Possiamo tutti ringraziare Dio per il fatto che gli Anglo-Sionisti non hanno lanciato una guerra contro la Corea del Nord, che nessun attacco ucronazista al Donbass sia avvenuto durante la Coppa del Mondo in Russia, e che i leader dell’impero abbiano apparentemente rinunciato ai loro piani per lanciare una riconquista della Siria. Tuttavia, ognuna di queste ritirate dalla loro retorica isterica ha solo reso i Neoconservatori più frustrati e determinati a mostrare al pianeta che sono ancora L’Egemone al quale non si può disobbedire impunemente. Come ho scritto dopo il fallito attacco americano con missili da crociera in Siria questa primavera, “ogni clic ci porta un passo più vicino al bang”. Usando le parole immortali di Michael Ledeen [in inglese], “Ogni dieci anni circa, gli Stati Uniti hanno bisogno di prendere un piccolo e merdoso paese e lanciarlo contro il muro, solo per mostrare al mondo come stanno le cose”. L’ovvio problema è che là fuori non sono rimasti “piccoli merdosi paesi”, e che quelli che sono attualmente oggetto delle ire dell’Impero non sono né piccoli né merdosi....

Avendo ora mostrato più volte che, nonostante tutto il suo isterico abbaiare, l’Impero deve fare marcia indietro quando l’avversario non cede alla paura, l’Impero ha ora un disperato bisogno di dimostrare la sua “unicità” e superiorità (razziale?). L’obiettivo ovvio dell’ira Anglo-Sionista è l’Iran. In effetti, l’Iran è stato nel mirino dell’Impero sin da quando il popolo iraniano ha osato mettere gli Anglo-Sionisti alla porta e, ancora peggio, è riuscito a creare la propria democrazia nazionale e islamica. Per punire l’Iran, gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, la Francia e tutti gli altri paesi “democratici” hanno scatenato il loro fantoccio (Saddam Hussein) e gli hanno dato pieno sostegno militare; eppure gli iraniani hanno prevalso di nuovo, sebbene a un costo terribile. Questa capacità iraniana di prevalere nelle circostanze più terribili è anche la spiegazione più probabile del perché non ci sia stato un attacco esplicito all’Iran negli ultimi quarant’anni (ci sono stati, ovviamente, molti attacchi segreti durante tutti questi anni).
Non elencherò tutte le recenti minacce Anglo-Sioniste contro l’Iran – ne siamo tutti a conoscenza. La morale è questa: gli Stati Uniti, Israele e l’Arabia stanno, ancora una volta, lavorando mano nella mano per preparare le basi per una grande guerra tramite quelle che potremmo chiamare le “prove del caso Skripal’”, ovvero l’“altamente probabile”. Eppure, nonostante tutto questo tintinnar di sciabole, il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha riassunto la posizione dell’Iran con le seguenti parole [in inglese]: “non ci saranno né guerra né negoziati”.
Innanzitutto, esaminiamo prima la motivazione iraniana del “niente negoziati”.
L’ovvio: “nessuna trattativa”
L’Ayatollah Ali Khamenei è stato molto chiaro nelle sue spiegazioni sul perché negoziare con gli Stati Uniti non ha senso. Sul suo account Twitter ha scritto:
Il leader supremo iraniano ha anche pubblicato un grafico speciale per riassumere e spiegare la posizione iraniana:
Infine, l’Ayatollah Ali Khamenei ha ribadito il suo approccio fondamentale verso l’Impero Anglo-Sionista:
Il contrasto tra l’aria fritta e le minacce da quoziente intellettivo a livello d’asilo che escono dalla Casa Bianca, e le parole di Ali Khamenei non potrebbe essere più forte, soprattutto se confrontiamo le parole che i due leader hanno deciso di postare tutti in maiuscolo;
Trump: Al presidente iraniano Rouhani: MAI, MAI MINACCIARE DI NUOVO GLI STATI UNITI O SUBIRETE CONSEGUENZE CHE POCHI IN TUTTA LA STORIA HANNO MAI SUBITO PRIMA. NON SIAMO PIÙ UN PAESE CHE SOPPORTERÀ LE VOSTRE PAROLE DI VIOLENZA E MORTE. SIATE PRUDENTI!
KhameneiNON CI SARÀ NESSUNA GUERRA, NÉ NOI NEGOZIEREMO CON GLI STATI UNITI.
