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giovedì 4 agosto 2016

La Dominatrice a tutto campo contro il Narciso Pop fuori campo



#USA2016. La storia sa essere uno sceneggiatore dannatamente bravo. Al momento ci presenta una scelta fra padella e brace. Riguarderà tutti noi.  
di Pepe Escobar.

La storia sa essere uno sceneggiatore dannatamente bravo. Al momento ci presenta una scelta atrocemente lacerante [fra gli slogan «L'amore trionfa sull'odio»(«Love trumps hate») e «rinchiudetela!» («Lock her up!»)] non solo per gli elettori statunitensi ma per l'intero pianeta, che verrà condizionato, direttamente e indirettamente, da questa scelta.


Da una parte abbiamo un "Narciso Pop", ovvero un populista miliardario sopra le righe, detto anche "merda di gibbone con la faccia da patatina Cheeto che indossa un furetto" (grazie, Scozia), un artista di reality show conservatore che si spaccia come l'unica e sola cura per una distopia americana post-Mad Max.
Dall'altra parte abbiamo quella che "Bill Cantastorie-e-spiegatore-in-Capo" Clinton (quello de "Nella primavera del 1971 incontrai una ragazza") ha definito come la pupa più stakanovista e filantropa sulla piazza e che si dà il caso essere pure unaneoliberalcon eccezionalista tutta dedita a rendere il mondo più sicuro per gli interessi più loschi, da Wall Street al complesso industriale-militare-intelligence-mediatico fino ai suprematisti filo-israeliani dell'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee)......
Non meno del 68 per cento degli americani - in un sondaggio della scorsa settimana - non si fida della ragazza che sciolse il cuore a Bill Clinton nella primavera del 1971. E al momento - senza ancora contare l'energia del rimbalzo data dalla Convention nazionale dei Democratici - il "Narciso Pop", contro ogni pronostico, è in testa.

Caos contro Caos
Lei potrebbe essere definita come "la Regina del Caos", in procinto di diventare degna sovrana dell'Impero del Caos, mentre per il "Narciso Pop" il dolce profumo del successo si riduce a una tattica di guerriglia senza sosta che usa il caos contro i fondamenti dell'Impero del Caos, a colpi di meno di 140 parole alla volta.
Finora egli ha chiaramente identificato l'attaccamento della ragazza di Bill Clinton ai dogmi bipartisan, rendendola potenzialmente più vulnerabile: lanciando fuochi infernali su qualsiasi cosa, dal libero mercato (specialmente il NAFTA) alle azioni di costruzione di nazioni fino, persino, ai cambi di regime. Nel mentre, si è insinuato visceralmente nella maggioranza di una silente classe lavoratrice che sta andando fuori di testa e non ce la fa più. Il "Narciso Pop" si gusta chiaramente il suo ruolo di repubblicano in abiti Brioni che si atteggia come uno shock anti-sistema.
La macchina Clinton - mentre si destreggia maldestramente sulle ricadute del sotterraneo scandalo-tsunami delle e-mail - non ha ancora colto il messaggio e ha nominato il senatore della Virginia Tim Kaine come candidato alla vicepresidenza; ovvero un membroneoliberalcon del "coro di Wall Street", che disprezza i diritti dei lavoratori e - fedele al personaggio di cagnolino aziendale - è un fan del TPP (il Partenariato Trans-Pacifico).
L'opposizione al TPP - che può aspirare a essere "il Vietnam di Obama" - potrebbe finire per essere incorporata all'ultimo momento nella piattaforma del Partito Democratico. Ma ancora nessuno sa bene se Hillary sia a favore, contro, o evasiva a oltranza. Si dà il caso che il senatore della Virginia, terra della libera CIA e dell'impavido Pentagono, sia un sostenitore delletrivellazioni in alto mare.
Pat Buchanan, che ha lavorato per Nixon e Reagan e due cose le sa sui corridoi di potere, ha descritto l'ideologia del "Narciso Pop" come "etno-nazionalismo"; un'esibizione pregna di nostalgia/xenofobia e localismo/protezionismo. Solo che c'è un colpo di scena: fra i nemici è inclusa anche l'élite delle grandi corporation dell'Eccezionalistan.
Ed è adesso che il gioco prende forma. Per giorni, fra leconvention dei repubblicani e dei democratici, il circo delle notizie è stato monopolizzato da livelli d'isteria subsonica attorno alla rappresentazione teatrale «Trump agente di Putin». Portavoce neocon travestiti da conservatori rispettabili hanno vivisezionato ogni - artefatta - sfumatura di questa storia d'amore platonica. Funzionari d'intelligence sono andati di matto nel sapere che Trump ha ora accesso a informazioni segretissime sulla sicurezza nazionale. Ex pezzi grossi della NATO, come l'ex ammiraglio della Marina americana - ora in pensione - James Stavridis, hanno strombazzato che le elucubrazioni di Trump su Russia e NATO «minano la sicurezza dell'Europa e la sua fiducia negli USA come alleato - particolarmente alla luce dell'avventurismo russo».
Il semplice fatto che il "Narciso Pop" non sembri incline a perseguire una Guerra Fredda 2.0 contro la Russia è sufficiente a condannarlo per tradimento nazionale.


