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giovedì 7 novembre 2019

Ue taglia le stime del Pil Italia: con un calo a +0,4% dal +0,7 previsto...siamo ultimi in Europa

Ue taglia le stime del Pil Italia: con +0,4% siamo ultimi in Europa

di Redazione Corrierte della Sera-Economia


Economia italiana è in stallo dall’inizio del 2018 e ancora non mostra segnali significativi di ripresa», scrive la Commissione nelle previsioni economiche d’autunno, che lasciano invariata rispetto all’estate la stima sul Pil 2019 (+0,1%), e tagliano invece quella sul Pil 2020 (da +0,7% a +0,4%).

Nel 2020 c’è una «modesta» ripresa della crescita, «grazie a domanda esterna e spesa delle famiglie, che però è attenuata dal mercato del lavoro in deterioramento». L’Italia si conferma ultima in Europa sia nel 2019 che nel 2020.
Con un Pil che sale di 0,1% nel 2019 e di 0,4% nel 2020, l’Italia resta ultima per crescita nella Ue in entrambi gli anni. Nelle nuove previsioni economiche della Commissione europea, è l’Irlanda al top nel 2019 (+5,6%), seguita da Malta (+5%). La Germania è penultima con 0,4%, ma recupera nel 2020 (+1%)....
La Commissione Ue esprime dubbi sul gettito delle misure anti-evasione previsto dal Governo nella manovra 2020. «Ci si aspetta che anche le misure addizionali contro le frodi fiscali previste nella manovra 2020 sostengano le entrate» del Governo, «anche se il gettito correlato è soggetto a qualche incertezza», scrive Bruxelles nelle previsioni economiche d’autunno.
Peggiorano le dinamiche del debito pubblico italiano, previsto dalla Commissione allo 136,2% sul Pil nel 2019, 136,8% nel 2020,e 137,4% nel 2021.
La crescita nella zona euro rallenta al 1,1% nel 2019, mentre dovrebbe fermarsi al 1,2% nel 2020 e 2021. Le stime autunnali sono state riviste al ribasso dello 0,1% per il 2019 e dello 0,2% per il 2020, rispetto alle ultime previsioni di luglio. Per l’Unione europea a 28, il Pil dovrebbe crescere del 1,4% nel 2019, 2020 e 2021, con una revisione al ribasso delle stime dello 0,2% rispetto a questa estate. «Tutte le economie continueranno a crescere nei prossimi due anni, nonostante le forti avversità in aumento. I fondamentali dell’economia sono solidi: dopo 6 anni di crescita la disoccupazione è al livello più basso dall’inizio del secolo e il disavanzo aggregato è inferiore all’1 % del Pil. Tuttavia, la strada in salita che ci attende non ci permette di riposarci sugli allori», ha affermato il commissario Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane.

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