>>>Di seguito l'articolo (tradotto in italiano) che il giornale britannico The Times ha dedicato al "Costituzione coast to coast tour" di Alessandro Di Battista<<<
In un Paese in cui i politici sono più spesso insultati che riveriti, c’è un parlamentare che quest’estate sta ricevendo un’accoglienza da rockstar, accoglienza che i suoi rivali possono solo sognare, durante il suo tour in motorino in giro per le località di vacanza.
Quando Alessandro Di Battista, 37 anni, membro di spicco del movimento anti-establishment M5S, è entrato in moto a Desenzano del Garda, centinaia di studenti, genitori, pensionati hanno iniziato a cantare il suo nome e urlare “onestà, onesta”, mentre una donna ha persino urlato: “Sei meraviglioso”.
Il benvenuto riservato alla nuova stella M5S in tante piazze stracolme è sufficiente a far venire gli incubi a Matteo Renzi. Di Battista porta avanti il suo tour per condannare il Sì al referendum che Renzi ha programmato per novembre, allo scopo di togliere al Senato i suoi poteri. Il primo ministro ha minacciato le dimissioni se non passeranno le sue riforme, secondo cui il potere legislativo dovrebbe restare alla Camera, in modo da ottimizzare l’attività dell'inerte governo italiano.
Gli analisti di mercato temono che se Renzi andasse via, lo stallo politico, combinato con l’enorme debito, la crisi del settore bancario e l’economia stagnante, riporterebbe l’Europa vicina a una dissoluzione in stile Grecia.......
Molti parlamentari M5S e anche Di Battista vogliono invece che l’Italia lasci l’euro e torni alla lira. Il referendum, in bilico secondo i sondaggi, potrebbe scoppiare in faccia a Renzi e Di Battista dall’altra parte sta accendendo la miccia, grazie ai 150mila italiani che spera di intercettare nelle 26 località toccate in questo mese. Senza dimenticare le centinaia di migliaia di persone che lo raggiungono sulla sua pagina Facebook con 1,1 milioni di fan......
Scendendo dal motorino con jeans e polo, Di Battista ha dimostrato velocemente che ha lo stesso carisma oratorio del fondatore M5S, Beppe Grillo, che ha fatto un passo indietro rispetto ai riflettori nel momento in cui sono emersi i nuovi leader, tra cui lo stesso Di Battista. Descrivendo Renzi come un buffone, egli ha svelato modi e ragioni per cui è possibile accelerare il processo legislativo senza privare gli taliani del loro diritto a scegliere i senatori. “I politici lavorano soltanto martedì e mercoledì, basterebbe farli lavorare dal lunedì al venerdì come facciamo tutti noi. Quando dibattono sulle leggi contro la corruzione ci mettono anni, invece in 20 giorni si votano il finanziamento ai partiti”.
Rimangono dubbi certi temi eccentrici del M5S, come quando Di Battista sostiene con forza retorica che i massoni e JpMorgan hanno tramato per far cancellare il Senato e paralizzare la democrazia italiana. Tuttavia il M5S ha rubato la scena a Renzi. Tra la folla presente al Lago di Garda c’è pure Valentina Barbieri, 19 anni, studentessa di arte: “Di Battista parla in modo chiaro e onesto, per far capire anche ai giovani. Un caso molto raro tra i nostri politici”.
Altri presenti di mezza età dichiarano di essersi allontanati dalla Lega e avvicinati al M5S, segno di una capacità di attrazione che investe tutto lo spettro politico.
“Gli italiani non ne possono più dell’arroganza di Renzi”, ha detto Di Battista al The Times mentre si univa ad attivisti locali per una pizza dopo gli incontri. Ha spiegato infine di non avere paura che una vittoria del no possa spingere i mercati a mettere di nuovo l’Europa sull’orlo del precipizio: “In Italia chiudono 100mila imprese all’anno. La crisi economica c’è già e non possiamo essere ricattati dai mercati”.
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