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domenica 9 febbraio 2020

Maurizio Blondet -- LA CANEA MEDIATICA ANTIFASCISTA NON LATRO’

LA CANEA MEDIATICA ANTIFASCISTA NON LATRO'


Propongo un esperimento mentale.  Immaginate , che so?,   che   Casa Pound,  Salvini o Fratelli d’Italia   convochino a Roma un convegno a cui arrivano Victor Orban, Marion Maréchal Le Pen, Newt Gingrich, l’ambasciatrice della Polonia (regime “illiberale”),  ed è invitato lo spagnolo Santiago Abascal, di Vox.  Titolo del convegno: “Dio,onore, patria”.
Orbene, adesso immaginare lo strepito mediatico, l’ululato che andrebbe da Il Manifesto a Repubblica al Corriere, si estenderebbe  su tutti i canali Rai; su Radio 24, immaginate il cipiglio pieno  di rimproveri  dei Mentana, l’altolà  accigliato dei Paolo Mieli, il grido  antifascista dei Lerner  e dei Taradash,  la condanna pacate ma recisa dei Galli della Loggia; immagino  le facce  dei Riotta  della Gruber: “E’ l’Internazionale Nera! Qui, a Roma,  città martire della Shoah e della Resistenza! Il complotto dei fascismi europei!  Vietare! Impedire!”. Pensate solo ai centri sociali, ai black bloc, come  metterebbero a ferro e fuoco l’hotel dove i “Neri” si riuniscono.- A me sembra di vedere  gli occhi iniettati di sangue e  le zanne digrignanti di Corrado Formigli,  “la condanna del Papa”  immancabile , le  grida, gli ululati  della canea  mediatica  minore, della muta   addestrata ad addentare ai polpacci tutti “populisti e sovranisti”;  le bave alla  bocca dei Riotta e dei Parenzo durissimi a  ad esigere la repressione e la censura, l’intervento del Ministro dell’Interno; sento già il vibrato discorso di condanna definitiva di Mattarella dal Quirinale…
Invece: il convegno è avvenuto.....
Lo  ha organizzato Yoram Hazony, un simpatico israeliano-americano, ex aiutante di Benjamin Netanyahu,  ebreo ortodosso ed  esegeta della Torah,  presidente dei un Istituto Herzl a Gerusalemme (che mira a  rivitalizzare il popolo ebraico) autore di un libro intitolato  “Le virtù del nazionalismo” dove appunto dimostare che”nazionalismo” è bene, e che tutti i  crimini  che  gli vengono attribuiti vanno invece addebitati all’idea di impero.
E la muta di doberman non s’è avventata ad addentare. Hanno abbassato le orecchie uggiolando. Le iene  e  gli sciacalli si sono reingoiate le bave  e le strida, i lupi hanno represso gli ululati  in uggiolii,  e reinfoderato le zanne. Ammansite le torme e le mute da caccia al fascista, si sono acquattate ai piedi   del domatore, accennando persino a sobri  scodinzoli.  Sui (pochi) media che ne hanno parlato, si sono sprecate  espressioni di rispetto per il domatore, il  suo libro  e la sua iniziativa,  persino di rivalutare il nazionalismo al modo di Hazony.
Che bello e consolante spettacolo  di mansuetudine. La canea, le torme e le mute bavose  quasi sapendo per istinto che il nazionalismo al modo del domatore non ha nulla di veramente sporco  che meriti la loro vigilanza di cerberi.  Perché è una forma superiore e pura di nazionalismo,  fresco di bucato  e pulito, senza  razzismo,  guerra, negazionismo, autoritarismo, banca centrale del popolo ed altri crimini.. Ci rallegriamo per la legittimazione della Le Pen e della nostra Meloni come di Orban; sono così malridotte e le loro idee e voci  emarginate (quando no criminalizzate) che  semplicemente ha rallegrato vedere la bella Marion  sul palco a parlare  dei nostri temi, con quelle bellissime  gambe..
Naturalmente, basta accettare la giusta intuizione di Hazony, in veste di docente della Torah: “Nelle scuole vengono fatti studiare i filosofi dell’Illuminismo, che sono i filosofi dell’individualismo; non ci viene insegnata la Bibbia che  contiene la vera filosofia delle nazioni”, ha detto. E’appunto così che leggono la Bibbia gli israeliano: come un manuale del  nazionalismo-e  l’atto notarile  catastale   che legittima il possesso della terra.
Magari questo pezzo seguirà, cercando di esporre quel che hanno detto al convego Marion e la Melon. Ma intanto già  l’esperimento mentale basta a se stesso. .
(I commenti sono sospesi)

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