Notate prima che, grazie alla sua tipica ignoranza, Trump non si rende conto che Hassan Rouhani è solo il Presidente dell’Iran e che minacciarlo non ha assolutamente senso, dal momento che non prende decisioni di sicurezza nazionale, che è la funzione del Leader Supremo. Se Trump avesse avuto il tempo di controllare almeno Wikipedia, avrebbe capito che il presidente iraniano “applica i decreti e risponde al Leader Supremo dell’Iran, che funge da Capo di Stato del paese”. Non c’è da meravigliarsi se le minacce infantili di Trump si siano trasformate istantaneamente in un meme su Internet[ininglese]
Al contrario, Khamenei non si è preoccupato nemmeno di rivolgersi a Trump per nome, ma, invece, ha annunciato la sua strategia a tutto il mondo.
Il meme di Trump TUTTO IN MAIUSCOLO
Ovviamente, lanciare minacce TUTTE IN MAIUSCOLO solo per essere trattato con totale disprezzo dalle persone che stai cercando di bullizzare, e far sì che le tue parole diventino causa di risate su Internet non farà altro che infastidire Trump e i suoi sostenitori. Quando cerchi disperatamente di mostrare al mondo quanto sei tosto e spaventoso, non c’è niente di più umiliante che essere trattato come un bambino stupido. Qui sta anche il pericolo più grande: una simile derisione potrebbe costringere Trump e i Neoconservatori che lo spingono a fare qualcosa di disperato per dimostrare al mondo che il loro “pulsante rosso” è ancora più grande di quello di tutti gli altri.
È importante notare qui che rendere impossibile i negoziati è qualcosa che l’amministrazione Trump sembra aver adottato come politica. Ciò è illustrato meglio dalle condizioni relative alle ultime sanzioni contro la Russia che, in sostanza, richiedono che la Russia ammetta di aver avvelenato gli Skripal. In realtà, tutte le richieste occidentali alla Russia (ammettere che la Russia è colpevole per il caso Skripal, che la Russia ha abbattuto l’MH-17, che la Russia consegni la Crimea agli ucronazisti, ecc.) sono attentamente elaborate per essere assolutamente certi che la Russia non negozi. Lo stesso vale, ovviamente, per le ridicole richieste di Pompeo alla Corea del Nord [in inglese](compresa la consegna agli USA dal 60 al 70 per cento delle sue armi nucleari entro sei-otto mesi: non c’è da stupirsi che i nordcoreani abbiano denunciato un atteggiamento da “gangster”) o gli ultimi atteggiamenti degli Stati Uniti nei confronti della Turchia. Purtroppo, però, i media dei Neoconservatori hanno imposto con successo l’idea che i negoziati siano o un segno di debolezza, o di tradimento, o entrambi. Quindi, per essere “patriottico” e “forte”, nessun funzionario USA può permettersi di essere colto in flagrante con il nemico del giorno.
In queste condizioni, perché qualcuno dovrebbe voler negoziare con gli Stati Uniti?
Francamente, l’approccio “niente negoziati” ha perfettamente senso, e mentre gli iraniani sono gli unici che lo hanno apertamente detto, i russi hanno accennato allo stesso in molte occasioni (si vedano le loro parole sugli Stati Uniti che sono “incapaci di fare accordi” o sui diplomatici statunitensi che confondono Austria e Australia). A qualsiasi osservatore obiettivo dovrebbe ormai essere del tutto ovvio che: a) gli Stati Uniti non possono negoziare (a causa di limitazioni intellettuali, culturali e politiche) e b) gli Stati Uniti non hanno alcun desiderio di negoziare. Questa è, ovviamente, una situazione altamente indesiderabile e pericolosa, ma far finta che siano possibili negoziati civili con gli Stati Uniti peggiorerà solo le cose.
Quindi, se entrambe le parti sono d’accordo sul “no ai negoziati”, che dire della guerra?
Il non così ovvio: nessuna guerra?
