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mercoledì 11 ottobre 2017

Rosatellum, oggi la fiducia alla Camera. M5S in piazza: “Atto eversivo”. Interviene anche Napolitano

Oggi  la fiducia sul Rosatellum alla Camera. M5S in piazza,   anche Napolitano è  critico Cosa prevede la legge |  Diretta dall’Aula | Le proteste Retroscena Gentiloni e quel patto siglato con Renzi

Tra piazza e aula la maratona del Rosatellum bis entra nel vivo. L’assemblea della Camera si è riunita. Dopo le dichiarazioni di voto, serviranno un paio d’ore per conoscere il risultato (i deputati devono sfilare uno a uno sotto il banco della presidenza e dichiarare il proprio voto). Poi altro giro di dichiarazioni di voto e votazione sulla seconda fiducia a partire dalle 19.30. Il risultato finale arriverà entro le 21.30. Il cammino della legge elettorale alla Camera si completerà domani con la terza votazione di fiducia, la discussione sugli ordini del giorno e il voto finale sulla legge, che molto probabilmente sarà a scrutinio segreto, (basta che lo chiedano 30 deputati). 




15:58 - Al via la votazione di fiducia sull’articolo 1 ...

Al via nell’Aula della Camera la votazione sulla fiducia che il governo ha posto sul primo dei cinque articoli di cui si compone la legge elettorale. La votazione è palese ed avviene per appello nominale: ciascun deputato sfila davanti al banco della presidenza e dichiara ad alta voce il proprio voto.  

15:05 - Mdp: Renzi vuol far perdere la faccia a Gentiloni  
«La fiducia sulla legge elettorale rappresenta un’altra macchia indelebile sulla storia di questa legislatura. Oggi il governo Gentiloni sta tradendo l’impegno e calpestando il voto del 4 dicembre che diceva che le regole fondamentali non possono essere ostaggio degli interesi di una parte» sostiene detto Alfredo D’Attorre di Mdp, che ha aggiunto in Aula: «Tradendo quell’impegno Gentiloni oggi perde anche la faccia, Gentiloni non è presente in Aula perché la faccia non ce la mette in quanto avverte l’imbarazzo e l’incoerenza della sua scelta, e forse sappiamo chi è il mandante neppure troppo occulto di questa gravissima forzatura democratica». 

14:52 - M5S: “Apologia di fascismo ignorare la volontà popolare”  
«Era il 1923 quando per la prima volta nella storia d’Italia venne apposta la fiducia su una legge elettorale. C’era il fascismo e si trattava della legge Acerbo, fortemente voluta da Benito Mussolini per assicurare al Partito Nazionale Fascista una solida maggioranza parlamentare. Allora si opposero i deputati dei gruppi socialisti, i comunisti, la sinistra liberale e quei popolari che facevano riferimento a don Sturzo. Oggi chi sostiene di ispirarsi ai principi della sinistra, invece, non solo accetta questo sistema ma addirittura lo propone» il duro attacco dei Cinque Stelle dal blog di Beppe Grillo. 

14:10 - Napolitano: La fiducia limita i parlamentari  
Contro il ricorso alla fiducia fa sentire la sua voce anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che denuncia le pesanti costrizioni che la decisione del governo impone alla discussione. Ma in piazza i cinque stelle non gradiscono e fischiano la presa di posizione del presidente emerito. 

14:08 - I Cinque Stelle fischiano Napolitano  
Fischi per l’ex presidente della repubblica Giorgio Napolitano in piazza a Montecitorio dove sta manifestando il movimento 5 stelle contro la legge elettorale. «L’ultima volta che siamo venuti qui era per chiedere l’elezione di Rodotà capo dello Stato - ha affermato dal palco la senatrice Elena Fattori - poi fu eletto Napolitano». E parte una salva di fischi. 

14:05 - Anche Mdp protesta  
Alle 17.30 al Pantheon, si sono dati appuntamento i sostenitori di Mdp, presente Pier Luigi Bersani. Anche Rifondazione comunista sarà in piazza Montecitorio a fine mattinata con i suoi militanti. 

14:00 - La mobilitazione dei Cinque Stelle  
In contemporanea con le votazioni in aula, i partiti del no alla nuova legge elettorale accerchieranno la Camera con le loro manifestazioni di protesta. Il Movimento cinque stelle ha chiamato i militanti a manifestare di fronte Montecitorio. Ci sarà il leader Luigi Di Maio ma non Beppe Grillo, che sarà invece a Roma domani per il voto finale. «Impedite il ritorno della melma», manda a dire in un lungo post sul suo blog. Intanto, Alessandro Di Battista chiede al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non firmare la legge. 

11:00 Pisapia: Grave strappo costituzionale  
Anche Giuliano Pisapia ha giudicato negativamente il Rosatellum bis, definendolo un «grave strappo costituzionale». Intervenendo a Carta Bianca su Rai 3 il leader di Campo Progressista ha spiegato che la proposta di legge elettorale («non incostituzionale» ma «sbagliata») non permette di «scegliere una gran parte dei parlamentari» e che «non vengono date all’elettore due schede», dando la possibilità di esprimere due voti distinti.  













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