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martedì 30 maggio 2017

Alfano e 31 senatori vicini a Orlando contro il voto anticipato ad autunno: “Fermatevi, è salto nel buio”

Legge elettorale, Alfano e 31 senatori vicini a Orlando contro il voto anticipato ad autunno: “Fermatevi, è salto nel buio”
Mentre prende forma l'accordo a tre Pd-M5s-Fi sul sistema proporzionale "alla tedesca", Ap e parte dei democratici chiedono di rallentare. Il premier Gentiloni pensa a rassicurare i mercati: "Il governo? E' nella pienezza dei poteri e vuole mantenere gli impegni".
Il voto anticipato ad autunno prossimo con un sistema proporzionale? Ci credono e lo vogliono Renzi e Berlusconi, ma anche il Movimento 5 stelle. Chi non lo vuole è il ministro degli Esteri Angelino Alfano, terrorizzato che la sua Alternativa Popolare resti fuori con la soglia di sbarramento al 5 per cento. Ma non è solo a chiedere di rallentare la corsa verso le urne anticipate in autunno. Trentuno senatori vicini al ministro della Giustizia Andrea Orlando (che dal congresso sono minoranza nel partito) hanno firmato un appello dicendo che si tratterebbe di un “salto nel buio“, ma aggiungendo anche che bisogna scongiurare “ogni ipotesi proporzionalistica, che produrrebbe ingovernabilità ed instabilità, ripristinando il potere di scelta dei parlamentari da parte dei cittadini”. Dopo i temporeggiamenti sulla riforma elettorale, il quasi-accordo tra PdForza Italia e M5s sembra aver sbloccato la situazione tanto da rendere credibile l’idea delle urne già a settembre. Ma ancora tutto può succedere. Nel frattempo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sembra voler mandare un messaggio soprattutto ai mercati: “Ribadisco che il governo si augura un’intesa sulla legge elettorale, ma che non abbiamo un ruolo da protagonisti. Confermo che il governo è nella pienezza dei suoi poteri e ha degli impegni che intende mantenere”...
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