A grande richiesta, tornano le nostre “pillole” di attualità in attesa della prossima grande rivoluzione di Byoblu. Ecco la nuova edizione di “Light Blu”, uno sguardo concreto sulla realtà quotidiana. Buona visione! #AspettandoLaRivoluzione
GLI ZAMPINI DI SOROS, DALL’ITALIA AGLI STATES
Scalpore per Salvini che ha dichiarato come, dietro le manovre sullo spread, ci siano speculatori alla Soros. D’altronde il precedente esiste: nel ’92, con il fondo Quantum, Soros sferrò un attacco alla lira che costò all’Italia 48 miliardi di dollari. E sempre lui definì “nemico dell’Europa” il governo appena nato. Complottismo? Forse no. Anche il Wall Street Journal appena ieri ha denunciato come, a fomentare le proteste che stanno infiammando gli Stati Uniti in seguito alla nomina di Kavanaugh alla Corte Suprema, ci sarebbero proprio il network e i ricchi fondi del potente finanziere ungherese.
CONFERENZA LIBIA: TRUMP E PUTIN IN ITALIA?
Il governo italiano sta preparando la conferenza internazionale per la pacificazione della Libia, che si terrà a novembre in Sicilia. Un evento che si preannuncia importantissimo: si vocifera che sarà presente il Presidente Trump, e proprio ieri il Ministro Moavero ha invitato anche Vladimir Putin. Malgrado non ci siano ancora conferme ufficiali, è molto probabile che il fatidico incontro ci sarà: i due non perdono infatti occasione per incontrarsi. Se ciò dovesse accadere, e proprio in Italia, nel Mediterraneo cambieranno molte cose… con buona pace della Francia di Macron.
DOMBROVSKIS AMMONISCE, MA A CASA HA CONSENSO ZERO...
Scrive letterine di rimprovero, emana moniti, boccia manovre, bacchetta, avvisa, pontifica e ci dà degli xenofobi. E’ Valdis Dombrovskis, il non-eletto commissario europeo per la stabilità e vice di Junckèr. Ed è finito non eletto anche a casa sua, in Lettonia, dove si sono da poco svolte le elezioni e il partito di Dombrovskis è crollato dal 22 al 6%, al di sotto di euroscettici e filorussi. In un Paese di 2 milioni di abitanti, ha preso appena 67mila voti. Continuerà a darci lezioncine, ossequiato da tutti i media, malgrado un consenso europeo che è pari agli abitanti di Viterbo?
OLIO ITALIANO IN PERICOLO: CONTINUA L’EXPORT DALLA TUNISIA
Allarme per la produzione di olio italiano nel 2018: è in calo del 38% per il cattivo tempo dello scorso inverno, e messa a rischio dalle importazioni di olio tunisino che quest’anno sono addirittura triplicate. Eppure i famosi “aiuti” alla Tunisia, decisi dall’Unione Europea a spese nostre, dovevano terminare alla fine del 2017: cosa sta succedendo? Malgrado gli appelli, e le visite di Salvini in Tunisia, il governo è ancora non pervenuto. E intanto i supermercati sono invasi da olio tunisino mascherato da olio italiano, grazie a storici marchi nazionali acquisiti da multinazionali estere.
EURO3: ARRIVA IL BLOCCO. 13 MILIONI DI AUTO DA BUTTARE
Il mantra è il solito: ce lo chiede l’Europa. Sarà quindi difficile scampare dal divieto di circolazione delle auto Euro 3, che scatterà da gennaio e che sta scatenando tante proteste. I ministri Toninelli e Costa hanno assicurato provvedimenti: ma resta il fatto che 13 milioni di italiani, sicuramente tra i meno abbienti, non potranno più usare la propria auto. L’ambiente viene prima? Può essere: ma gettare in discarica 13 milioni di auto è un problema ambientale persino peggiore dello smog. Perché come da sempre ripetono gli ambientalisti… l’auto più ecologica, è quella che già hai!
VACCINI AL SENATO: BIG PHARMA Sì, FREEVAX NO
Fa discutere il convegno di oggi al Senato, dal titolo “Global Health: Italia driver di best practice”, cioè la famosa strategia vaccinale globale con Italia capofila. Il convegno è organizzato con GlaxoSmithKline, una delle principali industrie farmaceutiche produttrici di vaccini, accusata di corruzione in Paesi di mezzo mondo e condannata negli Stati Uniti. Insomma: un summit pro vaccini promosso da Big Pharma, che si tiene nelle aule parlamentari. Mentre tra gli stessi senatori, nessuno si degna di firmare neppure per concedere una sala stampa al comitato che ha raccolto 75mila firme per una legge di iniziativa popolare sulla libertà di scelta vaccinale: legge che, come previsto dal contratto di governo, dovrebbe invece essere discussa. Cosa fa la maggioranza? La Lega tace, il MoVimento 5 Stelle invia suoi esponeni a “salutare i partecipanti”. Continuiamo cosi.---
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