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martedì 24 novembre 2020

BYOBLU-DAVVEROTV - Ormai chi non si allinea al pensiero dominante viene bollato come negazionista.


Ormai chi non si allinea al pensiero dominante viene bollato come negazionista.

L’apoteosi di questa caccia alle streghe è avvenuta nel programma televisivo Atlantide, su La7, dove il filosofo Umberto Galimberti non ha esitato a definire il negazionismo “clinicamente una forma di pazzia”. I negazionisti secondo il filosofo sarebbero degli individui che “per contenere l’angoscia cercano nella negazione una forma di tranquillità”. Per smontare pezzo per pezzo la disamina impietosa di Galimberti, Byoblu24 ha intervistato il filosofo e giornalista Matteo Simonetti.

In un lungo articolo Simonetti spiega che il negazionismo in quanto tale non esiste, “si tratta invece di una manipolazione vera e propria, tesa a catalogare le persone che non la pensano come l’ideologia dominante”.

Vi è poi la strana e assurda equazione che legherebbe i negazionisti di una realtà che oggi pone più di un dubbio a quelli che “negano” i fatti dell11 settembre 2001 e quelli che bollano l’olocausto come inesistente. Nella trasmissione Atlantide si mescola tutto in una sorta di minestrone insipido da cui lo spettatore non può che ricevere un messaggio chiaro: negazionista=persona che nega tutto, dal virus all’olocausto.

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