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sabato 4 gennaio 2020

MAURIZIO BLONDET _ Qasem Soleimani non era un terrorista. Era un patriota

 PS: Questi sono i...VOSTRI...alleati! Nazioni Governate da Banditi Criminali che invadono nazioni indipendenti lontane decine e decine di migliaia di Km  e nelle stesse assassinano eroi militari di altre nazioni ancora, mentre in città con auto istituzionali raggiungono il luogo prestabilito. 

Governo, Partiti e Movimenti italiani...da che parte state?...scegliete, tra persone che difende la propria  gente e Assassini Criminali!

umberto marabese
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No. Non era un terrorista il generale Qasem Soleimani. Così come nessun rango militare di nessuna Nazione al mondo lo è. Quello che gli americani chiamano terrorista, imitati imprudentemente da qualche Pierino italiota, colui che è stato assassinato a Bagdad insieme al capo degli sciiti iracheni era non solo un militare coraggioso, uno stratega, ma addirittura un vero eroe per la larga maggioranza degli iraniani. Non era un criminale che si nascondeva e colpiva gli inermi Soleimani, ma un comandante militare al servizio della sua Nazione...

Uno talmente preparato e determinato da sconfiggere quei banditi sanguinari dell’Isis nati coi dollari Usa della psicotica Hillary Clinton e del Nobel per la pace Barak Obama. Uno che ha liberato e restituito al mondo intero, insieme ad un contingente di volontari russi, lo stupendo sito di Palmira che quelle bestie immonde volevano distruggere. Uno che, musulmano sciita, ha riconsegnato al culto di migliaia di cattolici iracheni e siriani le chiese che i tagliagole di al Bagdadi avevano chiuso e devastato. Strano esempio davvero di “terrorista”, questo Qasem Soleimani.-------
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