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giovedì 18 giugno 2020

Il Presidente Confindustria Bonomi vede Conte e subito gli chiede 3,4 miliardi

Bonomi/Conte


PS: ...un piccolo dettaglio...."il Pres. Bonpomi e presenti tutti con le mascherine...fuorchè Lui...l'avvocato Conte"....bell'esempio!

umberto marabese

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Confindustria batte cassa con il Governo sull'immediata restituzione delle accise sull'energia. Definisce "gravi" i ritardi sulla Cig, anticipata dalle imprese. "Onorate gli impegni" tuona il leader degli industriali.

Chi si aspettava dotte dissertazioni di politica economica nella cornice di Villa Pamphili si è trovato invece davanti a Confindustria che ha chiesto al Governo la restituzione immediata di 3,4 miliardi di euro di accise sull’energia. 
È quello tra Carlo Bonomi e Giuseppe Conte il confronto più atteso della kermesse degli Stati generali dell’economia. Il presidente degli industriali arriva con il dente avvelenato per i “gravi ritardi” nella gestione della crisi legata alla pandemia di coronavirus. “La cassa integrazione è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane”, e ci sono stati “gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno della liquidità” scrive su Twitter Bonomi dopo aver partecipato agli Stati generali: “Le misure economiche italiane si sono rivelate più problematiche di quelle europee”.
“Ora si onorino i contratti-debiti verso le imprese” aggiunge il leader di Confindustria, “l’impegno contro una nuova dolorosa recessione può avere successo solo se non nascondiamo colpe ed errori commessi da tutti negli ultimi 25 anni”. Tra questi patti da onorare, “chiedo immediato rispetto per la sentenza della Magistratura che impone restituzione di 3,4 miliardi di accise energetiche, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione”. 

Giuseppe Conte, secondo quanto trapela da Villa Pamphili, ha negato che “questo governo abbia un pregiudizio nei confronti della libera iniziativa economica. Voglio precisarlo molto chiaramente: le misure che abbiamo elaborato e inserito nei nostri provvedimenti sono dedicate al sostegno delle imprese. Da parte di questo Governo c’è una costante attenzione per il sostegno alle imprese. Per noi l’impresa è un pilastro della nostra società” ha affermato il premier, “nessun pregiudizio da parte del Governo, possiamo avere diversità di opinioni e valutazioni, ci sta, ma qui non c’è nessun pregiudizio ideologico. Preservare l’impresa e metterle in condizione di poter affrontare vigorosamente e in modo resiliente uno shock come questo è una priorità del nostro Paese, altrimenti non andiamo da nessuna parte”.

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