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sabato 26 ottobre 2019

Maurizio Blondet - Don Favarin, il prete anti-Salvini e pro-accoglienza che ha fatturato 2 milioni di euro con la sua cooperativa (video)





PACHAMAMA HA GIA' I SUOI PRETI
L’entrata di Pachamama nella Chiesa ha trovato i suoi sacerdoti consacrati già pronti ad “accoglierla.
Don Favarin, il prete anti-Salvini e pro-accoglienza che ha fatturato 2 milioni di euro con la sua cooperativa (video)
Business accoglienza: il  sacerdote anti-Salvini, don Luca Favarin, è presidente della cooperativa, Percorso Via Onlus, che gestiva 9 centri con 140 ospiti, 12 case aperte con altrettanto ospiti, due ristoranti, campi agricoli, una linea di confetture. Il buonista in tonaca ha incassato dai contribuenti 1.881.232 euro, nel 2016; 2.317.352 euro nel 2017, con un utile netto nel 2017 di 504.207 euro. Ma poi è arrivato il ministro Matteo Salvini che gli ha “tagliato” il business con i soldi degli italiani, ed ora gestisce “solo” 7 centri con 100 clandestini...

Don Albino Bizzotto difende zingaro 38 enne che  ha messo incinta bambina di 13  anni


Il suo argomento: “Anche Maria aveva 13anni quando ha concepito…”.  Nella  vecchia religione cattolica, Maria è Vergine e concepì de Spiritu Sancto.  Evidentemente Bizzotto crede invece che Maria concepì allo stesso modo in cui il  suo 38 enne  ha fatto concepire la sua 13 enne. Ecco il culto di Pachamama, la dea della fertilità,  in tutto il suo splendore.

“Prostrazioni davanti a oggetti non identificati”. Il Vaticano le trasmette in tv e poi le nega. Il papa: viva “Pachamama”



….In pratica, il video di quelle prostrazioni – divenuto virale – è stato impugnato dalle sette pentecostali ed evangelicali come una prova di “idolatria” da scagliare contro la Chiesa cattolica e il papa.
[…]
Durante la cerimonia nei giardini vaticani papa Francesco rimase in silenzio, cancellando anche il breve discorso che era stato predisposto.
Un silenzio da lui mantenuto fino al tardo pomeriggio di questo 25 ottobre, quando la sala stampa vaticana ha diffuso la trascrizione di queste sbalorditive parole di papa Francesco, dette a braccio nell’aula sinodale:
“Buon pomeriggio, vi vorrei dire una parola sulle statue della Pachamama che sono state tolte dalla chiesa nella Traspontina, che erano lì senza intenzioni idolatriche e sono state buttate al Tevere.
“Prima di tutto questo è successo a Roma e come vescovo della diocesi io chiedo perdono alle persone che sono state offese da questo gesto.
“Poi comunico che le statue, che hanno creato tanto clamore mediatico, sono state ritrovate nel Tevere. Le statue non sono danneggiate.
“Il Comandante dei Carabinieri desidera che si informi di questo ritrovamento prima che la notizia diventi pubblica. Al momento la notizia è riservata e le statue sono custodite nell’ufficio del Comandante dei Carabinieri italiani.
“Il Comando dei Carabinieri sarà ben lieto di dare seguito a qualsiasi indicazione che si vorrà dare circa la modalità di pubblicazione della notizia e per le altre iniziative che si vogliono prendere a riguardo, ad esempio, riferisce il comandante, ‘l’esposizione delle statue durante la Santa Messa di chiusura del Sinodo’, si vedrà. Io delego il Segretario di Stato che risponda a questo.
“Questa è una bella notizia, grazie”.
Quanto ai carabinieri, hanno diffuso un comunicato, rilanciato da Vatican News, nel quale informano che le statuine di Pachamama “erano utilizzate per la preghiera dall’Equipe Itinerante, gruppo cattolico con sede in Sudamerica che prende parte al Sinodo sull’Amazzonia”.

