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martedì 28 novembre 2017

Pd: " Nello statuto c’è il limite dei tre mandati: ecco chi punta alla deroga per ricandidarsi



PS: Non vogliono rispettare il loro Statuto...figuriamoci gli elettori !
umberto marabese
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Altro che nodo alleanze. Con la legislatura quasi finita e le urne all’orizzonte, l’ossessione, anche tra i parlamentari Pd, si chiama “ricandidatura”. Tra i corridoi e i palazzi parlamentari, la guerra delle liste è già partita. E nemmeno la fedeltà a Matteo Renzi rischia di bastare per chi punta a un nuovo mandato. Il motivo? A spaventare non è tanto il rinnovamento paventato dallo stesso segretario per la composizione della lista dem per il prossimo Parlamento. Il vero incubo per big e veterani del partito sono invece le regole interne del partito stesso. Basta leggere lo Statuto. Perché il regolamento, all’articolo 21 comma 3, parla chiaro: “Non è ricandidabile da parte del Partito Democratico per la carica di componente del Parlamento nazionale ed europeo chi ha ricoperto detta carica per la durata di tre mandati”. Quindici anni al massimo, così com’è stata interpretata la norma già nel 2013. Ovvero, tre mandati pieni. La conseguenza? Tra Camera e Senato, non pochi rischiano di perdere la poltrona, restando a mani vuote. Numeri alla mano, sono almeno 32 i democratici che rischiano di essere incandidabili per le norme del partito (salirebbero a 76 se i tre mandati non fossero considerati completi, ndr). I nomi? Non solo peones qualunque. Ma ministri, storici dirigenti e capigruppo, compresi renziani di stretta osservanza. A partire dal premier Paolo Gentiloni e dal titolare dell’interno Marco Minniti, entrambi con quattro mandati e già 17 anni in Parlamento alle spalle. Ma non sono gli unici...
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/28/dibba-test-tocca-al-pd-nello-statuto-ce-il-limite-dei-tre-mandati-ecco-chi-punta-alla-deroga-per-ricandidarsi/4002473/

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