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sabato 3 ottobre 2020

By Gabriella x HuffgtonPost - CeramiSalvini non tornerà a Catania da sol

 


Il primo round del processo Gregoretti va al leghista, che mette in scena lo show della rivincita sugli ex alleati. Udienza rinviata al 20/11, quando anche al premier Conte dovrà presentarsi in tribunale come teste. E come lui Di Maio, Lamorgese, Toninelli e Trenta. "Ma sono tutti innocenti come me".


By Gabriella Cerami

Quella mano sulla spalla accompagnata da un “Caro, Matteo...” aveva separato i loro destini. Giuseppe Conte il 20 agosto 2019 aveva dato a Salvini dell’irresponsabile per aver aperto una crisi di governo solo per “interessi personali e di partito”.

Ora è trascorso oltre un anno ma questa scena è sempre lì, nella mente del leader leghista, che cerca la rivincita. E questa mattina ne ottiene un assaggio nel tribunale di Catania, dove c’è stata la prima udienza del caso Gregoretti, la nave lasciata in mare con 131 migranti a bordo quando era ministro dell’Interno. L’udienza viene rinviata al 20 novembre e al 4 dicembre quando diversi membri degli ultimi due Governi guidati da Giuseppe Conte, compreso il premier, dovranno recarsi in tribunale per essere ascoltati come testimoni dei fatti, dal momento che la difesa ha più volte spiegato che Salvini non ha agito da solo.  


Alla fine il primo round si conclude a favore dell’ex ministro dell’Interno che rilancia e raddoppia, a seguito di un clamoroso infortunio sul campo: l’avvocato Giulia Bongiorno, entrata in Tribunale sulle sue gambe, esce in sedia a rotelle a causa di una lastra di marmo che si stacca dal muro e la ferisce a un piede. Motivo per cui Salvini denuncia per mancato controllo in diretta il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Dove sei? Si chiuderà un processo e se ne aprirà un altro”, avverte in abito e cravatta blu, spilletta con Alberto da Giussano d’ordinanza, e calzini a righe, quelli che indossa nelle occasioni eleganti (li indossava anche al giuramento da ministro al Quirinale, nel 2018). Bonafede avvia verifiche, mentre Bongiorno preannuncia interrogazioni parlamentari.

 

La premessa è questa. Salvini arriva in Sicilia con tutto il centrodestra, parlamentari, leader, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. L’udienza a porte chiuse dura quattro ore, ma il leader leghista trasforma questa breve parentesi in una tre giorni di incontri e dibattiti con tanto di striscioni, neanche fosse una festa di partito. Le aspettative erano altissime, si immaginava una seduta fiume e invece si risolve tutto con un rinvio. Ma è un rinvio di quelli pesanti. Salvini esce “soddisfatto” perché sa che al tribunale di Catania, la prossima volta, non tornerà da solo. Con lui ci sarà il presidente del Consiglio. Con lui ci sarà parte del vecchio Governo - Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Elisabetta Trenta - ma anche l’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Che poi i suoi ex colleghi di Governo sono gli stessi che hanno votato o hanno fatto votare ai senatori l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti, mandandolo a processo.

 

 

“La giustizia italiana funziona” dice Salvini uscendo dal tribunale. Il suo legale, Giulia Bongiorno, spiegano di aver chiesto la testimonianza di Luciana Lamorgese, negando la chiamata alla correità degli ex colleghi di governo. “Sono tutti innocenti come me” dice il segretario leghista auspicando che il premier non trascorra più di una mezz’ora nell’Aula bunker del carcere Bicocca dove sarà ascoltato, anche perché deve potersi occupare “h24 dei problemi degli italiani”. Ma il leghista e il suo avvocato non nascondono la soddisfazione: la lista dei ministri fatta dal gup sembra dire che Salvini non ha agito in solitudine. “Tornerò a Catania ma non tornerò solo”, sottolinea Salvini.

Politicamente Salvini incassa la vicinanza degli alleati di centrodestra. All’hotel Baiaverde si tiene quella colazione con Giorgia Meloni e Antonio Tajani che era prevista in piazza Duomo, ma salta per motivi di sicurezza. I leader di Fratelli d’Italia e Forza Italia - fatto non scontato - vogliono incontrarlo prima dell’udienza per portargli il loro sostegno. Il primo round del processo Gregoretti se lo aggiudica Matteo Salvini.


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