Il ministro della Giustizia britannico Michael Gove, candidato alla leadership Tory, nel presentare il suo programma ha annunciato che non c'è alcuna "aspettativa" di invocare l'art. 50 entro il 2016, contrariamente a quanto chiesto dall'Ue. Juncker: "Nessun negoziato prima della notofica. Regno Unito sia chiaro su sue intenzioni".
"Metterò fine alla libera circolazione", è il primo punto del programma del ministro della Giustizia britannico Michael Gove,candidato alla leadership Tory, in alternativa alla collega di governo Theresa May. "Introdurrò un sistema di punti all'australiana e ridurrò i numeri" degli immigrati, ha annunciato il sostenitore del Leave.
"Garantirò che onoreremo le indicazioni che il popolo britannico ci ha dato. Nella campagna per ilreferendum ho sostenuto cambiamenti specifici, credo in essi e li realizzerò. Le promesse di lasciare l'Unione europea, porre fine alla supremazia dell'Ue e riprendere il controllo della nostra democrazia, con il mio impegno saranno rispettate". Ha però sottolineato che non c'è alcuna "aspettativa" di invocare l'articolo 50 del Trattato di Lisbona, se non dopo lunghe trattative, quindi "non entro il 2016", come invece chiede di fare l'Ue... Infatti il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker chiede chiarimenti sulle intenzioni della Gran Bretagna, ribadendo la posizione dell'Unione: "Sulla cosiddetta Brexit, vogliamo essere chiari, non ci saranno negoziati prima della notifica e invitiamo le autorità britanniche a rendere chiare le loro intenzioni. Non abbiamo tempo da perdere. Non possiamo aggiungere incertezza ad incertezza. Vorremmo sapere dove ci stiamo dirigendo". Anche il presidente francese François Hollande, uscendo da un colloquio con il premier inglese uscente David Cameron ha ricordato che la Brexit non può essere né "rinviata" né "annullata".
Gove ha poi garantito che, se diventerà premier, nel Regno
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