Un gruppo di 19 veterani dei servizi segreti americano ha scritto una lettera indirizzata adAngela Merkel . La Cancelliera tedesca viene invitata ad abbandonare il proprio dialogo con la Russia in nome della sicurezza dell’area della Nato. Perché questa sia garantita, secondo loro, sarebbe necessario anticipare le mosse di Vladimir Putin e scongiurare un espansione della sua influenza regionale. Come? Circondando la Russia di basi militari atlantiste che fungano da disincentivo per le politiche egemoniche del Cremlino....
La lettera è firmata dalla sigla dei VIPS (Veteran Intelligence Professionals for Sanity ), un associazione di ex agenti della Cia, della Fbi, di diversi ministeri dello Stato nonché di ex diplomatici e alti ufficiali dell’esercito. Nata nel 2003 per “contrastare la falsa informazione che sta venendo fatta sulla guerra in Iraq”, da allora tale organizzazione ha ripetutamente esercitato pressioni su persone e governi qualora mostrassero posizioni non coincidenti con gli interessi americani e atlantisti. Come in parte sembra essere il caso della odierna Germania. Nonostante la Germania sia un importante membro della Nato e che nulla faccia pensare che Berlino possa volersi staccare da essa – l’esercito tedesco è stato notevolmente ridotto negli ultimi anni, tanto che le basi dell’Alleanza Atlantica rappresentano le uniche forme di difesa militare possibile per il Paese – l’amministrazione tedesca ha sviluppato negli ultimi anni una forte collaborazione con la Russia. Questa è dovuta soprattutto ad un fattore storico: alla Repubblica Federale Tedesca va riconosciuta la primogenitura della normalizzazione dei rapporti con con i Paesi del blocco orientale ( Ostpolitik ) fin dall’inizio degli Anni 70 per volontà dell’allora Cancelliere socialdemocratico Willy Brandt .
Da allora gli apparati dello Stato tedesco hanno sviluppato fortissimi legami con l’amministrazione sovietica prima e russa poi , cosa che si è sviluppata in un forte rapporto economico tra i due Paesi, soprattutto per quanto riguarda il mercato degli idrocarburi. Nonostante le sanzioni anti-russe, i fallimenti dei progetti del Turkish Stream e dei quello delSouth Stream hanno portato al rafforzamento del North Stream , la pipeline che partendo dalla Russia attraversa il mare del Nord per arrivare in Germania, dove il gas viene smistato in tutto il continente europeo.
La Germania è quindi oggi il vero broker del gas russo in Europa . Un rapporto privilegiato, questo, difeso e incentivato dalle maggiori imprese tedesche del settore energetico (tra cui la Wintershall e la Basf) come da tutti i maggiori partiti: dalla Cdu di Angela Merkel come dai socialdemocratici della Spd , passando per la destra di Alternative fuer Deutschland e per la sinistra della Linke . La politica tedesca ha così mantenuto un rapporto equilibrato e di aperto dialogo con Mosca, tanto che diversi apparati statali hanno più volte ribadito che per la Germania sarebbe necessario aprirsi al mondo multipolare che Putin vuole guidare.
L’amministrazione americana non ha mai nascosto il proprio disappunto a riguardo. Già nel 2014, in occasione del vertice Nato di Cardiff, i VIPS avevano diffidato Angela Merkel dall’esprimere pubblicamente posizioni in merito alla crisi ucraina che fossero discordanti o indipendenti dal quelle americane .
La nuova lettera che hanno scritto alla Cancelliera arriva a seguito dell’annuncio da parte della Nato di volere inasprire le misure militari anti-russe. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ha annunciato in occasione del vertice Nato di Varsavia della scorsa settimana che “verrà aumentata la presenza militare ad Est” e che questa sarà “il più grande rafforzamento militare dai tempi della Guerra Fredda”.
Le possibilità dell’esplosione della violenza armata tra l’Occidente e la Russia è così cresciuta notevolmente. I VIPS hanno dunque scritto alla Merkel invitandola a non fare passi falsi in questo momento delicatissimo, invitandola ad assumere nei confronti di Mosca un atteggiamento di “scetticismo diffidente”.
Fondamentale in questo contesto è il ruolo della crisi ucraina . Il vertice di Varsavia ha riconosciuto l’incapacità da parte delle autorità di Kiev di mettere in pratica quanto previsto dagli accordi di Minsk . Molti Paesi del blocco orientale, in modo particolare quelli baltici, hanno invocato una maggiore presenza tedesca nella regione. Lo stesso è auspicato dai VIPS, purché Berlino agisca in direzione di una “stabilizzazione” dell’Ucraina in senso occidentale, ossia del suo ingresso all’interno del blocco occidentale.
La Germania viene dunque chiamata a assumere nuovamente un ruolo di leadership europea in funzione anti-Putin . Gli obiettivi di tale azione sarebbero ora quelli di “anticipare” le reazioni da parte russa. Gli americani sono infatti ben consapevoli che non è neanche immaginabile che il presidente russo non reagisca di fronte all’accerchiamento delle sue frontiere da parte delle basi Nato.
Lo scoppio di eventuali violenze militari (e nucleari) sarebbero decisamente più probabili in assenza di una azione di mediazione da parte tedesca. I VIPS invitano quindi la Merkel a rendere il suo Paese il leader europeo della Nato in funzione anti-russa. Una posizione, questa, che è però difficilmente conciliabile con gli interessi e gli storici rapporti che la Germania ha con la Russia e che sono condivisi da tutti i suoi principali partiti. Non è un caso che le reazioni politiche a tale richiesta siano state pacate ma decise e trasversali. Angela Merkel ha annunciato un suo “risoluto no” al rifornimento di armi da parte della Nato all’esercito ucraino, mentre il ministro degli esteri, il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier ha condannato nettamente i piani di militarizzazione delle frontiere russe. Che ha definito essere una minaccia per la sicurezza regionale.
Sembra dunque che gli Stati Uniti puntino allo svincolamento della Germania dai legami con Mosca per fare sì che ciò avvenga per tutta l’Europa. Ma la politica tedesca, l’unica a livello europeo ad avere mostrato di avere la forza di opporsi a questi disegni, ha risposto negativamente. Per ora.
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DA: Veteran professionisti di intelligence per la sanità mentale (VIPS)
OGGETTO: Vertice della NATO a Varsavia.
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