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giovedì 4 gennaio 2018

dal Sito: Tempi Post Moderni - Quando il gioco lo fanno i bari i duri smettono di giocare



Nei nostri ormai lunghi anni di militanza politica, chi prima nel P.C.I, chi poi in Rifondazione Comunista o in altri aggregati, ci siamo impegnati con caparbietà nell’impegno militante e nell’attività politica durante le tante elezioni vissute e nonostante le sconfitte subite dal movimento operaio dagli anni ’80 in poi e la conseguente deriva politica e sociale del nostro Paese, quasi da sembrare ispirati dall’incitazione di Bluto (alias John Belushi) nel film Animal House: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.

In tanti abbiamo tenuto duro dopo la liquidazione del P.C.I, abbiamo tenuto duro nonostante le ambiguità e giravolte del PRC, rivoluzionario nelle piazze e subalterno ai vari governi moderati di sinistra, abbiamo tenuto duro pensando che i duri, prima o poi, avrebbero avuto la forza e il coraggio di rovesciare la situazione: testardi, nonostante negli ultimi anni sia diventato evidente, persino a noi (duri), che il gioco della 
democrazia non poteva assolutamente mutare lo stato di cose presenti, nemmeno nel remoto caso in cui i duri avessero vinto e sconfitto le altre liste in gara.
Persino i duri e testardi come noi dovrebbero perciò aver capito che, ormai, partecipare all’esercizio democratico del voto è come intestardirsi a giocare a poker in un tavolo di bari: non puoi vincere...
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