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domenica 17 febbraio 2019

il convivente "predatore seriale" di McCarrick, il Cardinale Kevin Farrell, è stato nominato Camerlengo di S.R.C.

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Apprendiamo la notizia che il Santo Padre ha nominato Sua Eminenza il Signor Cardinale Kevin Farrel Carmerlengo di Santa Romana Chiesa. 

Il nuovo Carmerlengo, di cui si è occupata MiL con decine di post ( QUI ) è stato nominato in una posizione centrale per un eventuale prossimo Conclave. 
E’ la stessa persona nei cui confronti – secondo fonti attendibili di MiL –  la Congregazione per la Dottrina della Fede  circa  sei mesi fa  avrebbe chiesto al Santo Padre l’apertura di un fascicolo canonico contro di lui. 
Se il “convivente” per circa sei anni del predatore seriale McCarrick ha ottenuto questa nomina,  quando Mons.Ricca ( QUI gli innumerevoli post sul personaggio ) sarà nominato presidente della Commissione per gli abusi?

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? 
C’è pur un limite alla sopportazione e c’è pur un limite alla nostra indignazione.  
Luigi 


Francesco nomina il card. Kevin Farrell 
camerlengo di Santa Romana Chiesa

Il prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita succede al cardinale Jean-Louis Tauran, spentosi il 5 luglio dell’anno scorso.
Il camerlengo svolge l’ufficio di curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede durante la Sede Vacante e ha il compito di accertare la morte del Pontefice Papa Francesco ha nominato camerlengo di Santa Romana Chiesa il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Il porporato succede al cardinale Jean-Louis Tauran, nominato a tale ruolo da Papa
Francesco il 20 dicembre 2014 e spentosi il 5 luglio dell’anno scorso...

Il camerlengo è il porporato che presiede la Camera Apostolica e svolge l’ufficio di curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede durante la Sede Vacante.
L’articolo 171 della Costituzione apostolica Pastor Bonus afferma: Quando è vacante la Sede apostolica, è diritto e dovere del Cardinale camerlengo di santa romana Chiesa di richiedere, anche per mezzo di un suo delegato, da tutte le Amministrazioni dipendenti dalla Santa Sede le relazioni circa il loro stato patrimoniale ed economico, come pure le informazioni intorno agli affari straordinari, che siano eventualmente in corso, e di richiedere, altresì, dalla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede il bilancio generale consuntivo dell’anno precedente, nonché il bilancio preventivo per l’anno seguente. Egli è tenuto a sottoporre tali relazioni e computi al Collegio cardinalizio.
La Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, circa la vacanza della Sede Apostolica e l’elezione del Romano Pontefice, all’articolo 17 ricorda un altro compito del camerlengo: Appena ricevuta la notizia della morte del Sommo Pontefice, il Camerlengo di Santa Romana Chiesa deve accertare ufficialmente la morte del Pontefice alla presenza del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, dei Prelati Chierici e del Segretario e Cancelliere della stessa Camera Apostolica, il quale compilerà il documento o atto autentico di morte. 
Il Camerlengo deve, inoltre, apporre i sigilli allo studio e alla camera del medesimo Pontefice, disponendo che il personale abitualmente dimorante nell’appartamento privato vi possa restare fino a dopo la sepoltura del Papa, quando l’intero appartamento pontificio sarà sigillato; comunicarne la morte al Cardinale Vicario per l’Urbe, il quale ne darà notizia al Popolo Romano con speciale notificazione; e parimenti al Cardinale Arciprete della Basilica Vaticana; prendere possesso del Palazzo Apostolico Vaticano e, personalmente o per mezzo di un suo delegato, dei Palazzi del Laterano e di Castel Gandolfo, ed esercitarne la custodia e il governo; stabilire, uditi i Cardinali Capi dei tre Ordini, tutto ciò che concerne la sepoltura del Pontefice, a meno che questi, da vivo, non abbia manifestato la sua volontà a tale riguardo; curare, a nome e col consenso del Collegio dei Cardinali, tutto ciò che le circostanze consiglieranno per la difesa dei diritti della Sede Apostolica e per una retta amministrazione di questa.
Fonte: VaticanNews QUI

Il Cardinale Müller pubblica il Manifesto: una quasi correzione del pontificato di Papa Francesco

