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mercoledì 24 novembre 2021

24 .11. 2021 Pubblicato da Marco Tosatti - BDV: Siamo in un’ Oscura Valle, ma non Dobbiamo Avere Paura... Mai.

 





Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito ci regale questo articolo che è tutto un inno alla speranza e alla fiducia, e soprattutto è un’esortazione a non cadere nella trappola che è stata allestita e in cui ancora tanti troppi si agitano, quella della paura irrazionale, alimentata da chi vuole che abbiamo paura. Buona lettura, e avanti. 

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Ero tornata da poco da Monaco di Baviera, un viaggio fatto con tanti compagni di fede (che non conoscevo) per difendere  con una Acies Ordinata la Santa Chiesa Cattolica e pregare tutti insieme in Odeon platz. Nel cuore i ricordi di quei giorni freschi e benedetti, inseguendo (io, almeno) i passi di Benedetto XVI, quando era venuto qui nella sua bella terra di Baviera sotto il cielo bianco e blu e aveva cantato a mezza voce, in dolcissimo sorriso, l’inno suo bavarese.

Ero appena tornata, dunque, felice per la bella esperienza profumata di orazione e tutta quanta ignara del fatto che un mese dopo la mia vita, e quella di tutti gli italiani, sarebbe stata rovesciata e messa a testa in giù a causa del miraggio di una psicopandemia, inventata, organizzata, pubblicizzata da chi poteva farlo e dai suoi servitori, incentivati – credo – da tanti trenta denari.

Mi chiesi subito perché, infatti, il governo Conte avesse riempito di denaro le redazioni delle tv locali per “parlare di Covid”. Ma tu guarda, che sfacciati, dissi, anche a mio marito, ma nessuno fiatò. Poi vennero coinvolti professoroni, medici, infermieri, giornalisti e tutti insieme, con pennellate prese dagli incubi di Goya, han disegnato un quadro fosco, di terrore, morte, desolazione. Con il tocco mefistofelico di fare le conferenze stampa nel cuore della notte (buahaha, risata satanica). E c’era, infatti, il signor Rocco Casalino, un esperto di “Grande Fratello”, il regista della costruzione del Terrore…

Poi il lockdown con lo squallido ritornello di “andrà tutto bene” (ma che cosa?) e i concertini stupidi in balcone. Che squallore, che vigliaccheria!  E dopo, proprio nel giorno del Santo Natale (quando il Bambinello, nonostante loro, scende dalle stelle) ecco il vaccino-vitello d’oro, il finto messia, portato niente meno con la piuma sul cappello dal Generale Figliuolo che non è certo la Seconda Persona della Trinità, ma di certo doveva, nella narrazione in odio alla Provvidenza, farne una caricatura.

Che tristezza, che vigliaccheria! Mai e ripeto mai avrei pensato che saremmo arrivati fino a dover esibire un passaporto sanitario per andare al cinema, a bere un cappuccino in santa pace, a mangiare un piatto di pasta. Come se essere malati fosse una colpa grave da espiare con il castigo di essere banditi dalla società. Nuovi lebbrosi. E per fortuna che tutti quanti abbiamo letto e riletto i Promessi Sposi e soprattutto la “Storia della colonna infame” e deprecato le accuse agli “untori” durante la peste di Milano.

Già e Beccaria? E i delitti e le pene? Dài, scemetta, sono cose che si dicono,  corbellerie ottocentesche, di Renzo e Lucia chissenefrega!  Noi odiamo i no-vax. Buahaha (risata satanica), è solo colpa loro se siamo nella quarta ondata. Ma scusate non sapete che anche i vaccinati possono infettare? Quisquilie e pinzillacchere, la solita rompiscatole. Vai a cercare il capello tra  gli spaghetti.

