PS: ...i "tre verginelli made in USA"...intanto Lochte (... L’ipotesi di reato (per Lochte) è falsa comunicazione di crimine. Per gli investigatori brasiliani si sarebbe inventato la rapina subita fuori dal Villaggio olimpico il 14 agosto. E a questo punto è necessario un riassunto della situazione.)...è fuggito subito dopo la "finta" rapina subito dai "cattivi" brasiliani...!
umberto marabese
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Una giudice ritira il passaporto a James Feigen. Un’altra manda la polizia all’aeroporto e blocca Gunnar Bentz e Jack Conger impedendogli di partire per gli Stati Uniti. Tirava una brutta aria fin dal mattino, intorno al caso Lochte. E nella notte la situazione è precipitata. La polizia brasiliana (su mandato della giudice Bianca Nigri) ha infatti impedito ai nuotatori statunitensi Gunnar Bentz e Jack Conger di partire per gli Stati Uniti con un volo della United Airlines per Houston. I due, che si trovavano già sull’aereo all’aeroporto internazionale di Rio de Janeiro sono stati portati nella delegazione della polizia federale per essere sentiti come testimoni con l’accordo che saranno riascoltati oggi. Notizia confermata dal Comitato Olimpico. Ad accompagnarli due funzionari del consolato Usa e uno della delegazione olimpica statunitense, Secondo quanto scrive il sito del quotidiano «O Globo», la misura è stata adottata dopo che i due erano stati cercati sia al Villaggio olimpico che in hotel, perché non avevano risposto alla richiesta di una deposizione da parte delle autorità. Anche all’ oro olimpico Ryan Lochte e a James Feigen, era stato vietato di lasciare il paese, ma Lochte era già partito dopo essere stato interrogato, mentre Feigen, ancora in Brasile, «è in contatto con le autorità», ha detto il portavoce del Comitato.
L’ipotesi di reato (per Lochte) è falsa comunicazione di crimine. Per gli investigatori brasiliani si sarebbe inventato la rapina subita fuori dal Villaggio olimpico il 14 agosto. E a questo punto è necessario un riassunto della situazione.
La denuncia
Tutto inizia quando la madre del nuotatore statunitense fa sapere che il figlio è stato rapinato al rientro nel villaggio olimpico dopo una festa a Rio de Janeiro. Pochi minuti dopo, però, arriva la rapidissima smentita del Comitato olimpico internazionale: è tutto falso....
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