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mercoledì 28 marzo 2018

Maurizio Blondet - le decine di diplomatici russi espulsi. cosa c’è dietro?

Quando il governo USA espelle 60 diplomatici russi e 18 paesi europei, di cui 15 della UE, fanno altrettanto in una mossa clamorosa e concertata basata su  falsità –  la situazione è ovviamente gravissima.  Aspettarsi una minima spiegazione di “cosa c’è dietro” è prematuro. Certo è che chi “c’è dietro” è un potere enorme. Che ha uno scopo di rottura  totale fra Russia e Occidente.
Noi possiamo solo mostrare come il fraseggio usato da tutti i paesi UE per spiegare le espulsioni, anch’esso concordato, sia assurdo sul piano logico, diplomatico, e legale:
Donald Tusk: “E’ altamente probabile che la Federazione Russa sia responsabile di questo attacco [il supporto avvelenamento della spia Skripal] e non c’è altra spiegazione possibile”.
Jean-Yves Le Drian, ministro degli Esteri di Parigi : “… Convenuto che non esisteva altra spiegazione plausibile  che la responsabilità della federazione russa”...

Teresa May: “….Nessun altro paese ha la capacità, l’intenzione o il motivo per tale aggressione …La sfida della Russia durerà negli  anni a venire”.
Heiko Maas, ministro degli esteri  tedesco: “I fatti e le prove suggeriscono che la Russia è dietro questa aggressione”: come, “suggeriscono”? Lasciano intendere? Perché non esibire queste prove pubblicamente e prendere decisioni gravissime come la rottura delle relazioni diplomatiche in base a un “suggerimento” non consolidato da un arresto, risultati di un indagine, esibizione di prove a carico?
L’ammiraglio Carlo Jean (NATO, consigliere “americano” di Cossiga, “ massone, iscritto alla loggia coperta di Roma Adriano Lemme come risulta dal volume IV, tomo II della relazione della commissione parlamentare sulla loggia P2. A pagina 845 (Altre forme massoniche coperte) si legge al numero 127 del registro degli iscritti: Carlo Jean, nato a Mondovì, Cuneo”
intervistato da Le Formiche.net:
“Non ci sono prove che sia responsabile il Cremlino o un’organizzazione statale di Mosca, ancora si deve trovare chi ha inserito il gas nervino nella valigia della figlia di Skripal. Tuttavia è assai probabile che l’omicidio dell’ex spia sia avvenuto per mano di qualche ex membro dei servizi segreti russi”.  Fra le cose che “lasciano intendere”   la colpa russa, Jean enuncia:
Il governo russo ha avuto una reazione piuttosto insolita, commentando addirittura con ironia quel che è capitato”.
Sic.
Sul fatto che anche il governo Gentiloni si sia accodato espellendo due diplomatici:
Non potevamo fare altrimenti. A seguito del risultato delle elezioni italiane, con la vittoria dei partiti euroscettici, Francia e Germania stanno riattivando il cosiddetto “triangolo di Weimar”, cioè l’alleanza con fra Parigi, Berlino e Varsavia che esclude l’Italia dai grandi giochi europei, non possiamo accettarlo. Abbiamo bisogno degli Stati Uniti e dei nostri partner nel Mediterraneo”.
E alla domanda che magari il prossimo governo italiano sarà contrario alle sanzioni a  Mosca:
“A mio avviso il futuro governo dovrà tener conto della maggiore importanza di Stati Uniti e Regno Unito per l’Italia rispetto alla Russia. Dovevamo seguire gli alleati. Ma soprattutto dimostrare solidarietà al Regno Unito, in ossequio a due alleanze che hanno permesso negli anni la crescita e modernizzazione del nostro Paese, cioè l’Unione Europea e la Nato”:
Abbastanza chiaro: la NATO e la UE serrano le fila e la gabbia.
Fatto notevole, la piccola Austria s’è rifiutata di imitare gli altri europei nelle espulsioni.
Da rilevare ancora un breve esercizio letterario del noto Bernard Henry-Lévy: “Qualche ora nella testa di Vladimir Putin”. Lo ritrae gioioso dopo la vittori elettorale e “la messa”, riflettere su “questo affare del veleno: Francamente non pensava che gli occidentali ne avrebbero fatto una storia così. “Non hanno mosso costa quando ho sterminato 100 mila ceceni. Si sono appena commossi quando mi sono sbarazzato di qualche migliaia di eccitati mandandi a uccidersi a vicenda nel Donbass. E non parlo nemmeno dei bambini siriani che si è dovuti gasare,  con l’amico Assad, e non hanno strappato loro una lacrima”.
La riconoscete? E’ la narrativa ebraica. La narrativa ebraica su Putin che è stata diffusa dai nostri telegiornali  ed altri media. Le fake news, la hitlerizzazone di Vladimir, raccolte per così dire alla fonte.