È qui che la posizione di Ali Khamenei è più sconcertante, almeno per me: quando dice che non ci sarà alcuna guerra, intende dire che le minacce statunitensi non sono credibili o intende forse che l’Iran ha i mezzi per scoraggiare un attacco degli Stati Uniti? Le sue parole fanno sembrare che sia abbastanza sicuro che non ci sarà alcuna guerra. Come può essere così sicuro? Sono particolarmente sorpreso dall’apparente sicurezza iraniana che gli Anglo-Sionisti non li attaccheranno quando la paragono all’ovvia politica russa di prepararsi attivamente alla guerra almeno dal 2014 (si veda anche quiquiquiquiqui e qui [primo link in inglese, gli altri in italiano]). Certamente, l’Iran si sta preparando alla guerra con gli Stati Uniti da quasi 40 anni, mentre i russi sono tornati alla realtà relativamente di recente. Vedo diverse spiegazioni potenziali per la dichiarazione di Ali Khamenei (potrebbero essercene di più, ovviamente):
• Politica: l’Iran sta cercando di dimostrare che farà tutto il possibile per evitare una guerra, in modo che se la guerra dovesse scoppiare, sarebbe assolutamente chiaro a tutti che l’Iran non l’ha voluta, l’Iran non l’ha fatta scoppiare e le responsabilità delle conseguenze ricadono interamente e unicamente sugli Stati Uniti e Israele.
• Inganno: l’Iran sa che una guerra sta arrivando, ma sta cercando di fingere che non intende nascondere meglio i preparativi di guerra e attirare l’Impero in un senso di compiacimento che si tradurrà in un attacco inefficace/costoso.
• Intelligence: l’intelligence iraniana potrebbe aver indicato che tutte le minacce degli Stati Uniti sono solo aria fritta per placare la lobby israeliana e sembrare “patriottici” in preparazione delle imminenti elezioni di questo autunno.
• Calcolo errato: gli iraniani potrebbero sottovalutare il livello di tracotanza, arroganza e stupidità della leadership statunitense e concludere erroneamente che, poiché un attacco all’Iran non ha senso e gli Stati Uniti non possono “vincere”, un tale attacco non si verificherà.
Personalmente, ogni volta che penso ad un possibile attacco americano all’Iran, penso all’attacco israeliano contro il Libano nel 2006, che è avvenuto nonostante il fatto che fosse chiaramente visibile a tutti che gli israeliani stavano andando verso un conflitto che non potevano vincere e che, di fatto, è risultato in una delle sconfitte più abiette nella storia militare. Viceversa, mentre Hezbollah ha ottenuto una vittoria veramente storica, rimane anche il fatto che i leader di Hezbollah non si aspettavano che gli israeliani lanciassero un’offensiva di terra su vasta scala. Infine, la storia è piena di esempi di guerre partite nonostante tutti i fattori oggettivi indicassero che sarebbero finite in disastro.
Mi sembra che in termini puramente militari (non in quelli politici!) Israele poteva essere visto come un sostituto degli Stati Uniti ed Hezbollah come un sostituto dell’Iran e che il risultato di ogni futura guerra USA-Iran sarà molto simile al risultato della guerra nel 2006, anche se su una scala molto più grande (e più sanguinosa). Sono sicuro che la gente del Pentagono se ne renda conto, ma per quanto riguarda i loro capi Neoconservatori, si preoccupano anche delle vittime iraniane o, se è per questo, statunitensi? Ne dubito fortemente: tutto ciò che gli interessa è il loro potere e l’ideologia messianica.
Se non fosse per il suo arsenale nucleare, gli USA potrebbero essere liquidati come un paese particolarmente odioso guidato da leader ignoranti con forze armate tronfie e per lo più inefficaci. Ahimè, l’arsenale nucleare statunitense è molto reale (e ancora molto forte) e sappiamo che in passato i Neoconservatori statunitensi di alto livello hanno già preso in considerazione l’utilizzo di armi nucleari tattiche contro le forze convenzionali di uno stato non nucleare [in inglese]. In un modo contorto, questo ha senso: se sei un megalomane con un senso di superiorità messianica, allora le norme di comportamento internazionali o persino di civiltà non hanno alcun interesse (o anche importanza) per te. Ascoltando i presidenti degli Stati Uniti, praticamente tutti (ma soprattutto Obama e Trump) è abbastanza chiaro che queste persone si considerano i Kulturträger [civilizzatore] e gli Herrenvolk del XXI secolo, e il loro messianismo non è in alcun modo meno illusorio di quello dei loro predecessori nazisti (o, peraltro, quello dei Papi degli ultimi 1000 anni). E perché la gente che ha distrutto due città giapponesi con il pretesto (del tutto fallace) di “accorciare la guerra” (quasi un’operazione umanitaria!) non farebbero la stessa cosa in Iran?
