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venerdì 19 novembre 2021

ByoBlu - RAPPORTO ISS: I VACCINI NON PROTEGGONO DAL CONTAGIO E L’EFFICACIA CALA RAPIDAMENTE

 


PS: "È stato pubblicato l’ultimo aggiornamento dell’Istituto Superiore di Sanità relativo all’incidenza del Covid nella popolazione italiana. Ricapitolando il rapporto ISS ci dice che: il vaccino non è garanzia di assenza di contagio, la copertura vaccinale perde notevolmente efficacia dopo pochi mesi, i giovani rischiano poco o nulla da questa malattia"....a chi non appartenente all'I.S.S.  chi spiega perchè "deve" vaccinarsi!...grazie.

umberto marabese

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Quello che emerge dal rapporto 

I dati che emergono dal rapporto sembrano confermano quanto andiamo dicendo su Byoblu da mesi, ossia che l’efficacia dei vaccini nel ridurre i contagi è ancora tutta da dimostrare e che sembra esserci un brusco calo di protezione degli stessi dopo un certo periodo di tempo intercorso dalla seconda dose.

Infine gli stessi dati confermano come sia del tutto pretestuosa la caccia alle persone non vaccinate. Leggiamo però cosa dice esattamente il rapporto.

Non è vero che ci sono più casi di Covid tra i non vaccinati

Nella sua parte introduttiva si può infatti leggere una frase che può essere fuorviante: “Negli ultimi 30 giorni in Italia si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati in persone non vaccinate”.

Un’affermazione che però non sembra trovare riscontro nella tabella relativa alle diagnosi da Covid registrate tra persone vaccinate e non. In particolare i casi di Covid registrati tra i non vaccinati negli ultimi 30 giorni sono stati 35.398.

D’altra parte i casi di Covid tra le persone vaccinate, sia con una dose che con doppia dose, risultano essere in totale 44.198. Il dato che salta poi all’occhio è che in alcune fasce di età la positività da Covid è più alta anche guardando solo i vaccinati con doppia dose, rispetto ai non vaccinati. In particolare nelle fasce di età tra i 40 e i 60, tra i 60 e gli 80 e sopra gli 80 anni.

Inoltre è da sottolineare il fatto che nel gruppo dei non vaccinati sono inseriti anche tutti coloro che hanno ricevuto una dose del siero ma sono risultati positivi al Covid entro i primi 14 giorni.

Perché alla luce di questi dati l’ISS afferma che l’incidenza dei casi diagnosticati è maggiore tra le persone non vaccinate?

Cosa succede agli over 80 vaccinati?

Forse l’Istituto sottintende il cosiddetto effetto paradosso, per cui le due platee, vaccinati e non, sarebbero imparagonabili, considerato l’alto numero delle persone vaccinate con doppia dose. Considerazione che però sembra essere più utilizzata come scusante per non affrontare il problema di un’incidenza di positività comunque presente e in aumento in determinate fasce di età.

Altri dati sembrano poi confermare la caduta dell’efficacia vaccinale. Prendendo in considerazione le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi nella fascia di età sopra gli 80 anni, quella che ha effettuato per prima le vaccinazioni, si registra un’elevata incidenza tra i vaccinati con doppia dose.

Nello specifico: nelle ospedalizzazioni abbiamo 991 persone over 80 vaccinate con doppia dose contro 375 non vaccinate, 44 in terapia intensiva vaccinate con doppia dose contro 16 non vaccinate, 309 decessi tra vaccinati con doppia dose contro 190.

Anche in questo caso però l’ISS si limita a giustificare tali numeri parlando, ancora una volta, di effetto paradosso, senza nemmeno provare a ipotizzare che sia dovuto ad un calo dell’efficacia del vaccino. Come d’altronde dimostrano tutti i più recenti studi scientifici.

Il Covid non è un pericolo per i giovani

Infine c’è un ultima considerazione che emerge dai dati ISS: la scarsa pericolosità del Covid per i più giovani. L’Istituto conferma infatti che dall’inizio dell’emergenza sotto i 20 anni sono decedute 36 persone per Covid.

Andamento confermato anche nell’ultimo mese, con 84 ospedalizzazioni, 2 ricoveri in terapia intensiva e zero decessi. Ciò significa che il rischio in questa fascia d’età di contrarre il virus e poi morirne è stimabile in 2,9 per ogni milione di persone.

Ricapitolando il rapporto ISS ci dice che: il vaccino non è garanzia di assenza di contagio, la copertura vaccinale perde notevolmente efficacia dopo pochi mesi, i giovani rischiano poco o nulla da questa malattia.

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