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mercoledì 13 ottobre 2021

ByoBlu - “VIVIAMO IN DITTATURA”. IL MESSAGGIO PRIVATO DI PAOLO SAVONA, il presidente della CONSOB.

13 Ottobre 2021

Paolo Savona, il presidente della CONSOB, torna a far parlare di sé.
Viviamo ai giorni nostri “in dittatura”: è il senso di quanto emerge da un suo messaggio privato, pubblicato per errore sul sito del Comitato per l’autonomia e l’indipendenza della Banca Popolare di Sondrio (Bps).

Quando la qualità che tu invochi si disgiunge dalla quantità (il voto), la democrazia entra in crisi ed emergono i sintomi latenti della dittatura, come quella nella quale viviamo ai giorni nostri. Non credo di doverti spiegare il concetto”: questo il punto chiave del messaggio di Savona, rivolto all’economista Marco Vitale, uno degli artefici del Comitato.



Lo scritto avrebbe dovuto rimanere privato e costituiva la risposta a Vitale e al Comitato per l’autonomia e l’indipendenza della Bps che aveva sollecitato un parere del professor Savona sulla situazione della Banca stessa.

Quest’ultima, attualmente società cooperativa per azioni, procede verso la trasformazione in società per azioni, come previsto dalla riforma Renzi del 2015.
Il comitato ha proposto diverse soluzioni per consentire alla Bps di mantenere autonomia e indipendenza in vista della trasformazione societaria. Tra queste vi è il voto maggiorato che consentirebbe agli attuali azionisti di rafforzare il loro peso societario.
Questa proposta sembrerebbe vista con freddezza dalla Banca centrale europea, mentre Paolo Savona ha scritto che “è perfettamente legittima”.

Il presidente Savona, in una nota successiva, ha chiarito che quel messaggio privato rientrava in uno scambio di idee che da lungo tempo intrattiene con l’economista Vitale. Savona ha aggiunto che attribuisce “l’attuale deriva culturale verso forme coercitive all’indebolimento e talvolta alla scomparsa delle strutture sociali intermedie, compresi partiti, sindacati e associazioni, fondamento della democrazia”.

Sembra proprio un’analisi che coglie nel segno di questi nostri tempi difficili.

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