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giovedì 7 maggio 2020

Maurizio Blondet - Gualtieri e Conte, ultimi giorni di Salò 2.0. Farsa, ma tragica.

Gualtieri e Conte,  ultimi giorni di Salò 2.0. Farsa, ma tragica.

I media tedeschi hanno salutato con esultanza, nemmeno celata,  la sentenza della loro Corte: è il loro trionfo.
Anche se il trionfo tedesco sulla UE coincide con la  loro (e nostra) rovina) sono contenti lo stesso. Perché, come ha scritto la Frankfurter Allgemeine Zeitung,  “i principii valgono anche in una crisi finanziaria e  nella pandemia”.  Quindi il crollo e il fallimento viene dai tedeschi accettato con gioia, perché conferma la loro teoria:  gli altri popoli non hanno accettato l’ordoliberismo e non hanno fatto le riforme.
“Fine della Pazienza”  esulta la FAZ..
Milano Finanza coglie gli echi di un passato tragico: ”...

Da Karlsruhe un blitz in difesa dei risparmi dei tedeschi

Assordante, interminabile, micidiale come una raffica di Maschinengewehr, la Corte Costituzionale tedesca ha messo nel mirino  la BCE…
Esistono rifermenti più antichi:
In Guerra e Pace,  mentre l’armata di Napoleone ha superato il confine  russo ed avanza, Tolstoi descrive la torma di generali che circonda e (mal)consiglia lo Zar.  Sono generali di tutte le nazioni  (c’è anche un italiano) che si affollano il consiglio di guerra prima che  entri in scena Kutuzov. Fra questi, ecco il generale Pfuehl.

Il generale Pfuehl e  la sua teoria

“Pfuhel era uno di quegli individui disperatamente, incrollabilmente sicuri di sé; sicuri fino al martirio, come sanno esserlo solamente i tedeschi; e questo proprio perché solo i tedeschi possono essere  sicuri di sé in base a un’idea astratta, cioè  la pseudo-conoscenza di una verità assoluta”.
“Il francese è sicuro di sé perché si sente personalmente irresistibile per doti fisiche e d’intelletto […]. L’inglese è sicuro di sé perché è cittadino del paese più ordinato del mondo; perciò,  in quanto inglese, sa  sempre ciò che deve  fare e sa che tutto ciò che fa, in quanto inglese, non può che essere ben fatto. L’Italiano è sicuro di sé perché è irrequieto e instabile, e facilmente si dimentica di se stesso e degli altri. Il russo è sicuro di sé perché non sa e non vuol sapere nulla, nella persuasione che nulla si può sapere. Il tedesco è  sicuro di sé nel peggiore  dei modi, nel modo più inesorabile, perché  è ciecamente convinto di sapere la verità: una scienza, cioè, da lui stesso elaborata, ma che per lui  è il vero  assoluto.

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