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sabato 18 maggio 2019

Stefano Rossi - La Fake News della sinistra



(Stefano Rossi) –
 A Cartacorona, come chiamo io Cartabianca, Bersani e Berlinguer hanno dato il meglio che potevano la sera del 14 maggio scorso. L’argomento DOVEVA essere il seguente: la canapa fa bene punto e basta.
La Berlinguer esordiva la puntata con queste parole: “…considerate non nocive dalla comunità scientifica…perché contengono un principio che va dallo 0,2 allo 0,6% … che non provoca nessun danno di nessun genere”. In studio c’era anche Borghi della Lega il quale mi sembrava più uno chansonnier da fumoso piano bar con lo sfratto esecutivo sul tavolino, tentava di dire il contrario ma la conduttrice lo incalzava con fare professionale: “No, non è così, è proprio regolamentato, questo lo siamo andati a vedere”. Dopo il servizio Borghi tentava di dire che forse questi prodotti non sono poi così salutari come si vorrebbe far credere ma la Berlinguer lo interrompeva, per la terza volta, dicendo che è la comunità scientifica che ha valutato che non fanno male. “Non è che si sono svegliati una mattina ed hanno deciso 0,2 o 06”, concludeva e poi lanciava il mitico Bersani.
E qui si apre l’epopea bersaniana sulla Cannabis Sativa L, o meglio, la più morigerata e vegana canapa...
Insomma, Borghi, il ministro degli Interni (Interno, ndr) non può essere l’autorità di salute pubblica … mi spiego? … (forse si rivolgeva a se stesso, ndr).. se l’Istituto Superiore di Sanità, se la scienza medica … sta dicendo che quel prodotto contiene 1/50 o 1/100 della sostanza psicotropa e quindi non ha rilievo stupefacente tu non gli devi andare a rompere le scatole perché qua state facendo del terrorismo a gente che sta in regola ..allora se Salvini è l’autorità sanitaria andasse a vedere andasse ad intervistare dei farmacisti a vedere in questi anni il consumo dei tranquillanti”.
E qui la conduttrice non poteva tacere “Eh, che forse fanno più male….”. Applausi dallo studio e Bersani gongolante spiegava ancora che quei prodotti non hanno un contenuto stupefacente “Dicono cose e medici che non ha un contenuto stupefacente psicoattivo bensì può avere un valore rilassante”. La Berlinguer dall’alto della sua esperienza confermava che anche la valeriana avrebbe un valore rilassante. Pago della super spiegazione tecnocrate, Bersani, snocciolava dati come caramelle ai bambini “C’è un aumento di psicofarmaci e tranquillanti che fa paura”. Questo sproloquio finisce così: “Dobbiamo decidere che mestiere fa Salvini.. oh questo fa tutti i mestieri del mondo tranne il suo, dì”.
Ho voluto riportare per esteso il suo intervento perché appare chiaro lo spessore e la stoffa del politico in questione.
  1. L’Istituto Superiore di Sanità, con la decisione del 10 aprile 2018, HA RACCOMANDATO DI NON VENDERE QUESTI PRODOTTI (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2761_allegato.pdf).
  2. Come ho già scritto più volte, la legge n. 242 del 2016, votata da Mattarella (senza riserve) Renzi e Orlando incredibilmente sdoganava la coltivazione MA NON LA VENDITA, e nella decisione in questione si riporta proprio questa anomalia.
  3. Nella delibera è scritto che i dati scientifici hanno evidenziato che il THC si annida nei tessuti del cervello, nei lipidi e che tale consumo avverrebbe senza alcun controllo sulla concentrazione del principio attivo e che nulla è detto, da quanto ho capito, sulla quantità del consumo stesso. Cioè, se consumo un prodotto che ha THC del 5%, quindi secondo la legge, legale, QUANTO ne posso consumare? Tanto, poco, pochino? Rimane 5% se mangio tre biscotti? E se ne mangio 10?
Nella delibera si legge che le etichette che riportano “Canapa light” nulla possono dirci sulla infiorescenza della Cannabis Sativa. Per chi non lo sapesse ancora dalla infiorescenza della pianta femmina si ricava l’Hashish e la Marijuana che sono droghe vietate, in qualunque percentuale, dal T.U. sulle droghe. Inoltre, Bersani e la Berlinguer non lo possono sapere, l’art. 5, della legge 242 del 2016, prevede in modo criptico che DOPO la sua entrata in vigore, il ministero della Salute, avrebbe dovuto entro sei mesi, indicare il livello di THC MASSIMO AMMESSO NEGLI ALIMENTI. Della serie, NON VE LO SCRIVO MA FATELO! Eppure non si rinviene nella lettura della legge un solo passo dove si parla di vendita al dettaglio della Cannabis Sativa. E non è poco. Nei processi si ammazzano di interpretazioni, eccezioni, istanze, teorie per capire se si può o non si può vendere questa roba (alla fine indicherò un dato importante).
Quindi, per concludere, PRIMA faccio una legge che autorizza la produzione di questa pianta dalla quale si può anche ricavare Hashish e Marijuana, POI, SOLO DOPO L’ENTRATA IN VIGORE, dico al ministero della Salute di valutare il livello massimo drogante che dovrebbe essere presente negli alimenti. E non si rinvengono nemmeno letterine del Capo dello Stato, oggi molto attento alle leggi di questo governo. Ad oggi ancora ATTENDIAMO LA RISPOSTA DEL MINISTERO che, come ho già scritto nel passato, ha solo fatto pervenire alla commissione competente europea la sua “bozza” di proposta. Mentre Bersani e la Berlinguer ci volevano far credere che la comunità scientifica avrebbe detto che sono prodotti che non fanno male, in Italia, vengono venduti prodotti a base di Cannabis Sativa grazie ad una legge del Pd la quale legge prevede che il ministero della Salute avrebbe dovuto indicare il livello massimo di THC presente negli alimenti solo DOPO la sua promulgazione. Indicazione che ancora deve vedere la luce.
Anche noi attendiamo una luce da una certa politica che, da quanto emerge da questa vicenda, ci lascia esterrefatti. E pure stupefacenti!
Ultima pacata considerazione. Abbiamo la prova di come va certa politica. Dalle parole del signor Pierluigi Bersani appare chiaro l’intento. Questo signore è intervenuto su di un argomento delicato senza sapere nemmeno l’abc, ma una cosa la voleva fare, denigrare e criticare il suo nemico politico cioè Salvini. Quello gli è riuscito bene.
Intanto a febbraio la IV sezione penale della Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la questione se è legale la vendita della Cannabis Sativa. C’è da salvare tutta una filiera e posti di lavoro, siamo tutti d’accordo. Ma la tutela della salute sarà ancora un dovere primario di questo Stato?

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