Noi non lo diremo, nessuno lo dirà e così non sarà vero, semplice no? E tu, dimmi, che farai? Tattattero, prenditela in saccoccia e poi circolare, niente manifestazioni. Ma, scusate, e i girotondi, il popolo viola, le sardine? Cosa, cosa, tutta robaccia passata di moda, dimenticata, finita. Ordine e disciplina e tutti d’accordo. Tranne voialtri orridi no-vax…  Va, va, che altrimenti ti corro dietro col vaccino. Buahaha… E tutti i morti da “malore improvviso”? Non c’è mai stata una roba simile. Tappati la bocca che tanto è uguale: non hai capito? Non c’è correlazione e quindi, buahaha, non ne parliamo. Tattattero. Le smorfie del cornuto, potete immaginarle…

Così, nel divide et impera, è successo: mandrie di uomini e di donne, terrorizzate dall’orrida propaganda di regime, lontani dal Dio, soli di fronte alla morte che non credevano più esistesse, grazie alla propaganda televisiva, si sono messe in fila per farsi inoculare un siero genico, che provoca, nei corpi, un subbuglio e un terremoto, con esiti, spesso, fatali, come emerge da molti studi bollati, naturalmente, come fake news.

Ma in alcuni casi la correlazione è stata provata, cari miei e ne salteranno fuori altri. E questo soltanto per sfuggire a una influenza che nuoceva soltanto agli anziani (ma anche ai giovani) con molte patologi e che certo non andava curata con la Tachipirina e la “vigile attesa”. Che significa non fare un bel nulla.

Olé!. Uomini e donne, vaccinati con tante dosi e anche future, hanno rotto i ponti con il proprio prossimo, considerandolo un pericoloso appestato, condannandolo senza appello e così precipitando in un vortice di ansia, panico, desolazione.

Io no. Non ho avuto paura mai, fin dal primo giorno quando, sì – lo scrivo e lo griderei al mondo intero se potessi – il Signore mi ha rivelato (e io l’ho detto da allora a chi potevo, soprattutto a mio marito che ha tanta pazienza con me e che non mi crede) che tutto ciò che stava avvenendo non era cosa Sua, che altri – cioè l’orribile altro con coda e zoccoli – lo avevano voluto con il fine di uccidere l’umanità e trascinarla con sé nell’abisso della Geenna! E’ Satana che guida il cocchio dei tanti suoi servitori che, sentendosi superiori, odiano la “carne cruda”, cioè noialtri, persone normali.

No, non ho mai avuto paura e fin da subito ho sentito puzza di zolfo e di bruciato. Anzi, sapete che cosa faccio, lo ripeto qui sotto così per dar vita e rinforzo al concetto. Fin dal primo giorno, non ho mai avuto paura! E, per quanto possibile, ho continuato a fare la mia piccola vita, forte dell’unione con il Signore che guidava (e sempre guida) i miei passi nella valle oscura dove s’agitano le macchiette di politici e governatori, tutti proni ai comandi del cornuto….

No, non ho mai avuto paura, non un solo minuto, neppure quando, il silenzio cupo di Via del Boschetto (di solito animata dal via vai dell’umanità che io amo) sembrava schiacciarmi l’anima e il cuore. Aprivo le finestre, osservavo il volo folle dei piccioni nella strada deserta, sorridevo tra me e dicevo a voce alta: “Dio sia benedetto!”. Fin da subito ho tenuto il cuore in caldo, come un ovetto fresco di giornata, ritagliando spazi per la preghiera e per l’abbandono al Signore. Intanto cucivo, scrivevo, cucinavo e soprattutto tenevo lontana la paura che, come le mosche, punge l’anima e la fa scendere nel baratro. Giù, giù, in un corto circuito di solitudine e di morte. Io, al calduccio, tra le Sue mani, anche senza la Santa Messa (che pure mi mancava) e i Sacramenti (che poi sono riuscita a ricevere, qualche volta, clandestinamente grazie a buoni parroci fedeli al Signore…). Avanti.

E così invito tutti voi a restar sereni, pur nella valle oscura, perché il nostro Buon Pastore non ci abbandona mai e se anche dovessimo andare incontro alla morte, saremo felici e beati con Lui, anche se in Purgatorio, perché prima o poi Lo vedremo e sarà una gioia grande. Sì, il cuore si fa di zucchero e miele e avverto i signori che stanno facendo tutto questo agli uomini  (che il Signore ama) che un giorno, un brutto giorno, per loro, si troveranno di fronte a Lui e al Suo giudizio. Io giudico il peccato, che è la menzogna e la falsità. Lui giudicherà tutti, uno per uno, secondo quanto hanno fatto di male alle Sue creature. Sono avvertiti.

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