L’età per la pensione di vecchiaia sarà la più alta in Europa: il divario aumenterà nei prossimi anni. Lo scatto è previsto dalla riforma Fornero del 2011: non serve un decreto per adeguare la soglia alla speranza di vita, come per il successivo aumento a 67 anni. A gennaio scatta l’unificazione dell’età per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne con l’aumento di un anno per le dipendenti private e il passaggio a 66 anni e sette mesi. Si tratta di un passaggio già previsto, l’ultimo scalino del progressivo allineamento dell’età fra uomini e donne iniziato con la riforma Fornero , varata nel 2011 dal governo Monti. Non ci sono margini di discrezionalità, quindi, e non serve un decreto ministeriale per confermare lo scatto, come invece per l’eventuale scatto successivo, che dal 2019 dovrebbe portare per tutti la soglia a 67 anni. Con il nuovo aumento l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia sarà la più alta in Europa. E il divario si allargherà nei prossimi anni con l’adeguamento dell’età di vecchiaia all’ aspettativa di vita e il passaggio atteso a 67 anni nel 2019, anche se su questo punto la decisione non è stato ancora presa e i lavori sono in corso. In Germania è previsto il passaggio a 67 anni per l’uscita nel 2030, in Francia dopo il 2022 e nel Regno Unito nel 2028.
6 settembre 2017 (modifica il 6 settembre 2017 | 17:20)
http://www.corriere.it/economia/17_settembre_06/pensioni-2018-donne-andranno-come-uomini-l-eta-piu-alta-nell-ue-a2bf0848-9312-11e7-a8ea-58c09844946a.shtml
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