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mercoledì 4 dicembre 2019

Mes, Centeno (Ue): "Non vediamo ragione per cambiare testo» del Mes

Mes, Centeno (Ue): «Nessuna ragione per riaprire il testo»

"Non vediamo ragione per cambiare testo» del Mes, , il Meccanismo europeo di stabilità (o fondo salva-Stati): lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, frenando le perplessità del governo italiano. «Abbiamo lavorato molto quest’anno sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità e abbiamo preso una decisione a giugno, con un accordo politico: ora stiamo discutendo di questioni tecniche», ricorda Centeno. Mentre in Italia dunque si discute ancora, con il M5S che si oppone all’approvazione, il presidente dell’Eurogruppo ritiene non necessario riaprire la discussione sul trattato e anzi annuncia che la firma del nuovo Trattato avverrà «ad inizio del prossimo anno»...
Secondo quanto si apprende, infatti, dopo l’accordo in Eurogruppo e all’Eurosummit serve tempo ulteriore, circa un paio di mesi, per tradurre i testi nelle diverse lingue. Ma le parole di Centeno non scompongono il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte: «Non vedo né un rischio di veto» al Consiglio Ue «né un rischio di spaccatura nella maggioranza», ha commentato Conte a margine del vertice Nato. «Ci sono procedure tempi e modi ai quali ci atterremo. Ci siamo aggiornati con il ministro Gualtieri, ci sarà un passaggio parlamentare e procederemo con una interlocuzione lineare con i partner. Vedremo i tempi e modi per procedere. C’è una logica di pacchetto e a quella ci atteniamo».
Le modifiche possibili
In realtà il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sa bene che il Trattato non si può cambiare, perché ogni variazione dovrebbe essere approvato all’unanimità da 19 Paesi. Ma il lavoro del ministro si concentra su alcuni documenti collegati al trattato Mes e ancora soggetti a modifiche. Centeno ha confermato che l’Eurogruppo continuerà «a lavorare sull’unione bancaria nel prossimo semestre»: «Su questo sono state sollevate molte questioni e ne discuteremo oggi- ha aggiunto- È importante che ci sia dibattito politico in tutti gli Stati membri e certamente tra i ministri delle finanze oggi».

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