di Gilberto Trombetta
Ovviamente, a differenza di quanto detto dai rappresentanti del Governo, soprattutto dai più irriducibili unionisti, il Recovery Fund non elargirà soldi a fondo perduto.
Tralasciando le pesanti condizionalità con cui arriverebbero quei fondi, si tratta di soldi da restituire, come qualcuno aveva detto da subito, leggendo i primi documenti.
Soldi che appunto andrebbero restituiti in base alle quote pro capite di ogni Paese di partecipazione al bilancio UE.
Che per l'Italia è del 12%. Vuol dire che su un fondo da 500 miliardi, l'Italia ne dovrebbe mettere circa 65 di miliardi. Sperando che la somma che le verrà prestata sia poi superiore...
Come verrà finanziato questo allargamento dello striminzito bilancio UE? Ma con nuove tasse, ovviamente.
Ah, ciliegina sulla torta, i soldi del fondo, se esisterà mai, non saranno molto probabilmente disponibili neanche nel 2021, ma nel 2022.
Benvenuti nel mondo reale.
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