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venerdì 15 marzo 2019

Maurizio Blondet - Il Regno della Quantità e la caduta di Boeing 737 MAX8

Il Regno della Quantità e la caduta di Boeing

Una grandine  di annullamenti di ordinativi, per 600 miliardi di dollari: è il ciclone che rischia di abbattersi sulla Boeing  – e di affondarla-  dopo il malfunzionamento (chiamiamolo così) ell’intelligentissimo  software che ha impedito ai piloti di correggere i propri errori, provocando due stragi aeree  di seguito.
Il 737 Max 8 (già ribattezzato MAd Max)  –   scrive il sito  WSW  “ è diventato l’aereo più venduto nei 100 anni di storia dell’azienda, rappresentando fino al 40 percento dei profitti in ascesa dell’azi Ci sono già circa 370 aerei in funzione in tutto il mondo, tra cui oltre 70 negli Stati Uniti e altri 5.000 in ordine. Lo stock di Boeing, il cui prezzo è triplicato dall’elezione di Trump nel novembre 2016, rappresenta da allora il 30% dell’aumento di 7.000 punti del Dow.
La Boeing, che sotto la guida del CEO Muilenburg è stata impegnata in una spietata operazione di riduzione dei costi e di lavoro e una guerra disperata per mercati e profitti contro Airbus con sede in Europa, ha introdotto la serie 737 Max nel 2017 per contrastare l’ingresso più economico di Airbus a il redditizio mercato di voli a medio raggio, l’A320neo. Boeing ha affermato che il 737 Max non richiedeva praticamente alcun nuovo addestramento per i piloti che avevano volato in precedenza su 737 modelli, rendendo meno costoso per le compagnie aeree portare online...

“Essendo il più grande esportatore degli Stati Uniti, Boeing esercita un’influenza enorme sul sistema politico statunitense. Il suo comitato di azione politica dona ingenti somme a entrambe le parti, tra cui i beneficiari, l’altoparlante della Camera democratica, Nancy Pelosi. L’anno scorso la società ha speso $ 15 milioni in attività di lobbismo e impiegato più di una dozzina di società di pressione. Il segretario alla Difesa, Patrick Shanahan, è un ex dirigente della Boeing.
La regolamentazione governativa di Boeing e del settore delle compagnie aeree nel suo complesso è diventata poco più di una finzione dopo decenni di deregolamentazione. Lo smantellamento dei controlli governativi sulle compagnie aeree e sui costruttori è stato avviato dall’amministrazione Democratic Carter, con il passaggio della Airline Deregulation Act del 1978, una misura promossa dall’icona liberale Edward Kennedy. Da allora, la revoca dei controlli, condotta in nome della concorrenza incoraggiante e del vantaggio per il consumatore, ha portato alla monopolizzazione dei viaggi aerei fino al punto in cui quattro principali vettori controllano l’80% del traffico aereo degli Stati Uniti.
“Soprattutto nell’ultimo decennio, sotto Bush, Obama e ora in modo ancora più evidente sotto Trump, i legislatori federali del settore sono diventati suoi vassalli e protettori. L’attuale segretaria di trasporti, Elaine Chao, è una repubblicana di destra, sposata con il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell. Ha servito per due mandati come segretaria del lavoro sotto George W. Bush, durante il quale ha sventrato le agenzie per la salute e la sicurezza come la Mine Safety and Health Administration (MSHA) e l’Occupational Health and Safety Administration (OSHA).
“Nel 2005, la FAA ha introdotto un nuovo programma in base al quale i produttori di aeromobili come Boeing potevano scegliere i propri dipendenti come “designati” della FAA incaricati di certificare la sicurezza dei loro aerei commerciali.
“È una relazione molto intima”, ha affermato Jim Hall, ex capo del National Transportation Safety Board. “Il produttore diventa essenzialmente sia il produttore che il regolatore, a causa della mancanza della capacità del governo di svolgere il lavoro.”
Fatto istruttivo, la compagnia di bandiera etiopica non vuol far esaminare le scatole nere  ad esperti americani,, sospettando che sarebbero sotto l’influenza della Boeing. Preferisce rivolgersi a alle competenti agenzie inglesi, o francesi o tedesche.

Probabilmente  Boeing è un’altra di quelle imprese americane “tooo big t to fail” (troppo grandi per essere lasciate fallire)  o too big to fall – per  essere lasciate cadere. Un  colossale aiuto di Stato è dietro l’angolo? E’ possibile?
E inoltre: risolverebbe qualcosa?  Perché Boeing è l’incarnazione e il concentrato e l’apologo dell’obsolescenza dell’impero. Una superiorità aerea e un  vantaggio commerciale che deve  più alla pubblicità e alla propaganda che alla realtà.   La credenza assoluta nel mito futuro e hollywoodiano dell’Intelligenza Artificiale, unita alla  più profonda sfiducia nell’intelligenza naturale dell’uomo – L’uomo sostituibile dai computer.  La spersonalizzazione della guerra con   droni teleguidati, a sostituire l’onore militare e il coraggio che manca  nel sistema militar  più potente del mondo. Lo spionaggio “digitale” nell’assenza delle capacità di spionaggio umano.   Il riduzionismo scientista  per cui lì Intelligenza  si ridurrebbe a  masse di dati, e può fare a meno dell’uomo, sostituirlo nelle più alte funzioni . I numeri,  le quantità, che  pretendono di supplire alle qualità – umane, artistiche, scientifiche, intuitive, vitali  – chemancano e di cui si crede di poter fare a meno, perché sono “un costo”.
Il carattere ultimo di quel che Guénon ha chiamato il Regno della Quantitàvede oggi la sua iniziale apocalisse.

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