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martedì 2 novembre 2021

ByoBlu - “PUNIREMO chi esprime dubbi sul vaccino" : Gli ordini Sanitari con la "LIBERTA' DI OPINIONE?

In Italia stiamo vivendo in una dittatura? Media mainstream e debunkers vi risponderebbero che si tratta di farneticazioni di qualche povero complottista.

Altrimenti, dicono, non ci sarebbe la possibilità di manifestare di continuo il proprio dissenso. Un’affermazione che si scontra però con il divieto di manifestare in piazza Unità d’Italia a Trieste esteso fino al 31 dicembre. E la stessa affermazione stona anche con le ultime restrizioni sulla libertà di opinione che intendono esercitare alcuni ordini professionali.

Il comunicato contro le posizioni critiche al vaccino...

È stato infatti pubblicato un comunicato stampa da parte delle Federazioni Nazionali degli Ordini delle Professioni Sanitarie, che riunisce tra gli altri l’ordine dei medici, quello degli psicologi, dei biologi, degli assistenti sociali e molti altri. “Position Statement sui comportamenti antiscientifici e/o contrari all’obbligo vaccinale dei Professionisti Sanitari e sociosanitari rispetto alla pandemia da SARS-CoV-2”, così si intitola il comunicato stampa.

Nel testo le Federazioni, richiamandosi ad un’interpretazione arbitraria dell’articolo 32 della Costituzione, intendono condannare qualsiasi opinione espressa dagli appartenenti ai loro ordini in riferimento alla campagna di vaccinazione e alla necessità dell’obbligo del siero per il personale medico sanitario.

Il comunicato si conclude quindi con quella che appare evidentemente come una minaccia:

Condividiamo in modo unitario la necessità di agire con particolare fermezza e rigore disciplinare, qualora i comportamenti dei professionisti sanitari e socio sanitari risultassero non in linea con i codici etici e deontologici delle rispettive professioni sanitarie, ed in particolare quando finalizzati a orientare l’opinione pubblica verso convincimenti non basati su presupposti scientifici o in netto contrasto con la tutela della salute individuale e collettiva, particolarmente se gli stessi si fondassero sull’utilizzo strumentale del ruolo di professionista sanitario.

Un’iniziativa contraria alla Costituzione e alla carta dei diritti UE

In sostanza le Federazioni prevedono di punire con non meglio precisati provvedimenti chiunque osi mettere in discussione la strategia sanitaria adottata in Italia. Non solo quindi i medici vengono sospesi per aver rifiutato un trattamento sanitario, ora vengono minacciati di sanzioni se solo esprimono un pensiero critico.

Si tratta di una palese violazione di principi riconosciuti sia a livello costituzionale che a livello europeo. L’articolo 21 della Costituzione italiana parla chiaro: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Un articolo che lascia poco spazi ad interpretazioni, così come l’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: “Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”.

La cosa che però stupisce di più è la volontà delle Federazioni sanitarie di assimilare decisioni esclusivamente politiche del Governo italiano a certezze della comunità scientifica.

Ricordiamo che l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario è presente in Europa solo in Italia e Francia, mentre la campagna di vaccinazione viene gestita in maniera diversa da ogni singolo Stato.

Ci si aspetterebbe un atteggiamento meno provinciale e governativo da parte delle Federazioni sanitarie, che dovrebbero invece incarnare lo spirito libero della scienza, disciplina che travalica i confini nazionali.



 2 Novembre 2021Michele Crudelini

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