A Venezia, alla presentazione di un protocollo per Marghera, Perrella riesce persino a stringere la mano al ministro Galletti, presentato da una donna, moglie di un colonnello dei carabinieri, che fa da mediatrice su un affare milionario.
di Vincenzo Iurillo | 22 febbraio 2018
Nelle 900 ore della videoinchiesta di Fanpage.it su appalti, rifiuti e tangenti ci sono i pochi secondi di un incontro breve tra l’ex boss di camorra Nunzio Perrella e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Avviene il 26 gennaio 2018 a Venezia durante la presentazione del protocollo per la bonifica di Marghera, al quale Galletti partecipa in veste istituzionale. È bene specificare subito che il ministro è totalmente estraneo alle trame oscure raccontate da Fanpage.it grazie all’ex boss infiltrato con la telecamera nascosta. La breve stretta di mano è il frutto di un’idea della mediatrice dell’affare nel quale sarebbe dovuto entrare Perrella, il cui telefono è rovente da mesi, da quando si è sparsa la voce che è “rientrato nel giro”.
Fanpage.it ha messo in Rete brani di conversazione risalente al 24 gennaio 2018. La voce della moglie di un colonnello dell’esercito spiega a Perrella l’affare che sta facilitando per conto di altri imprenditori: la realizzazione a Marghera di un deposito di stoccaggio di gas provenienti dall’estero. “Vedi quest’area di stoccaggio qui? Ci potrebbe essere una bella realtà, il terminal, c’ho le navi che ci attraccano”. Venezia. Perrella chiede, la signora conferma. E aggiunge: “Dopodomani siamo col sindaco e col ministro, che viene sull’area”. È un modo della signora per ‘accreditarsi’ agli occhi di un presunto imprenditore del Sud che millanta di poter mettere sul piatto 33 milioni di euro, meno del 10% di un investimento complessivo di 450 milioni di euro, ma che esprime qualche perplessità sulla fattibilità dell’operazione – che necessita di autorizzazioni ambientali e amministrative complesse e di competenza del ministero e delle amministrazioni locali – e sulla “forza” di chi gliela sta proponendo..
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Due giorni dopo, al Vega di Marghera, in un evento pubblico, Galletti è tra quelli presenti in pompa magna per la firma di due protocolli: la carta del Green Lido sullo sviluppo sostenibile del turismo, e la convenzione tra ministero, Comune e Confindustria per la cabina di regia delle bonifiche di Porto Marghera. Arrivano la mediatrice e Perrella.
È un evento che riguarda anche il futuro dei terreni dove dovrebbe andare in porto il business. L’infiltrato ha un brevissimo contatto col ministro (dirà ai reporter di Fanpage di avergli stretto la mano). Galletti poi avrebbe dialogato per qualche minuto con la signora in assenza di Perrella. Consultato da Il Fatto tramite la portavoce, Galletti fa sapere che quel giorno incontrò molte persone e in assenza della descrizione fisica della signora e dell’ex boss non può riferire un ricordo particolare. Ora i videoreporter sono al lavoro per montare le novità di Bloody Money. Finora ha tremato la politica campana – si sono dimessi Roberto De Luca, figlio del Governatore Pd Vincenzo De Luca (da assessore a Salerno) e i vertici di Sma ambiente – ora si sale al Nord.
C’è la spiegazione del nome dell’inchiesta. Perrella dice che sta portando nell’affare di Venezia capitali camorristici, “soldi sporchi di sangue” (e accenna a un sequestro del 2005). La sua interlocutrice non batte ciglio: “Non è un problema”. Anche stavolta sarebbe stata organizzata la consegna di una valigetta (vuota) che doveva contenere una mazzetta. Ne sapremo di più alla prossima puntata.---
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