Giulietto Chiesa - 2 ottobre 2017 -
Il punto di non ritorno è stato superato. Il referendum c'è stato nonostante la violenza del governo centrale. Il 90% dei voti è per l'indipendenza. Il governo di Madrid è sconfitto irrimediabilmente. Reagirà con la forza, perché non ne può fare a meno. Dunque ci sarà una reazione interna a catena dalle conseguenze probabilmente sanguinose.
Ma la reazione sarà a catena anche in Europa.
Richiederà un po' più di tempo per verificarsi, perché l'esempio dovrà sedimentarsi nell'immaginario collettivo europeo. Ma sarà contagioso in molti angoli d'Europa.
Un altro segno della debolezza politica degli Stati Europei, della loro incapacità collettiva di affrontare la crisi che attanaglia il continente.
Prima che la Catalogna si stacchi dalla Spagna molta acqua e, purtroppo anche del sangue, passerà sotto i ponti. Ma l'Europa nel suo complesso è alla deriva.
________________IL REFERENDUM DEL 1° OTTOBRE...
Oltre 2,2 milioni votano con una vittoria del sì del 90%. Oltre 770.000 voti non si è potuto scrutinarli perché sono stati chiusi certi seggi con la forza o sono state sequestrate le urne.I RISULTATI
- Sì: 2.020.144 (90,09%) - No: 176.565 (7,87%)
- In bianco: 45.586 (2,03%)
- Nulli: 20.129 (0,89%)Mentre i quotidiani catalani riportano i risultati del referendum, l'edizione on line del maggiore quotidiano spagnolo, El Pais, titola invece così: "Il Governo impedisce con la forza il referendum illegale della Catalogna".
LE MANIFESTAZIONI IN PIAZZA
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