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lunedì 1 febbraio 2021

#Byoblu24 - Dossier dei servizi segreti sui contagi: una bomba contro Conte o una strategia per salvarlo?


01/02/2021 – In piena crisi politica, il giornale La Repubblica ha diffuso un particolare dossier dei servizi segreti

Ripreso anche da altri giornali, il report lancia l’allarme: attenzione i dati non sono quelli che vediamo ogni giorno nei bollettini Covid. I nuovi positivi giornalieri in Italia sarebbero in realtà il 40-50% in più di quelli rilevati ufficialmente.

Una relazione che sarebbe finita proprio in queste ore sul tavolo del presidente dimissionario e che avrebbe creato non poco scompiglio in tutto Palazzo Chigi.

“I contagi sono molti di più. Bomba dei servizi segreti, il dossier inguaia Conte” titola, ad esempio, Il Tempo. Ma siamo davvero sicuri che si tratti di una bomba sganciata contro Conte?! E se invece non fosse altro che una strategia sviluppata dal suo stesso entourage? Analizziamo insieme gli elementi a disposizione.

Nel report, gli 007 scrivono: “Il totale dei contagiati è sottostimato a causa del calo del numero dei tamponi avvenuto a metà novembre 2020″. Per lo studio, dunque, la curva epidemiologica non sta piegando verso il basso come attestano i bollettini del ministero della Salute, perché i dati al momento sarebbero inattendibili.

 

Non solo. Gli 007 mettono in guardia il Governo: stanno terminando gli effetti benefici delle misure restrittive imposte a Natale, e le varianti del virus come quella inglese o brasiliana possono, si legge, “portare a una nuova ripresa incontrollata dell’epidemia, difficilmente sostenibile dal sistema ospedaliero, vicino alla soglia di saturazione”.

Insomma le misure fin qui adottate secondo i servizi segreti non sarebbero state abbastanza stringenti né avrebbero sortito effetti contro la diffusione del virus. Quindi si giustificherebbero ulteriori più pressanti restrizioni. 

A questo punto ci sono da fare alcune osservazioni/considerazioni

La prima è lo stretto rapporto che intercorre fra il Presidente del Consiglio e l’intelligence. “Al Presidente del Consiglio è affidata l’alta direzione e la responsabilità generale della politica dell’informazione per la sicurezza, nell’interesse e per la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni democratiche”, recita la Legge del 3 agosto 2007, n. 124 (Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto).

Sempre al presidente del Consiglio spetta l’apposizione, la tutela e la conferma dell’opposizione del Segreto di Stato e la nomina e la revoca del Direttore generale del DIS, dell’AISE e dell’AISI. 

E allora quello che si starebbe facendo passare come una “bomba contro Conte”, che avrebbe sottostimato il numero dei contagi, in realtà sembrerebbe più una strategia concordata con i suoi servizi segreti che, vale la pena ricordare, non possono rendere pubblico nulla senza la sua approvazione.

L’estate scorsa vi riportammo anche la notizia dell’insolita modifica apportata alla legge del 2007 citata sopra. Una modifica inserita in fretta e furia nel decreto del 30 luglio con il quale veniva prorogato lo Stato di emergenza.  

Nel suo testo originario, la legge del 2007 prevedeva che gli incarichi di direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna ed interna, AISI e AISE, avessero una durata massima di quattro anni e che fossero rinnovabili una sola volta. 

Con la modifica invece, i dirigenti ricoprono la carica sempre per quattro anni, ma la stessa può essere rinnovata per “una durata massima complessiva di ulteriori quattro”. Perciò i rinnovi possono anche essere più di uno.  

Cosa significhi e perché il Governo l’abbia voluta inserire nel decreto relativo allo Stato di emergenza non è ancora dato saperlo. Ma questa insolita modifica trasmette una certa volontà da parte del presidente del Consiglio di accerchiarsi di figure fedeli in questo momento di emergenza. Di avere dei veri e propri alleati

Altro punto interessante è quando il report parla di “un sistema ospedaliero, vicino alla soglia di saturazione”. Un’affermazione che testimonia uno scollamento dalla reale situazione del contagio, che emerge semplicemente da un’analisi più attenta dei numeri.

Secondo i dati forniti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, l’attuale percentuale di pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva in Lombardia, da sempre considerata la Regione più critica, oggi è del 30% sul totale.

Percentuale simile anche nelle altre Regioni. E allora perché parlare di saturazione delle terapie intensive se in nessuna Regione i malati covid arrivano a occupare la metà dei posti letto in terapia intensiva? 

E poi, ci siamo persi un altro passaggio cruciale: da quando gli 007 hanno assunto il ruolo di epidemiologi sostituendo il lavoro del Comitato tecnico scientifico? 

Inoltre rispetto a quanto detto nel report, sappiamo che più sale il numero dei cosiddetti positivi, in assenza di una corrispondente salita delle terapie intensive, più scende il tasso di letalità cioè la percentuale di decessi sul totale dei contagiati. E allora perché questa pressione da parte dell’intelligence nel chiedere misure ancora più restrittive?

Domanda lecita che porta ad una possibile risposta: quella in atto non sarebbe altro che una manovra pensata per giustificare i draconiani dpcm fin qui emanati che hanno ridotto in fin di vita l’economia del Paese e i prossimi che a questo punto si renderanno necessari e saranno ancora più limitanti le libertà complessive dei cittadini. 

Ecco allora la necessità di proseguire sulla strada tracciata da Conte, ecco la necessità di un Conte Ter?

Sembrerebbe seguire questa scia la pubblicazione del dossier dell’intelligence perché lo ripetiamo ancora una volta, nessun Direttore dei servizi può rendere pubbliche delle valutazioni senza averne avuto preventivamente l’autorizzazione dal Presidente del Consiglio o aver ricevuto dei precisi indirizzi nel merito sempre dallo stesso.

Comunque vada, anche se non dovesse riuscire l’operazione “Conte ter“, queste affermazioni dei servizi segreti lo assolveranno da possibili accuse che potrebbero essere mosse contro il suo operato in futuro. E servirebbero forse a dimostrare che tutti i danni creati all’economia con le chiusure forzate di cittadini e attività commerciali, erano inevitabili ed anzi dovevano essere fatte con ancor più severità.



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