L'ex premier ospite della trasmissione parla per mezz'ora. Le domande partono morbide, poi si perdono del tutto. Anche sul conflitto di interessi e sui legami degli alleati con l'estrema destra. Nel mirino restano i Cinque Stelle che "non hanno competenza, non hanno mai lavorato". E - assicura - sono peggio dei comunisti. Su Scalfari che lo preferisce a Di Maio sorrisi e battute. Un candidato? Il generale dei carabinieri Gallitelli. Bossi? "Da candidare assolutamente, se non lo fa la Lega lo facciamo noi".
26 novembre 2017
Nessuna domanda sui processi, sulle condanne, sulle prescrizioni, sull’indagine per le stragi di mafia. Nessuna domanda sul conflitto di interessi che non è certo diverso dai decenni scorsi, quando era considerato incompatibile con il ruolo istituzionale. L’incandidabilità, poi, è un dettaglio quasi trascurato. Nessuna domanda sugli alleati di Lega e Fratelli d’Italia in rapporti più o meno chiari con l’ultradestra (ma campo libero sugli attacchi ai Cinque Stelle “che non hanno mai lavorato”). Nessuna domanda sul Patto del Nazareno, nemmeno quando l’eventuale alleanza post-elezioni con Renzi viene scacciata come la cosa più innaturale del mondo. Insomma, mezz’ora di comizio. In prima serata, su RaiUno. È un Silvio Berlusconi a ruota libera quello che siede al tavolo con Fabio Fazio per Che Tempo che fa. Le domande partono morbide. E poi si perdono del tutto...
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