La sinistra che riparte da Veltroni. Ci sarebbe da ridere per ore, se solo l’articolo fiume di oggi su Repubblica di uno dei principali responsabili della distruzione di una forza politica a sostegno dei lavoratori e degli ultimi di questo paese non fosse così tragico.
Dopo decine e decine di noiosi sproloqui e auto-insulti su “quello che la sinistra non ha capito” e sul lavoro divenuto aleatorio e precario (per colpa di chi?), Walter Veltroni, come se ne sentissimo l’esigenza, ci vuole dire la sua sul come salvare la “sinistra” in Italia.
Una frase ci ha particolarmente colpito tra le tante ed è quella che più di tutte esemplifica il delirio assoluto in cui vivono ormai queste persone:
Il populismo, espressione comoda per indicare una politica che a questo disagio si rivolge, è, per tutto questo, una definizione sbagliata. È destra, la peggiore destra. Quella contro la quale un galantuomo come John McCain ha combattuto fino all'ultimo. Definirla populista è farle un favore. Chiamiamo le cose con il loro nome. Chi sostiene il sovranismo in una società globale, chi postula una società chiusa, chi si fa beffe del pensiero degli altri e lo demonizza, chi anima spiriti guerrieri contro ogni minoranza, chi mette in discussione il valore della democrazia rappresentativa, altro non fa che dare voce alle ragioni storiche della destra più estrema.
McCain un galantuomo e chi sostiene il sovranismo (vale a dire l’art.1 della Costituzione) è un estremista di destra....
Non serve altro e non merita davvero nessuna parola ulteriore di commento.
l’articolo di Veltroni. Non vogliamo offendere ulteriormente la vostra intelligenza.
Un aspetto solo ci preme sottolineare. Il fiume di parole di Veltroni è contemporaneo all’appello similare per un “fronte progressista unico” lanciato da Laura Boldrini. Con queste parole: "Le forze del centrosinistra debbono cogliere l’eccezionalità del momento e affrontarlo con un’iniziativa politica inedita, già dalle prossime elezioni europee. Servono candidature nuove, espressione dell’associazionismo laico e cattolico, dei sindaci, dell’ambientalismo".
Operai, precari, disoccupati, gli oltre sei milioni di poveri in questo paese prodotti dalle politiche scellerate di Veltroni e dei suoi seguaci? Ma no. L’iniziativa per Laura Boldrini deve guardare all’associazionismo e all’ambientalismo.
La nota positiva c’è. Questi signori che si affannano a voler salvare la sinistra dopo averla distrutta, non rappresentano più niente della società italiana e quando - presto, molto presto - saranno spazzati via definitivamente dal panorama politico e pubblico di questo paese, si potrà pensare a creare in Italia quello che in Francia con Melenchon, in Germania con Sahra Wagenknecht e nel Regno Unito con Corbyn è già realtà. Nel frattempo, Repubblica, Veltroni e Boldrini continuano ad essere il regalo più grande per Salvini e il suo consenso in ascesa.---
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