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domenica 11 dicembre 2016

Meghacip.Globalist - La nuova guerra fredda tra Russia e USA è finita

Il nuovo segretario di Stato proposto da Trump, Rex Tillerson, con Vladimir Putin, nel 2012

Il nuovo segretario di Stato proposto da Trump, Rex Tillerson, con Vladimir Putin, nel 2012

di Zeroconsensus.

Con Trump che annuncia la nomina alla carica di Segretario di Stato di Rex Tillerson, Ceo di Exxon Mobil, un'epoca si è davvero conclusa.

Con l'annuncio, da parte di Donald Trump, della nomina alla carica di Segretario di Stato di Rex Tillerson, Ceo di Exxon Mobil dovrebbe essere chiaro che un'epoca si è davvero conclusa. Un epoca fatta di guerre presunte umanitarie scatenate in mezzo mondo dall'iperpotenza americana  dovrebbe essere chiusa, si spera, per sempre. 
Infatti Tillerson è noto per essere un ottimo amico della Russia, con la quale ha stipulato in passato lucrosissimi affari. Questo dovrebbe riportare i rapporti tra i due stati su un sentiero di fiducia reciproca che potrebbe garantire un grande accordo sia in Medio Oriente che in Ucraina...  
Molto probabilmente questo accordo sarà ricordato dagli storici - qualora vedrà la luce - come la Pax Petrolifera. Altri avvenimenti della massima importanza spingono verso la possibilità che la Pax Petrolifera si materializzi:....
  • L'Opec ha finalmente trovato un accordo per il taglio di oltre un milione di barili al giorno a partire da Gennaio. Ciò è stato possibile grazie al fatto che i due grandi nemici - Arabia Saudita e Iran - hanno trovato l'intesa peraltro favorita e benedetta dalla Russia che si è impegnata a tagliare quasi un altro mezzo milione di barili al giorno;
  • La Russia ha ceduto il 19,5% del colosso petrolifero statale Rosneft ad un consorzio composto dalla svizzera Glencore e dal Fondo Sovrano del Qatar. Si, proprio quel Qatar che arma i guerriglieri in Siria e che la Russia bombarda.
E' troppo evidente, per chi ha occhi per vedere, che stia maturando, sotto traccia, un grande accordo del quale ancora non conosciamo tutti i risvolti anche perché Trump ancora non è insediato. Possiamo però individuare quelli che potrebbero essere i grandi sconfitti.
Sicuramente tra gli sconfitti c'è l'Amministrazione Obama che aveva fatto la scelta di muovere guerra (forse fredda) alla Russia. Questa strategia impostata dai dottor Stranamore neoconservatives che circondavano Obama sembra completamente ribaltata grazie alla scelta di Trump di nominare il Ceo di Exxon Mobil. 
Il secondo grande sconfitto sarà l'asse UE-NATO (due facce della stella medaglia, la UE è la faccia economica mentre la NATO è la faccia militare) che vede il suo grande protettore d'oltreatlantico stringere un grande accordo con la Russia di Putin, ovvero quello che da sempre è considerato il nemico assoluto. Una situazione, questa, che sarà foriera di enormi sviluppi economici e politici. Se gli USA si alleano con la Russia può la NATO (e di rimando la UE e l'Euro) sopravvivere? 
In altri termini gli europei saranno disposti a caricarsi sulle spalle la sopravvivenza della NATO visto che Trump tra le altre cose, ha dichiarato in campagna elettorale di non essere disposto a pagare a pie' di lista la difesa dell'Europa? 
Altra sconfitta è l'Ucraina post golpe: la nuova amministrazione USA sarà disposta a mettere a rischio la Pax Petrolifera che sta maturando per una nazione sostanzialmente irrilevante (nella nuova situazione geopolitica) e in bancarotta finanziaria? C'è da dubitarne fortemente. 
Discorso più complesso quello relativo alla Cina: senza dubbio l'amministrazione Trump non ha minimamente dato l'impressione di voler smontare il pivot to Asia (l'accerchiamento militare della Cina da parte americana) organizzato da Obama e dall'altro lato i nuovi buoni rapporti USA-Russia potrebbero rendere meno granitico quel blocco che ha unito Cina e Russia negli anni bui in cui a Washington spadroneggiavano i neoconservatives. Ma la grande diplomazia russa potrebbe lavorare per ricucire i rapporti.
L'unica situazione di forte preoccupazione è questo periodo di interregno precedente all'insediamento di Trump. Un colpo di coda dei neoconservatives in questa fase è sempre possibile (sebbene improbabile) al fine di rinfocolare la tensione con la Russia e porre Trump di fronte al fatto compiuto.
Il 2017 si annuncia comunque come un anno di grandi cambiamenti. A partire da questa Europa davvero ingessata come la sua Lady Pesc, Mogherini che ancora oggi - con un riflesso degno del cane di Pavlov - parlava di nuove sanzioni alla Russia e alla Siria per la riconquista di Aleppo
La signora non è stata avvisata che il mondo che l'ha elevata a quel rango non esiste più.

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