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lunedì 4 luglio 2016

Olio di oliva, via il limite massimo di 18 mesi di scadenza dall'imbottigliamento

Olio di oliva, via il limite massimo di 18 mesi di scadenza dall'imbottigliamento
PS: <<  È un genocidio europeo sottile hanno deciso di annientarci con l' alimentazione....prodotti scaduti...prodotti falsificati con sostanze chimiche e scadente qualità.....contestiamo e resistiamo....Abbiamo i terroristi a casa di tutti i generi....Hanno studiato bene a Tavolino...alla perfezione..>>...condivido il commento di Giovanna melita.
umberto marabese
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Il Governo RenziPd alla Camera ha dato l'ok definitivo alla norma che recepisce una legge europea. Bagarre in aula durante la discussione. La pd Mongiello: "Ho votato in dissenso dal mio gruppo, difesa da M5s e Forza Italia"



Bagarre in aula. Ieri, nel corso della discussione in aula che ha preceduto il voto di oggi non sono mancati i momenti di tensione se non di vera e propria bagarre. Due i fronti: da un lato governo e gran parte del Pd a difendere il provvedimento. Dall'altro la deputata dem Colomba Mongiello, prima firmataria della già citata legge Salva olio, che si è vista costretta a dissociarsi dal suo partito e a votare in dissenso dal  gruppo Pd. Sostenuta dalle opposizioni, con in testa Filippo Gallinella e Giuseppe L'Abbate dei Cinque Stelle e Paolo Sisto di Forza Italia a denunciare una mancanza di tutela nei confronti dei consumatori e dei produttori piccoli e medi.

I delusi. "Sono molto delusa per quanto è accaduto - si rammarica Mongiello - da un lato l'Antitrust multa le aziende che hanno venduto falso olio extravergine, dall'altro si approvano norme contrarie ai consumatori. Io ho votato contro perché sono coerente fino in fondo con le battaglie sull'olio che condotto finora e non capisco questo comportamento schizofrenico. Di fatto è stato dato l'ok a una norma che favorisce lo smaltimento di olio vecchio, mentre numerosi studi hanno dimostrato che con il tempo l'olio di oliva modifica le proprie caratteristiche nutrizionali". La deputata Pd critica anche la scelta di abolire la diversa cromatura delle etichette: "Normalmente già si usa inchiostro indelebile. Era il colore diverso dell'etichetta che la rendeva immediatamente riconoscibile dai consumatori per distinguere il prodotto nazionale da quello proveniente da altri Paesi". E sottolinea un particolare al limite del paradosso: "E' buffo che invece l'aula abbia approvato un mio ordine del giorno sulle tecniche investigative come l'analisi del dna per smascherare le frodi".

"Ora è tutto a totale discrezione del produttore - commenta L'Abbate, capogruppo M5s in commissione Agricoltura  - abbiamo presentato un emendamento per reintrodurre la data di scadenza e quella di imbottigliamento ma abbiamo raccolto solo un 'no' della maggioranza. Governo e Pd sembrano avere più a cuore le sorti di qualche lobby straniera piuttosto che il comparto agroalimentare nazionale".

Il Mipaaf: sanzioni ai furbi. Accusato di disinteresse rispetto alla questione, il ministero delle Politiche Agricole replica: "L'olio d'oliva non ha mai avuto data di scandenza, bensì ha un termine minimo di conservazione che resta e rimane obbligatorio sotto responsabilità del produttore, così come l'indicazione chiara ed evidente dell'origine in etichetta. Per chi viola le norme - spiegano ancora dal Mipaaf - sono previste le sanzioni e il sistema di controlli dimostra che siamo tra i Paesi con il maggior numero di verifiche in Europa. Da poco tra l'altro è stato rafforzato il quadro sanzionatorio sull'olio di oliva proprio per evitare le frodi".

Contro. Il provvedimento viene contestato anche dagli agricoltori: "Con l'invecchiamento - precisa il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo - l'olio comincia a perdere progressivamente tutte quelle qualità organolettiche che lo caratterizzano (polifenoli, antiossidanti, vitamine) e che sono alla base delle proprietà che lo rendono un alimento prezioso per la salute in quanto rallentano i processi degenerativi dell'organismo. Con il recepimento delle indicazioni comunitarie la data di scadenza non sarà più di 18 mesi, ma potrà essere decisa liberamente dagli stessi imbottigliatori, il che equivale di fatto a cancellarla, poiché ognuno potrà metterla in base ai propri interessi commerciali ed è evidente il rischio che in molti ne approfitteranno per smaltire l'olio vecchio".


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