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domenica 21 marzo 2021

21 Marzo 2021Claudio Messora - Dotti, Medici e Sapienti (Menzogna e Verità) – Mauro Scardovelli


Questi non sono tempi difficili. Difficili possono essere tempi di crisi economica, disoccupazione, inflazione, instabilità politica… Questa invece è l’apocalisse: l’instaurazione, dopo 70 anni di relativa tregua, di un nuovo regime di privazione dei diritti. Parlo di tutti i diritti: i diritti dell’uomo, della persona umana, così come quelli garantiti dalla Costituzione. Paradossalmente, nell’era in cui i nascono “carte dei diritti” come funghi, che vengono sbandierate ai quattro venti come se mai nella storia ce ne fossero state di più (pensiamo ai diritti di genere, alla non discriminazione, ai diritti delle minoranze, ai diritti dei bambini e così via), stiamo sperimentando la distruzione di quelli talmente ovvi da diventare invisibili. Il diritto alla libertà di pensiero e di espressione, il diritto alla libertà di circolazione, il diritto all’inviolabilità del proprio corpo, solo per citarne alcuni. Nel mondo della neolingua orwelliana, ci hanno riempito la testa di diritti, per mascherare il fatto che ci stavano sottraendo quelli più basilari.

È di ieri la proposta dell’immunologa Antonella Viola di Covid, sì a bar, ristoranti, palestre e viaggi per chi ha avuto il vaccino – CorrieredelVeneto.it. Attenzione bene alle insidie della neolingua: fanno passare come l’acquisizione di un diritto ciò che in realtà già è tuo ma che ti hanno tolto loro, e soprattutto dietro alla positività del termine “permettere”, si cela in realtà la vera matrice nascosta di quello che stanno facendo, e cioè privare, restringere, vietare. Quello che questa proposta comunica è che ci saranno persone perfettamente sane, cittadini della Repubblica italiana incensurati, per bene, rispettosi delle leggi, che pagano le tasse (e tutelati da una Costituzione tale ormai solo sulla carta) che non potranno più accedere a bar, ristoranti, piscine, musei. Però loro non usano il termine “vietare”: usano il termine “permettere”, di modo che appaia a tutti gli effetti come un regalo.

Una volta erano gli ebrei. E a tutti – badate bene – andava bene così. Pareva perfettamente normale, perché lo diceva la politica, lo dicevano gli intellettuali, e soprattutto “lo diceva la scienza“. Informatevi bene: anche allora c’erano scienziati di regime che giustificavano il potere inventando frottole sulla superiorità delle razze. C’erano addirittura riviste e periodici dedicati a mostrare i tratti fisiognomici che dimostravano inequivocabilmente perché, ad esempio, i boscimani erano subumani.

Oggi gli ebrei, che ogni anno amano ricordare la shoah, non hanno niente da dire rispetto al ripetersi dei corsi e ricorsi storici? Forse non riescono a vederlo chiaramente, obnubilati dalla narrazione dei media addomesticati e ben foraggiati? Ironia della sorte, è proprio Israele il laboratorio, l’avanguardia della barbarie. Ascoltate con attenzione la nostra intervista all’artista e attivista israeliana Dea. Riporto uno stralcio del post:

Ai non vaccinati o a coloro che non si sottopongono ogni 72 ore a tamponi rino-faringei viene impedito l’accesso ad alcuni luoghi di svago. Iniziano a comparire annunci di affitti di case solo a cittadini vaccinati e alcuni datori di lavoro richiedono il possesso della carta verde, minacciando di licenziamento coloro che non intendono sottoporsi al vaccino. “È un incubo, c’è un clima da apartheid”, 

Chi dorme in democrazia, si sveglia in dittatura“, ha ripetuto più volte il giurista Ugo Mattei proprio su Byoblu.

Ci fanno accapigliare dalla mattina alla sera sui numeri dei positivi asintomatici, sui posti occupati nelle terapie intensive, sulla trasmissibilità del virus da parte dei vaccinati, sulle reazioni avverse, sui colori delle regioni, sull’opportunità di chiudere i bar alle 18, di fare il lockdown a Pasqua e a pasquetta, sul numero dei decessi, sulle inadempienze delle case farmaceutiche nella consegna dei vaccini.. Spostano l’attenzione sulla scelta di quale vaccino fare, per evitare di parlare della scelta principale: ovvero se sia giusto farlo o meno. E mentre siamo impegnati dalla mattina alla sera a cercare di sbrogliare questa matassa di insignificanti dettagli, si perde di vista la cosa fondamentale: abbiamo perso il diritto di uscire di casa, di portare i nostri bambini al mare, di guardarci in faccia, di abbracciarci e stringerci la mano. E presto potremmo perderemo anche la proprietà del nostro stesso corpo.

Il 23 marzo 1885 vi dice niente? Scommetto che a scuola non ve lo insegnano. Non vi stupirà sapere che era già successo prima. Obbligavano le persone a vaccinarsi. E se i genitori, dopo due figli morti per le conseguenze del vaccino, si rifiutavano di vaccinare il terzo, li mettevano in prigione e pignoravano la casa. Finché la gente non si è stufata e non si è riversata nelle piazze a milioni. Fine della storia. In questo libro ci sono tutti i documenti storici che lo comprovano: “Malattie, vaccini e la storia dimenticata (dissolving illusions)“. Sarà questo l’epilogo di quest’epoca buia? O ci aspetta qualcosa di peggio?

Nell’intervista di oggi, insieme a Mauro Scardovelli, ci chiediamo cosa penserebbero i nostri Padri Costituenti, autori del testo sacro più evoluto tra tutte le costituzioni occidentali, di questa Italia colorata, governata dai dotti, medici e sapienti dai quali già ci aveva messo in guardia Edoardo Bennato nel mitico album “Burattiino senza fili”.

Forse, se si risvegliassero oggi, penserebbero di essere precipitati nel peggior incubo che mai avrebbero osato immaginare. Proprio loro, che avevano affrontato i lavori preparatori costituzionali non tanto per normare le tutele delle opposizioni, delle minoranze, o per stabilire pesi, misure e bilance, quanto per consegnare al mondo intero un testo sacro che consentisse la piena e definitiva realizzazione spirituale dell’umanità.

Cosa è rimasto, oggi, di tutti quegli sforzi, nel momento in cui il liberismo governa tutto attraverso una falsa democrazia, attuata mediante una sistematica violazione della Verità? È questa la società che vogliamo per i nostri figli?

Cambiare è sempre possibile: ma spetta solamente a noi!

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