di F. Q.
Da Italia Viva alla Lega. Da Renzi a Salvini, passando da Calenda, Faraone e Scalfarotto. Chi parla di “parole offensive e deliranti”, chi di “asse tra populismo e sinistra radicale” e chi, come la Lega, ne approfitta e lo usa come pretesto per chiedere le dimissioni del ministro della Salute Roberto Speranza. A scatenare il fuoco incrociato è un passaggio dell’intervento di Marco Travaglio su Mario Draghi alla festa di Articolo Uno a Bologna, che viene isolato e condiviso sui social provocando una serie di critiche, firmate soprattutto da renziani e leghisti. In risposta a una domanda di Chiara Geloni sulla caduta del governo Conte, Travaglio parla del precedente governo, quello di Giuseppe Conte e dell’estrazione sociale degli ex-ministri, “nessun figlio di papà”, tutti ” figli di gente umile, normale”. Ma poi, prosegue, “li hanno mandati via. Non per i loro errori. Li hanno mandati via per i loro meriti
. E hanno messo al loro posto l’esatta antitesi, che è un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che, visto che ha fatto bene il banchiere europeo, ci hanno raccontato che quindi è competente anche in materia di sanità, di giustizia, di vaccini, eccetera. Mentre, mi spiace dirlo, non capisce un cazzo, né di giustizia, né di sociale, né di sanità. Mi dispiace dirlo: capisce di finanza, ma non esiste l’onniscienza, o la scienza infusa”. Molti si agganciano al significato letterale di un modo di dire e accusano Travaglio di aver fatto una gaffe, poiché il premier è orfano dall’età di 15 anni. Anche Speranza interviene e parla di “parole infelici che non rappresentano il pensiero di Articolo Uno”. Ma cosa dice davvero Travaglio nel suo intervento? Pubblichiamo qui il discorso integrale pronunciato sul palco della festa domenica 25 luglio:“È interessante vedere proprio anche la composizione sociale dei ministri: non c’era mai stato un governo con dei ministri quasi tutti figli del popolo e quasi nessuno figlio di papà. Io ho fatto una breve lista perché mi aveva dato lo spunto Speranza un anno fa alla festa del Fatto: effettivamente è impressionante, tutti figli di gente umile, normale. Quindi gente che anche per estrazione sociale è più propensa ad ascoltare le voci che vengono dal basso che non quelle che vengono dall’alto. E il problema è che quel governo era popolare per estrazione ma era popolare anche per la popolarità che aveva. Il presidente del Consiglio era il presidente del Consiglio più popolare degli ultimi venticinque anni (come risultava dai sondaggi fatti da Repubblica). E i ministri come Speranza erano ai primi posti della graduatoria della popolarità. E quindi voi capite per quale motivo invece di dire “sono popolari” si dice “sono populisti”: perché “popolare” è un pregio, “populista” è un difetto (l'”ismo” è sempre deteriore, no?). E’ per quello che lo hanno buttato giù. Poi non è che non hanno fatto degli errori, secondo me li hanno fatti e nel libro li ho elencati, ma non li hanno mandati via per i loro errori; li hanno mandati via per i loro meriti. E hanno messo al loro posto l’esatta antitesi, che è un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che – visto che ha fatto bene il banchiere europeo – ci hanno raccontato che quindi è competente anche in materia di sanità, di giustizia, di vaccini eccetera. Mentre, mi spiace dirlo, non capisce un cazzo! Né di giustizia, né di sociale, né di sanità. Mi dispiace dirlo: capisce di finanza, ma non esiste l’onniscienza, o la scienza infusa. E non ha neanche l’umiltà perché a furia di leggere che è competente su tutti i rami dello scibile umano si è convinto di essere competente su tutti i ra.. e quindi non chiede consiglio. E pensa che per convincere i no vax a vaccinarsi basta dirgli “se non vi vaccinate morite tutti”. Ma conoscete un no vax che si convince di fronte alla propaganda terroristica e menzognera? Quando tutti sanno che purtroppo stanno morendo anche persone vaccinate? Che il vaccino non ti immunizza dal contagio? Che se sei vaccinato puoi contagiare ed essere contagiato… Allora abbassa un po’ trinchetto, cala… Racconta la verità, e di’ che il vaccino diminuisce le possibilità, le abbatte, e non le elimina. Perché se parti con la propaganda terroristica e falsa, il no vax non lo prendi. Il no vax lo puoi prendere (soprattutto quello che è no vax per paura e non per ideologia) se lo persuadi con una comunicazione morbida e non con una comunicazione terroristica, non col bazooka. Purtroppo se chiedesse consiglio a qualcuno (per esempio al professor Locatelli, che è una persona di buonsenso e ha una comunicazione persuasiva e non terroristica), Draghi farebbe un’ottima riuscita”
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