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domenica 17 marzo 2019

MURIZIO BLONDET - MI HA SCRITTO HEATHER PARISI. PROVO A RISPONDERE.

Ho ricevuto  – e ne sono lusingato – questa lettera da Heater Parisi. Garbata, ferma e ben espressa. Sotto, provo a rispondere:
Egregio Direttore,
Mi capita a volte di leggere i suoi post.  Anche se abbiamo idee diverse su moltissimi temi (omosessualità, aborto, fecondazione assistita, giusto per citarne alcuni), apprezzo il “suo” essere contro corrente e cerco sempre di cogliere qualche aspetto che l’informazione main stream omette di raccontare.
Io non vivo più in Italia da parecchi anni (10 oramai) ma la porto sempre nel mio cuore per tutto quanto ha rappresentato nella mia vita e perché mi ha dato mio marito (italiano) che amo follemente.
Quando ci ritorno per motivi di lavoro, la trovo sempre più incattivita e sempre più affetta da una sindrome di accerchiamento.
Sin dagli inizi della mia carriera, non ho mai avuto paura di dire ciò che penso e spesso (ancor oggi) ne ho pagato le conseguenze.  A differenza di certi mie colleghi non lecco il potente di turno per avere un programma e non frequento l’intellighenzia per darmi un tono....
Sono una lupa solitaria, un po’ hippy un po’ sognatrice, ma anche molto spietata.
Veniamo al motivo della mia mail...
CONTINUA A LEGGERE...




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