Di sicuro, probabilmente si rendono conto che l’uso delle armi nucleari si tradurrà in un massiccio contraccolpo politico, ma sono fiduciosi che non importa cosa accadrà alla fine, saranno sempre in grado di dire “fottiti!” al resto del pianeta. Dopotutto, questo è qualcosa che Israele e gli Stati Uniti fanno già da decenni con una comunità di intenti quasi totale – perché dovrebbero fermarsi ora? Per quanto riguarda il fatto che il popolo persiano ha avuto a che fare con tutti i tipi di invasori da non meno di 2500 anni, questo non fermerà gli Anglo-Sionisti dal cercare di schiacciarli. Dopo tutto, avendo devastato un paese che molti considerano la culla della civiltà, l’Iraq, perché non fare la stessa cosa all’Iran? Iraq, Iran – qual è la differenza, sono tutti solo “negri della sabbia” e il nostro pulsante rosso è più grande del loro, giusto?
Resistere al Grande Satana (quasi da solo?)
Sarebbe un grave errore liquidare gli Stati Uniti a causa della loro incapacità militare o bancarotta morale. La verità è che in termini di potere nazionale aggregato, gli Stati Uniti rimangono il paese più potente del pianeta (anche non includendo le armi nucleari). Chiunque dubiti dovrebbe guardare come le valute dei paesi che gli Stati Uniti scelgono per l’attacco iniziano improvvisamente a crollare: il rublo russo (che da allora è rimbalzato), il riyal iraniano, il bolívar venezuelano, la lira turca, ecc.), o quanto poco tempo ci è voluto a Trump per gettare gli europei (certamente senza spina dorsale) ai suoi piedi[entrambi i link in inglese]. Per quanto riguarda la Russia, nonostante tutte le sue forze militari, rimane solo un paese semi-sovrano in cui gli “Integrazionisti Atlantici filoamericani/filoisraeliani” continuano a cercare di sabotare (spesso con successo) tutto ciò che Putin e i suoi sostenitori stanno facendo [in inglese]. Non metterei grosse speranze anche sulla Cina, soprattutto considerando la mancanza di una significativa azione cinese in Siria, dove Russia e Iran hanno fatto tutto il lavoro pesante. Purtroppo, l’unico alleato su cui l’Iran può davvero contare è Hezbollah. E anche se Hezbollah è considerato un “attore non statale”, ha una formidabile capacità di colpire i padroni coloniali americani, specialmente in termini di missili [in inglese]. Questo non proteggerà l’Iran, ma potrebbe servire da vero deterrente per gli israeliani, specialmente dal momento che il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah ha chiarito che Hezbollah è più che capace di affrontare Israele. Per il momento, gli israeliani si stanno già preparando ad un nuovo scontro con Hezbollah, e stanno ammassando forze a nord per prepararsi ad una guerra contro Hezbollah [in inglese].
A voi sembra che non ci sarà alcuna guerra contro l’Iran?
Lo spero. Ma a me sembra che un attacco sia praticamente inevitabile. Ho predetto un simile attacco dal 2007 e, finora, ho sbagliato completamente (e grazie a Dio per questo!). Il primo articolo che ho scritto per il mio blog era intitolato “Dove l’Impero si riunisce per pianificare la prossima guerra” [in inglese] e si concludeva con le seguenti parole:
Quindi avremo un’altra guerra d’aggressione imperiale, un barile di greggio a oltre 100$ e carenza di petrolio, un’inflazione sconvolgente, perdite di posti di lavoro, un mercato immobiliare e azionario stagnante, e un debito pubblico e un deficit statale che renderebbero orgogliosi perfino Reagan. E un sacco di Americani morti (senza contare gli Iraniani, giusto?). Ma non preoccupatevi: ci sarà ancora un’enorme quantità di bandiere americane fatte in Cina da sventolare!
Eppure, 11 anni dopo, l’attacco Anglo-Sionista che sembrava così imminente nel 2007 non è ancora avvenuto. Possibile che questa volta un attacco all’Iran possa di nuovo essere evitato? L’Ayatollah Ali Khamenei sembra essere molto fiducioso che non accadrà. Io non ne sono così sicuro, ma spero ardentemente che abbia ragione.
Il Saker
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Pubblicato su The Saker.is il 17 agosto 2018.Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.