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venerdì 21 giugno 2019

Il padre del deputato tedesco Gregor Gysi, che finanzia la ONG “Sea Watch” fu agente Stasi, ministro della cultura ed ambasciatore in Italia della DDR durante il rapimento Moro.

Il padre del deputato tedesco Gregor Gysi, che finanzia la ONG "Sea Watch" fu agente Stasi, ministro della cultura ed ambasciatore in Italia della DDR durante il rapimento Moro.

(di Mitt Dolcino)
La polizia segreta tedesca dell’est, la temutissima e violentissima Stasi, fu l’erede della Gestapo nazista,  ebbe l’ardire di metastatizzare le istituzioni straniere di mezzo mondo. Anche Angela Merkel lavorava nella sezione agitazione e propaganda (Aghiprop) di fatto parte dello stesso ministero da cui dipendeva la polizia segreta. La Stasi si macchiò di delitti efferati e fece del ricatto la sua prima arma.
Oggi vediamo la ONG Sea Watch supportata da membri dell’establishment tedesco, portare ripetutamente i migranti in Italia dalla Libya sfidando le istituzioni italiane. Si sappia che quello dei migranti è un grand-piano, che può essere riassunto come di seguito schematizzato.
Infatti, come tutti i servizi segreti, la Stasi nel caso difendeva/difende un progetto, che è il progetto tedesco del III millennio ossia del paese dove sono concentrate le elites più ricche del mondo, assieme alla Svezia; guarda caso i due paesi più profondamente nazisti, nelle generazioni passate ovvero dove il seme nazista si è mantenuto integro (e naturalmente anche nelle generazioni attuali, in gran parte). Dunque oggi il piano è favorire l’immigrazione nei paesi “obiettivo”, ossia nei paesi da conquistare, paesi ricchi, e/o alleati del loro nemico da 100 anni, gli USA. In breve il trucco è semplice:..

oggi chi ha accumulato enormi ricchezze e/o come Stato vive di asimmetrie di ricchezza (ad es. la Germania vs. Italia e Grecia) non vuole pagare il conto, sebbene l’accumulo sia avvenuto sulle spalle della classe media/dei paesi più deboli, soprattutto negli ultimi 15 anni
dunque per destabilizzare si fanno arrivare migranti, a cui dare il voto (i servizi segreti tedeschi favoriscono tale progetti di afflusso, ad es. come Gysi ex Stasi) poi i migranti votano quelli che li hanno fatti arrivare, ossia i Dem, che sono associati come progetto all’EU, ovvero alla Germania perseguendo gli stessi obiettivi i migranti sono politicamente NON consci dei loro diritti sociali e civili dunque si fa carne di porco del paese dove i migranti arrivano a frotte, destabilizzandolo, visto che così facendo il voto di protesta viene diluito e dunque il cambiamento annegato grazie al voto dei migranti, impedendo ancora per 20 anni che i locali chiedano conto agli “accumulatori di ricchezza”.
Non a caso oggi l’accumulo di ricchezza in mano di pochi nell’occidente è a livello – se non peggio – della Bella Epoque, soprattutto in EU.

In tutto questo oggi scopriamo che un deputato della Linke, Gregor Gysi, ex politico della DDR, figlio del ministro della cultura della DDR (Klaus Gisy) e vicinissimo ad Honecker, ossia di un membro dichiarato della temutissima Stasi, finanzia – secondo Il Giornale – la ONG tedesca Sea Watch con il compito di portare migranti in Italia sfidando le istituzioni italiane! Nella Sea Watch scopriamo oggi lavorare persone italiane, che bisognerebbe capire di che estrazione sono (…).


