuato un raid aereo.
Le forze della Milizia Popolare di Donetsk, schierate con i russi nella zona, avevano riferito di possedere delle prove fotografiche che la distruzione del teatro fosse una manovra di propaganda ad opera del battaglione ucraino e ultra nazionalista Azov, intrappolato in città.

A questo punto certamente i dubbi che la matrice di questa distruzione sia stata di stampo propagandistico si amplificano. 
L’ONG Human Rights Watch aveva dichiarato di sapere che vi fossero civili nell’edificio nei giorni scorsi, ma aveva subito chiarito di non essere riuscita a mettersi in contatto con il personale sul posto per una verifica e anche di non poter escludere che nel teatro, o nelle vicinanze, ci fosse un obiettivo militare.

All’indomani della distruzione del teatro comunale di Mariupol, il ministro della Cultura italiano, Dario Franceschini, aveva immediatamente offerto al presidente Zelensky la ricostruzione del teatro a carico dell’Italia.  Ci si aspetta che, se venisse accertata la responsabilità delle forze ucraine impegnate in un’operazione di propaganda di guerra, tale sollecita offerta sia immediatamente ritirata. 

Rimane comunque il sollievo per una drammatica notizia rivelatasi infondata.


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