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sabato 25 marzo 2017

Sputnik Italia - La bandiera dell'URSS.L'URSS favoriva il nostro benessere!

La bandiera dell'URSS.

di Arnoldo Folino

La presenza dell'Unione Sovietica è stata per anni il vero motore dell'economia e delle ottime condizioni di vita dell'Occidente, che, ora, in seguito alla dissoluzione dell'Impero Sovietico, guarda caso è in forte declino.

La mostra C'era una volta l'Urss, grande pittura figurativa d'oltrecortina
© FOTO: DANIEL PAVEL
Spesso, ripensando agli anni passati, non posso non rendermi conto di quanto l'Unione Sovietica abbia contribuito a farci stare meglio.
Sì, è proprio così!
In fondo, il benessere che abbiamo avuto fino al 1991, ed anche qualche anno seguente, di riflesso, fino alla seconda metà degli anni '90, è stato determinato dall'esistenza dell'Unione Sovietica.
Ora vi spiego perché.
Fino al 1991 infatti, il Mondo Occidentale, per competere con l'allora Patto di Varsavia, esprimeva il meglio di sé.
Era una vera e propria competizione. Serrata.
Il Mondo Occidentale gareggiava senza esclusione di colpi con quello dell'Est, in una serratissima battaglia, oltre che militare per la corsa agli armamenti, anche e soprattutto, ed ancor di più, economica.....
I Paesi Nato dovevano garantire progressi economici superiori, ma, soprattutto, condizioni di vita migliori rispetto a quelli del Patto di Varsavia, in quanto queste ultime dovevano garantire la necessaria ed adeguata giustificazione dei governi occidentali al capitalismo.
Ecco perché fino al 1991 e poco oltre, c'è stato più assistenzialismo, quest'ultima parola da non intendersi in senso negativo, ma come evidenza di maggiore attenzione nei riguardi del cittadino e delle sue esigenze, ed ecco perché fino al 1991 e poco oltre, c'è stata più attenzione per il Welfare in generale: il cittadino occidentale, grazie a queste politiche operate dai governi occidentali, doveva considerare di vivere in un mondo migliore rispetto a quello dell'Est, e, per questo, maturare un rifiuto nei confronti del mondo contrapposto ad essi.
Instagram alla sovietica.
© SPUTNIK. N. RAKHMANOV
Venuta a mancare la “spinta sovietica”, il mondo occidentale ha mostrato la VERA ESSENZA DEL CAPITALISMO: i governi occidentali, da quella fatidica data in poi, hanno cominciato ad attuare, sempre più politiche neoliberiste, anzi, ultra-neo-liberiste, ed hanno mostrato la loro vera faccia: i ricchi, pochissimi, si sono arricchiti sempre di più, mentre la classe media, che era stata il motore dei Paesi Occidentali, si è impoverita sempre di più.
Il Mondo Occidentale non si rende conto che, così facendo, si sta chiudendo in un “cul-de-sac” dal quale non potrà più uscire.
Non voglio essere frainteso, non sono per il ristabilimento del socialismo reale, al quale sono contrario, ma sono per il superamento di un sistema, quello capitalista, che presenta altrettanti difetti.
Dovrebbe nascere un mondo etico, al quale guardare con grande speranza e che l'uomo aspetta da circa 5000 anni, cioè da quando è nata la civiltà umana.
Detto questo, risulta evidente di come il Mondo Occidentale sia in una fase di profonda crisi e declino.
E la causa è, paradossalmente, l'assenza del “nemico sovietico”.
Il Mondo Occidentale ha mostrato ai suoi concittadini che il benessere dato loro fino alla seconda metà degli anni novanta fosse solo effimero.
Tralasciando che non mi aspetto un nuova Guerra Fredda con la Russia, che considero molto più vicina a noi di quanto vogliano farci intendere i media occidentali, corrotti da una vera e propria campagna di disinformazione, di denigrazione e di mistificazione di un Paese, considerato nemico, ma che in realtà è sempre stato amico dell'Italia, la cosa più giusta sarebbe lavorare insieme per un mondo migliore: Occidente e Russia, uniti per raggiungere uno “scopo etico” ed un modus vivendi “etico e sostenibile”.
La Russia non è più un nemico, sempre ammesso che in fondo, e sottolineo in fondo, lo sia mai stato, è solo un Paese che esige rispetto, come tutti gli altri. È un paese che vuole essere trattato da pari, e che è pronto a trattare con l'Occidente, purché quest'ultimo non imponga i propri diktat in maniera unilaterale.
In fondo non è difficile che ciò avvenga.
Bisogna solo che l'Occidente faccia un bagno d'umiltà ammettendo il fallimento del capitalismo, e, che, il benessere dei “bei tempi” fosse un “regalo della Guerra Fredda”!
Bisogna solo che l'Occidente tolga da se stesso la sua patina di arroganza e lavori insieme con chi nemico non è…

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