il padre di Gregor Gysi, Klaus Gysi,successivamente responsabile nella DDR del comitato per la sicurezza Europea lato DDR (Generalsekretär des offiziösen DDR-Komitees für Europäische Sicherheit und Zusammenarbeit, ossia un pezzo grossissimo della Stasi) fu agente della Stasi di alto livello, con il nome di “Kurt”. Ed fu anche ambasciatore in Italia, Malta e Vaticano addirittura a cavallo del sequestro Moro.
Insomma  il figlio di un soggetto apicale della Stasi come Klaus Gysi, che sembra sappia molto sul delitto Moro e forse su molto altro che riguarda l’Italia (fu ambasciatore ed agente in Italia durante il periodo delle Brigate Rosse), una spia della Stasi a tutto tondo, è oggi attivo in Italia per destabilizzare il governo gialloverde coi migranti con l’evidente supporto di soggetti italiani,che di fatto aiutano tale deriva destabilizzante per l’Italia. La domanda viene spontanea: non è che la Stasi fosse molto attiva in Italia?
Molti ex dipendenti sono in Italia….
E che forse soggetti che oggi aiutano la Sea Watch sono in qualche modo legati a tali servizi di spionaggio stranieri oggi confluiti nel BND, l’attuale servizio segreto tedesco? Ossia che oggi lavorano a favore della Germania, ossia a favore dell’EU per destabilizzare l’Italia? Con magari dei basisti italiani, magari oggi vicini all Sea Watch?
Domandatelo a chi di dovere
Mitt Dolcino
(Aggiungo:

Migranti: Pia Klemp, ex capitano delle navi Iuventa e Sea Watch, rischia 20 anni di carcere

…L’inchiesta che ha portato all’attuale processo deve quindi determinare se il capitano Pia Klemp abbia “collaborato” con i contrabbandieri libici per salvare i migranti presi in mare con la sua nave: questa “complicità”, se fosse dimostrata dalla giustizia italiana, trasformerebbe lo status dell’ex capitano della Sea Watch da “soccorritore umanitario di migliaia di persone in mare” a “complice dell’immigrazione clandestina”.
….Dopo il sequestro, è risultato che lo stesso equipaggio era monitorato da mesi dalle forze dell’ordine italiane. Il ponte radio è stato intercettato, come anche i telefoni satellitari.
Fino ad allora, tuttavia, non era noto che le indagini fossero indirizzate nei confronti dei singoli membri dell’equipaggio. Pertanto, poco tempo dopo, nel settembre 2017, la Klemp aveva assunto il comando della “Sea-Watch 3”. Circa nove mesi dopo, è venuta a conoscenza delle indagini ed è rientrata in Germania dietro consiglio del suo avvocato.


Ha molti amici in Italia
La kapitana ha molti amici in Italia:

#LiberiamoPia. Anche Moni Ovadia e De Falco firmano l’appello per l’ex capitano della Iuventa

La petizione lanciata da Sauro Pari su Change.org ha raccolto oltre 250mila firme: “Immunità per chi salva vite umane nel Mediterraneo”

#LiberiamoPia. Più di 250.000 persone hanno firmato la petizione lanciata su Change.org da Sauro Pari, presidente della Fondazione Cetacea, per chiedere l’impunità a favore di Pia Klemp e dei 9 membri dell’equipaggio della nave Iuventa. La storia di Pia l’avevamo già raccontata qui: 35 anni, tedesca, ex capitano delle navi Iuventa e Sea Watch-3, Pia è indagata in Italia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il processo dovrebbe iniziare a breve e la condanna rischia di essere pesante: fino a 20 anni di carcere. Dopo il successo della petizione #FreePia, la mobilitazione è arrivata anche in Italia: alla petizione lanciata da Sauro Pari hanno aderito 30mila persone in 48 ore, facendo notizia nel mondo.
….Moni Ovadia, il vicepresidente della Commissione Istruzione e Cultura al Senato Francesco Verducci (Pd) e il senatore ex M5S Gregorio De Falco, noto per le sue battaglie a favore dei diritti dei migranti. E ancora: il giornalista Sandro Ruotolo, il senatore dem Roberto Rampi e il giornalista e scrittore Paolo Borrometi….
Anche lei è di Die Linke, dove sono rifugiati molti degli ex STASI

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