8 febbraio 2019 ( LifeSiteNews ) – Il cardinale Gerhard Müller, ex capo dell’ufficio dottrinale del Vaticano, ha pubblicato un Manifesto che si legge come una correzione di molti degli errori dottrinali che Papa Francesco ha insegnato durante il suo mandato di Papa.
[…]
Papa Francesco ha rimosso il cardinale Müller dal suo incarico di capo della Congregazione per la dottrina della fede nel 2017, dopo che era stato in quella carica da quando è stato nominato da Papa Benedetto nel 2012.
Nel manifesto, il cardinale Müller non menziona il Papa, ma dice che gli è stato chiesto di rendere una testimonianza pubblica della verità “di fronte alla crescente confusione riguardo alla dottrina della Fede”.
Il manifesto è stato pubblicato sulla scia del documento congiunto altamente controverso di Papa Francesco con un leader islamico che afferma che “il pluralismo e la diversità delle religioni” sono “voluti da Dio nella sua saggezza” – un’affermazione che molti ritengono contraria alla Fede cattolica.
Il cardinale Müller assume una posizione contraria quando afferma nel Manifesto:
La distinzione delle tre persone nell’unità divina (CCC 254) segna una differenza fondamentale nella fede in Dio e nell’immagine dell’uomo rispetto a quella delle altre religioni. Le religioni sono in disaccordo proprio su questa credenza in Gesù Cristo. … Pertanto, la prima lettera di Giovanni si riferisce a colui che nega la sua divinità come un anticristo (1 Giovanni 2:22), poiché Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è dall’eternità uno nell’essere con Dio, suo Padre (CCC 663) .
Il cardinale sta rilasciando il suo manifesto a un pubblico mondiale, in sette lingue diverse, consentendo così un’affermazione diffusa della fede cattolica ortodossa.
A tal fine, LifeSite ospita una petizione nella sua piattaforma LifePetitions in modo che il clero cattolico ei fedeli del mondo, in tutti i gruppi linguistici, possano dare un segno visibile del loro sostegno alla piena e incrollabile fede e all’iniziativa del Cardinale.
Leggi il Manifesto completo in inglese nella parte inferiore dell’articolo o in formato PDF qui . Scarica i PDF delle altre lingue qui:  italiano ,  spagnolo ,  portoghese ,  francese ,  tedesco ,  polacco .
Supporto Cdl. Il manifesto dottrinale di Müller nella confusione di papa Francesco. Firma la petizione qui.
Fornendo chiarezza sulla visione della Chiesa dell’Islam, il cardinal Müller respinge la visione musulmana che vede Cristo come un profeta, piuttosto che il Messia. “Dobbiamo resistere alla ricaduta in antiche eresie con chiara determinazione, che ha visto in Gesù Cristo solo una brava persona, fratello e amico, profeta e moralista”, afferma il Manifesto.
Il Manifesto affronta anche diversi altri punti che possono essere visti come correzioni di Papa Francesco, tra cui l’inammissibilità della Santa Comunione per i cattolici divorziati risposati e quella per i protestanti; l’eternità dell’inferno; il divieto di sacerdoti femmine; e il celibato sacerdotale.
Il Manifesto dice “persone divorziate e risposate civilmente, il cui matrimonio sacramentale esiste davanti a Dio, così come quei cristiani che non sono in piena comunione con la fede cattolica e la Chiesa” non sono disposti a ricevere la Santa Eucaristia con profitto (CCC 1457) perché non li porta alla salvezza “.
Il Manifesto aggiunge: “Perciò la Sacra Scrittura ammonisce riguardo all’accoglienza della Santa Comunione: ‘Chiunque mangia indegnamente del pane e beve dal calice del Signore si rende colpevole di profanare il corpo e il sangue del Signore’ ( 1 Cor 11:27). “
Nella sua esortazione apostolica Amoris Laetitia, Papa Francesco ha scritto ” nessuno può essere condannato per sempre , perché questa non è la logica del Vangelo” e nelle interviste è arrivato a suggerire che coloro che non vogliono alcuna parte di Dio sono annientati piuttosto che in inferno .
Citando il Catechismo della Chiesa Cattolica, il Cardinale Müller attesta: “Chi muore in peccato mortale senza pentimento sarà per sempre separato da Dio (CCC 1033).” Il Manifesto dice: “L’eternità della punizione dell’inferno è una realtà terribile, che – secondo la testimonianza della Sacra Scrittura – attira tutti coloro che “muoiono nello stato di peccato mortale” (CCC 1035). “
(Il seguito qui:

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