Il generale Delawarde dei servizi francesi manda un messaggio

Ma devo citare anche un altro esercizio letterario di fantasia: due lettere  immaginarie che Putin scrive a Teresa May.  Solo che queste le  ha scritta il generale  Dominique Delawarde: il quale è stato un altissimo dirigente dello spionaggio militare, capo della  «Situation-Renseignement-Guerre électronique»  presso lo Stato Maggiore interarmi per la pianificazione operativa. Dovremo quindi desumere che nella sua lettera immaginaria, abbia inserito informazioni  che superano di molto le nostre ipotesi.
Generale Dominque Delawarde
Nella prima immaginaria, c’è un passo in cui Putin dice all’amica May: “…Ma stavo per dimenticare Bibi, vostro prudente complice che ha saputo, lui, agire dietro le quinte e lasciare ai robustoni il compito di dire degli spropositi eccessivi. Ditegli che non  lo dimentico e  gli conservo un posto molto speciale nei miei pensieri”.
Infatti Netanyahu non si è unito alla marea di espulsioni coordinate di diplomatici russi, né ha elevato l’accusa che “è altamente probabile…”.
Nella seconda lettera, l’immaginario Putin parla alla immaginaria May “della ipotesi abracadabresca che il vostro governo e voi stessa siate caduti in potere di un  personaggio  più forte di voi perché controlla una parte importante del personale politico britannico, oltre che di mezzi mediatici e finanziari notevoli nel regno di sua maetà. Questo uomo sarebbe in grado di domandarvi dei servizi che vanno nel senso degli interessi che difende, e che voi non potete rifiutare.
“Una inchiesta dei miei servizi in corso da  diversi mesi mette in evidenza la presenza di un uomo in corso di identificazione che vi ha incontrato davanti a una porta oscura che è,a  prima vista, quella di una casa chiusa […]  Allo stato attuale è stabilito che la vostra complicità con costui  è “altamente probabile”: Questo stesso uomo sarebbe stato visto, qualche istante più  tardi, nell’ufficio  del vostro ministro degli affari esteri in stato avanzato di ilarità. Anche la loro complicità, dunque, è “altamente probabile”.
Dopo aver fatto il verso al fraseggio che sopra abbiamo indicato, il generale Delawarde prosegue, sempre fingendo di essere Putin: “…La faccia di questo  misterioso  individuo mi ricorda qualcuno che  ho incontrato a più riprese.  I miei servizi mi indicano del resto che l’uomo che ho incontrato periodicamente e quello che  nella foto ride con il vostro ministro degli esteri, potrebbero essere la stessa persona, ed essere stati implicati in tre affari di corruzione nel suo paese” [Netanyahu è sotto inchiesta per corruzione]
La sua carta di identità sarebbe stata  trovata sotto una foglia morta dagli inquirenti di Scotland Yard nella prossimità immediata del luogo dove è stato trovato lo sfortunato Skripal e sua figlia. Ma i vostri inquirenti sembrano a disagio a divulgare questo dettaglio perché il personaggio disporrebbe di potenti protezioni nel vostro paese e i giornalisti, stranamente, non hanno voglia di fare questo scoop che giudicano inappropriato e non connesso all’inchiesta. Quanto al vostro ministro della difesa, s’è abbandonato a dichiarazioni infiammate in un ricevimento parlamentare annuale riservato ai deputati conservatori, che s’è tenuto a Londra. Ne  ha raccontato un giornale  che dovreste ben conoscere. L’articolo di cui le do il link mostra una collusione “altamente probabile” tra 50 parlamentari britannici desiderosi di assicurarsi la rielezione, guidato dal vostro ministro della difesa, e una lobby che difende gli interessi di uno stato estero. Se facesse verificare tutti o parte dei  fatti sopra riportati, lei potrebbe chiudere rapidamente l’inchiesta sul caso Skripal e   non darvi seguito per evitare gli schizzi”.
Il link che il generale Delawarde fornisce  è:
Che riporta il discorso del ministro della difesa inglese Gavin Williamson all’annuale  incontro dei  Conservative Friends of Israel, il  1 febbraio, dove il ministro si spertica in lodo a  Israele “faro di speranza, paese liberale,libero e appassionante”, lodando “la meravigliosa fioritura della democrazia in Israele” e condannando senza mezzi termini  “l’odio irragionevole” di cui lo stato ebraico è vittima innocente.
Insomma il Delawarde accusa, in modo trasparente,  la lobby e “Bibi”.   Un “antisemita” come ce ne sono tanti nella Rete? Ma il generale non è un blogger complottista  qualunque; è un alto dirigente dei servizi, che fa sapere di sapere, e manda un messaggio.
“Gli Stati Uniti capiscono solo la forza”: Anatoly Antonov, ambasciatore russo  a Washington.
Intanto nessuno dei Paesi ha fatto le condoglianze alla Russia per l’orribile incendio, che si sospetta doloso, di un grande shopping center di KEmerovo, in SIberia: 64 morti fra cui 11 bambini.---

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