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sabato 17 aprile 2021

Giuseppe Masala - "Dica questi 2 No prima che sia troppo tardi". Lettera aperta al Prof. Draghi

 


Caro Professor Draghi, 

mi permetta di usare una esposizione colloquiale e faccia finta che io le stia parlando di persona. 

I suoi servi apologeti dei giornali ci hanno informato che lei ha studiato dai Gesuiti. Le domando, ma i suoi insegnanti dell'epoca non l'hanno informata che c'è Dio, e che l'uomo è un essere fragile e insignificante? Non le hanno fatto studiare le tragedie greche dove sta scritto che la sfida contro gli dei - la Hybris - è il peccato che più di ogni altro s'attira la loro ira e viene punito con un castigo esemplare? 

Sempre i suoi servi apologeti dei giornali ci hanno informato che lei ha studiato nell'allora prestigiosa facoltà di economia della Sapienza di Roma seguito dal Professore Caffé. A leggere il suo antico Maestro è chiarissimo che si trattava di un uomo tormentato dal dubbio. Lei sembrerebbe che questa virtù non l'abbia appresa. Non ha studiato nel suo percorso romano che l'uomo è un essere a "razionalità limitata" (cito un altro economista) e che tutto non può controllare?

 

Poi i suoi servi sempre ci spiegano che lei ha studiato al MIT di Boston. Bene, ma a Boston non le hanno parlato dei due Teoremi di Incompletezza di Kurt Gödel che dimostrano che all'interno di un sistema di regole formali esisterà sempre una proposizione autoreferenziale - non dimostrabile ne refutabile - all'interno, appunto, del sistema di regole date?

Bene, stiamo sempre parlando della stessa cosa. Voi avete commesso sfida agli dei, Hybris. Avete commesso peccato di ribellione a Dio (il nostro Dio della Religione Cristiana). Siete all'interno di un sistema formale di regole e avete trovato quella specifica preposizione indimostrabile: non sapete decidere se è vera o falsa. Non sapete come uscirne diciamo noi umili popolani.

Non capisco come sia stato possibile che lei sia finito con entrambe i piedi in questa situazione. Sempre che, il suo splendido Curriculum da Sapiente non sia un Curriculum di Cartone costruito fin dalla tenera età perchè lei era stato destinato da altri a comandare, ad essere riverito, servito e adulato dai suoi famigli (come diceva qualcuno, del resto, in Italia non mancano le persone disposte a pagare pur di vendersi). Bene, se questa è la Verità (ma spero di sbagliarmi), lei professor Draghi, a dispetto del suo Curriculum è solo un povero ragioniere cambiavalute. Non importa che lei sia ricco, potente e pieno di schiere di adulatori. Se lei non coglie ciò che le ho scritto qui sopra purtroppo lei è ciò che ho detto. 

Vede, caro Professore, esiste una teoria sociologica secondo la quale ogni persona - nel corso della sua carriera - arriva esattamente al punto dove dimostra di essere un perfetto imbecille dannoso per se stesso e per gli altri. L'unico antidoto secondo me esistente a questa regola è fare propria la virtù del dubbio, anche il dubbio di essere cretini. E del resto meglio dirselo da soli prima che ce lo dicano gli altri. Vale per tutti, ovviamente, io nel mio piccolo me lo ricordo ogni 5 minuti. E se per caso arrivo al sesto minuto senza essermelo detto faccio qualche stupidaggine. 

Alla sua possibile obiezione che vi siete trovati in questa terribile situazione perchè decisa da altri - da forze oscure e potentissime che vi hanno legato le mani - le ricordo che in quella Costituzione che lei calpesta ci sono due firme importanti. Quella di Alcide De Gasperi e quella di Umberto Terracini. Gente che di fronte alle orde naziste e fasciste ha saputo dire no. Anche a costo di rischiare la vita, anche a costo di finire in carcere. In particolare Umberto Terracini, comunista, ebreo, massone, figlio di una famiglia di straccivendoli e senz'altro con un Cv non paragonabile al suo, s'è fatto almeno (ora non ricordo bene) quindici anni di galera. Ma ha detto no.  

Siete in un sistema formale di regole dove - come direbbero i giovani d'oggi - siete finiti in loop. Interrompa dunque le pratica nazistoide delle vaccinzioni e si concentri sulle cure precoci che esistono. Pretenda dati corretti e non contabilità creativa sui morti e sugli infetti. Minacci l'uscita dalla UE e dalla Nato se non finirà l'aggressione alla Russia (si è accorto, vero, che l'uscita dal sistema formale nel quale ci troviamo in loop è una fuga verso l'abisso della guerra?). Prenda esempio da Umberto Terracini e da Alcide De Gasperi che non avrebbero esitato a dire quel no.

Se farà questo lei avrà, oltre che la nostra eterna gratitudine, stima e ammirazione anche un grande posto nella Storia di questa disgraziata nazione.

Giuseppe Masala

GIUSEPPE MASALA


Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.


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