Pd, c’è l’ordine di scuderia: “No a ospitate in tv con esponenti di ‘Liberi e Uguali’. Meglio non litigare con quelli di sinistra”. A Coffee Break (La7) era prevista la presenza in studio dell'onorevole Titti Di Salvo (Pd) e di Elisa Simone, esponente della formazone guidata da Pietro Graso. Ma arriva una chiamata dall’ufficio stampa dem: “Se ci sono loro, i nostri non vengono". La conferma del portavoce di Renzi. "E’ una decisione che ho preso io, preferisco vederli affrontare quelli di destra e i 5 Stelle, i veri avversari".
Thomas Mackinson | 6 dicembre 2017
Non è un incidente di percorso, è una linea politica. “Non sono loro i nostri avversari”. E allora mai con loro in tv, meglio Salvini, meglio la Meloni. Palinsesti che saltano, chiamate dal Nazareno che arrivano e all’ultimo fanno saltare l’ospitata prevista, sgambettando “l’altra sinistra”. La frattura tra Pd e Liberi Uguali di Pietro Grasso atterra nei talkshow della politica, dove i nomi che occupano le poltroncine sono da giorni oggetto di trattative estenuanti con redazioni e autori dei programmi. Rifiuti e concessioni che stracciano ogni dichiarazione d’intenti sulle sinistre dialoganti. A Coffee Break (La7), ad esempio, ieri era prevista la presenza in studio dell’onorevole Titti Di Salvo (Pd) e di Elisa Simone di Liberi e Uguali MDP. Ma ecco che chiamano dall’ufficio stampa del Pd e declinano: “Se ci sono loro, i nostri non vengono”. E infatti al posto della Di Salvo l’invito passa a un leghista che tra i due litiganti gode, non avendo problemi di nullaosta televisivo. Sempre su La7, ma a Tagadà, dovevano confrontarsi Piero Fassino e Pippo Civati ma il copione si ripete uguale, così come ad Agorà su RaiTre: o noi o loro, dicono dal Pd. Ma letteralmente, non è un modo di dire....
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