IL VESCOVO – una figura esemplare


“Abbiamo assistito con sgomento alle dichiarazioni rese da Mons. Vincenzo Paglia sulla figura di Marco Pannella (qui c’è il video, mons. Paglia da 4.35 in avanti ).
Affermare di ‘Marco’ che “ha speso la sua vita in particolare per gli ultimi”, che ha lottato “per la difesa della dignità di tutti” è semplicemente falso. Auspicare lo spirito di “Marco ancora vivo e ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, (ma) per questo nostro mondo” ci preoccupa profondamente”.
Secondo le organizzazioni che hanno lanciato l’iniziativa “Le battaglie di Pannella e dei radicali sono state nel segno della cultura della morte: Contro la famiglia e il matrimonio indissolubile; Contro la vita nascente con l’aborto in tutte le sue forme; Contro la dignità del procreare, appoggiando la produzione dell’uomo con le tecniche di fecondazione extracorporea; Contro la dignità dell’uomo promuovendo varie forme di consumo di droga e liberalizzazione della stessa; Contro la dignità della sessualità matrimoniale promuovendo la contraccezione e le ideologie gay; Contro la vita nelle battaglie per l’eutanasia e il suicidio assistito””.

RECENTEMENTE  è  emerso che Monsignor Paglia  (guru della Sant’Egidio,  fra l’altro) era nel consiglio d’amministrazione della Link Campus University, la  “accademia delle spie” coinvolta nelle false accuse a Trump di essere un asset di Putin.  Monsignor Paglia ha rassegnato le dimissioni in gran fretta quando  le autorità USA hanno cominciato ad indagare….
Monsignor Paglia, grande  amico di Matteo Renzi e di  Pannella, è anche grande amico del “giudice” Palamara  dello scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura (a proposito: avete sentito più una sola notizia su giornali e  tv? ),  com risulta dalle intercettazioni: 

In realtà,  Paglia guru di Sant’Egidio, è “un uomo abituato a farsi vedere ai vertici del Fondo monetario internazionale a Washington con Mario Draghi e Vittorio Grilli, un monsignore storicamente legato a Carlo Azeglio Ciampi e all’editore Carlo Caracciolo, nonché al banchiere Cesare Geronzi. Le sue frequentazioni con potenti vari e, in particolare, con Francesca Chaouqui, la Mata Hari delle Calabrie condannata a dieci mesi di reclusione (pena sospesa) dal Vaticano per rivelazione di segreti, consegnano l’immagine di un prelato, che sa muoversi alla perfezione nel potere mondano. E che sa ottenere tutti i soldi che vuole».

a  Milano, già dilaga il  culto di Pachamama:

Verso il Pride di Milano: alla Cattolica sta per nascere il primo collettivo di studenti Lgbt+

In poco più di un mese hanno raccolto quasi 400 firme. Ecco cosa chiedono i ragazzi di LGBcatT

Di Giulia Riva
Il logo dei sodomiti cattolici
Alla Pinacoteca Ambrosiana,  Cripta del Santo Sepolcro, espone Marina Abramovic:
Il tema
The Kitchen. Homage to Saint Therese”  –  è un’opera molto significativa nella quale Marina Abramović si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo, Santa Teresa d’Avila. L’opera si compone di tre video…”
Si notino, sotto gli strumenti per lo “spirit cooking”,  il  rito magico  con cui la Abramovic si produceva nell’entourage di Hillary Clinton (vedi alla voce Pizzagate)


L’esito finale e necessario del culto di Pachamam, illustrato dalla Abramovic: il carnaio.  Perché l’ispiratore è “l’Omicida fin dal principio”.

Riuscite a vedere il disegno coerente? Solo El Papa e la sua junta fanno finta di non vederlo.
Qui occorre ripetere la preghiera a San Giuseppe scritta da Leone XIII dopo che ebbe la visione del Vaticano invaso dai demoni:
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore …
E  si sappia che questi non vinceranno.

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