MIGRANTI DICIOTTI A ROCCA DI PAPA, STRISCIONE CONTRO PAPA FRANCESCO: «FRANCE‘ PORTATELIA SAN PIETRO»
(Simone Pierini – leggo.it) –
«Francé portateli a San Pietro», spunta lo striscione contro Papa Francesco. È lo sfogo di rabbia esploso nei confronti del Pontefice a Rocca di Papa per l’arrivo di cento migranti che erano a bordo della nave Diciotti.
Ospitati nell’hotspot di Messina dopo essere sbarcati a Catania sono partiti con due pullman privati verso il centro di accoglienza di Rocca di Papa (Roma) scortati da pattuglie della polizia di Stato.
Gli stranieri giungeranno a destinazione dopo un viaggio di 10-12 ore. Altri 39 sono rimasti nell’hotspot in attesa di essere trasferiti in Albania e Irlanda, nazioni che hanno dato la disponibilità ad accoglierli.
Un sentimento, quello espresso dallo striscione, che diversi cittadini di Rocca di Papa hanno condiviso sui social: «Portano malattie e criminalità, danno fastidio alle donne, la città ha già tanti problemi: se li tenga il Vaticano» la sintesi delle proteste...
Il sindaco però è d’altro avviso: «Si è creata una rete di solidarietà, formata da cittadini e associazioni locali grazie alla quale è stato possibile attivare numerosi progetti di inclusione. Ci stiamo già attivando, in coordinamento con la Prefettura e la cooperativa, per continuare a garantire il massimo controllo sul territorio, per evitare eventuali disagi alla cittadinanza».
«La soluzione concordata dal Viminale è una ‘supercazzola’ – attacca invece il capogruppo in Città metropolitana Andrea Volpi – i migranti non solo risiederanno in Italia ma avranno anche un’ottima location dove apprezzare i laghi dei Castelli Romani».
Protesta anche il deputato meloniano Marco Silvestroni: «I Castelli hanno già dato: solo un anno fa in questa stessa zona gli immigrati hanno manifestato bloccando la via dei Laghi perché il cibo era ‘no buono’. La struttura che dovrebbe accoglierli non mi risulta nei confini dello Stato Vaticano».
MIGRANTI A ROCCA DI PAPA, IL SINDACO RISPONDE ALLE PROTESTE DEI CITTADINI: “CAPISCO LEPREOCCUPAZIONI, MA I MIGRANTI LI HA MANDATI SALVINI, NON LI HO CERTO CHIAMATI IO”
(Da Radio Cusano Campus) – Emanuele Crestini, sindaco di Rocca di Papa, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, intervistato da Matteo Torrioli.
In merito alle proteste dei cittadini di Rocca di Papa per l’arrivo di alcuni migranti sbarcati dalla Diciotti che saranno ospitati nel centro di accoglienza “Mondo migliore”. “Alcuni commenti apparsi sui social sono veramente pesanti –ha affermato Crestini-. Molti di quelli che hanno protestato non sono residenti a Rocca di Papa, gran parte di loro risiede nei paesi limitrofi.
Poi c’è anche una piccola parte che risiede a Rocca di Papa. Io posso essere d’accordo col loro disappunto anche se va manifestato in un modo diverso. Capisco la loro preoccupazione per l’arrivo di queste persone, ma non per il numero perché il centro Mondo migliore in passato ne ha ospitate molte di più di cento.
Io devo garantire un giusto equilibrio tra l’accoglienza e la sicurezza dei cittadini, anche quelli dei paesi limitrofi perché non vogliamo creare problemi a nessuno. Però io sono un semplice cittadino, non sono il ministro dell’interno.
Ieri sera il ministero dell’interno ha fatto una riunione con la Cei e li hanno destinati a Rocca di Papa. Salvini dice che non li vuole in Italia, ma Rocca di Papa fa parte della Repubblica italiana. E’ Salvini che li ha mandati a Rocca di Papa, certamente non li ho chiamati io.
Per l’arrivo dei migranti stasera ci stiamo organizzando per garantire la sicurezza di tutti. Temo la politica di basso livello che può organizzare eventi spiacevoli nell’occasione dell’arrivo di queste persone per sfruttare un momento mediatico.
Anche la stampa dovrebbe avere un comportamento più corretto, perché parlano di Castelli romani in rivolta, invece non abbiamo avuto alcun problema di sicurezza in questi giorni”.---
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