PS: Se non erro, ma lo stesso Marco Lillo aveva detto..." la giornalista e il magistrato non centrano niente con le informazioni sulla CONSIP...chiedetelo a me"...! Perchè non lo hanno fatto?
umberto marabese
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L'autore degli articoli sul caso Consip ha dovuto fornire file e messaggi contenuti nei suoi cellulari, compute, tablet e pen drive. L’inchiesta per la presunta violazione del segreto d’ufficio è nata sulla base di una denuncia-querela degli avvocati di Alfredo Romeo, l’immobiliarista napoletano al centro del caso Consip. Il giornalista del Fatto non è indagato.
Rivelazione del segreto d’ufficio avvenuta attraverso la pubblicazione del libro Di Padre in Figlio. Con questa ipotesi di reato la Procura di Napoli ha disposto la perquisizione di casa, computer e cellulari del giornalista de Il Fatto Quotidiano Marco Lillo, alla ricerca di tracce informatiche sull’origine dei suoi scoop sull’inchiesta Consip...
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/05/consip-marco-lillo-perquisito-per-il-contenuto-del-libro-di-padre-in-figlio/3707949/
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