Fuoco cammina con me
Dall'altra parte i ruoli principali di Hillary Clinton sono dei grandi successi.
Ecco qui una Ragazza d'Oro di Wall Street. Eccola qui come un'instancabile escavatrice d'oro. Ecco qui una novella Atena, Regina della Guerra. Ed aspettiamoci un futuro Oscar attribuito alle Tre Arpie che condurranno la prossima serie di Hunger Games: Hillary Clinton come Presidente, Michele Flournoy a capo del Pentagono e infine la frase più terrificante a disposizione della nostra lingua: Victoria Nuland Segretaria di Stato.
La CIA non ha smontato WikiLeaks. Hillary Clinton farà in modo che qualcuno se ne occupi. Si assicurerà che l'espressione "l'aggressione russa" venga venerata come una specie di motto nazionale. Quando Hillary andò per "resettare" le relazioni fra USA e Russia, in inglese il termine fu tradotto erroneamente con "sovraccaricare" - un lapsus freudiano che in faccia al Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov originò un sorriso ma in tutta la Russia migliaia di barzellette.
Mentre Hillary è una fedele discepola della Dottrina dellaFull Spectrum Dominance (trad.: "dominio sull'intero spettro") elaborata dal Pentagono, Trump è stato abbastanza furbo da atteggiarsi come uno del tutto "fuori spettro". Ed ecco perché è diventato così attraente per orde di Maschi Bianchi Arrabbiati, non istruiti, che a stento mettono assieme i pezzi, indignati da qualsiasi cosa, a cominciare dal Comandante-in-Capo incarnato dal "Tipo nero magro dal nome strano" ed ora forse - orrore degli orrori - da una donna di potere che vuole tenere tutti in pugno. E tutto diventa ancora più facile quando, per rendere il messaggio, tutto ciò di cui hai bisogno è un vocabolario minimalista.
I potenti interessi dietro Trump profilano i tre punti chiave della sua agenda: fermare l'immigrazione clandestina; ricostruire le forze armate USA; combattere la manipolazione della valuta - dalla Banca Centrale Europea (BCE) al Giappone (quantitative easing) finanche alla Cina (nessuna significativa svalutazione dello yuan) - in modo da riportare posti di lavoro a casa.
Parte di questo potrebbe suonare allettante per l'establishment USA. Invece, praticamente l'intero establishment, ora irreggimentato dalla Regina del Caos, immagina il possibile regno del Narciso Pop come una distopia populista e cripto-fascista, completata da uno stupido muro, dall'idolatria per i fucili AR-15 e dalla sottomissione totale al "Faccendiere-in-Capo".
Nessuno sa veramente in che modo il "Faccendiere-in-Capo" condurrebbe la politica estera. Nessun presidente USA è capace di piegare il volere del consensuale Partito della Guerra. Per il momento, i Democratici contano sullo spingere verso una pericolosa triangolazione. Più di due anni fa, Hillary Clinton non faceva che paragonare il Presidente Putin a Hitler. Questa settimana, mentre presentava Hillary alla nazione come suo successore, il presidente Obama ha detto che «chiunque minacci i nostri valori, che si tratti di fascisti, comunisti, jihadisti o demagoghi locali, sarà alla fine destinato a fallire».
Alla fine, non si tratta di "valori"; si tratta del fatto che "fallire" non è mai stata un'opzione per lo "Stato profondo" statunitense. Il motto dello "Stato profondo" potrebbe essere stato coniato da un personaggio di Twin Peaks di David Lynch: fuoco cammina con me. Chi intimidirà il fuoco con lo sguardo, Atena o Narciso?----------------  



Traduzione per Megachip a cura di Leni Remedios e Pino Cabras.

http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=126324&typeb=0&la-dominatrice-a-tutto-campo-contro-il-narciso-pop-fuori-campo

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