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sabato 9 gennaio 2021

Fabrizio Chiodo, l’immunologo italiano che lavora al vaccino di Cuba: «Efficace e gratis. Ecco a che punto siamo all’Avana»


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PS: https://www.corriere.it/video-articoli/2021/01/09/l-immunologo-italiano-che-lavora-vaccino-cuba-efficace-gratis-ecco-che-punto-siamo-all-avana/0951ebb6-4f8f-11eb-9394-990bd512afa6.shtml?vclk=video3CHP%7Cl-immunologo-italiano-che-lavora-vaccino-cuba-efficace-gratis-ecco-che-punto-siamo-all-avana.

Il vaccino targato Cuba ha già un nome, Soberana. «Usiamo una tecnologia avanzata..

La definizione di «ricercatore militante» non dispiace a Fabrizio Chiodo, 35enne di Palermo, parte della famiglia di origini calabresi, in servizio presso il Cnr di Pozzuoli (Na) da ottobre 2020 ma soprattutto unico immunologo straniero a lavorare al vaccino messo in piedi dalla Repubblica socialista di Cuba. «Se vuol dire credere che un vaccino possa essere somministrato a un paziente in modo totalmente pubblico, allora sì, sono un ricercatore militante». Perché il motivo che l’ha spinto - ormai nel lontano 2013 - ad avvicinarsi all’isola del leader maximo Fidel Castro è stato proprio questo: studiare un modello di sanità totalmente in mani pubbliche.

Chiodo è tornato in Italia dopo dodici anni trascorsi all’estero, per lo più tra Spagna e Olanda, occupandosi di interazioni tra patogeni e sistema immunitario. Un percorso che lo ha portato nel 2014 a collaborare con l’istituto di vaccini Finlay de L’Havana dove è anche professore alla Facoltà di Chimica. Quando è scoppiata la pandemia globale ha disegnato con l’equipe cubana due vaccini contro il Covid ma a differenza di quelli prodotti dalla Pfizer che trasportano l’informazione genetica del virus nel paziente, hanno puntato sui vaccini a sub unità che in questo momento rappresentano il 30% di quelli in sperimentazione. Perché? «E’ una tecnologia avanzata ma molto a basso costo anche se richiede dei tempi più lunghi di produzione» spiega Chiodo. Va detto che dall’inizio della pandemia a Cuba ci sono stati circa 150 morti su 11,5 milioni di abitanti. «Si deve al fatto che è il Paese con il più alto numero di medici per cittadino. Inoltre i cubani combattono da anni contro altri tipi di virus, come il Dengue, una specializzazione che li ha portati sempre a essere in prima fila, come è stato per l’Ebola in Africa». Il vaccino targato Cuba ha già un nome, Soberana. «Vuol dire sovrana, sia perché Cuba è un’isola sovrana che per il fatto che il suo vaccino è sovrano». Al momento è in fase 2 di sperimentazione. «Spero di ricontattavi tra qualche mese per annunciarvi che Cuba ha più di un vaccino contro il Sars Covid 2 e non è impossibile che arrivi anche in Italia, dipenderà da come si comporterà questo virus soprattutto al primo impatto con i vaccini». E i No Vax? Ne ha incontrati anche a Cuba? «No. Non pervenuti».

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