“Sta arrivando una tempesta, che la Gran Bretagna non ne ha mai viste di eguali. La seconda guerra mondiale sembrerà una buca sulla strada in confronto a questa”, sussurrò la regina.
Un sensazionale, inquietante fuori-onda ha colto di sorpresa la troupe della BBC intenta a posizionare telecamere e microfoni per riprendere il rituale discorso di Elisabetta al parlamento, il 18 maggio.
Come da obbligo costituzionale (“il re regna ma non governa”) l’annuale discorso di apertura del parlamento è scritto dal primo ministro – oggi Cameron – ed esprime le valutazioni del governo, non del monarca. Ma la vecchissima sovrana è apparsa subito irritata – così ha raccontato un membro della BBC presente – di dover fare un discorso neutro. “Ha detto che concrete informazioni dai massimi livello militari dicono che se noi non ‘Brexit’, si entra in uno scenario inevitabile di terza guerra mondiale”.
La regina parlava coi suoi maggiordomi che l’aiutavano ad indossare l’abito cerimoniale (Robe of State) e la corona (Imperial State Crown) nell’apposto guardaroba regale (Robing Chamber). Ma, siccome già aveva un microfono appuntato, tutta la sala l’ha sentita mentre sussurrava: “La seconda guerra mondiale sembrerà una gobba sulla strada al confronto. Ho il dovere di avvertire i miei sudditi”....
Che la regina sia a favore del Brexit è quasi certo: l’ha strillato il Sun nel marzo scorso (“Queen Backs Brexit!”), raccontando che la sovrana ha avuto persino un litigio sul tema con Nick Clegg il vice-primo ministro: “La Ue va’ sulla strada sbagliata”, avrebbe detto. La smentita di Buckingham Palace criticava soprattutto il titolo, strillato, come sono quelli del tabloid super-popolare.
Nella Robing Chamber, Elisabetta sembra aver persino alluso ad una sua fuga, o all’abdicazione: “Si fanno i necessari preparativi per abbandonare la nave. Arriva una tempesta tanto violenta, che l’Inghilterra non ne ha mai viste di eguali”.
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A quel punto l’audio è stato interrotto. Al personale della BBC, stupefatto di quel che aveva sentito, si è rivolto il direttore, John Kirby, il quale avrebbe detto che “il capo dello Stato dà molto fiato alla bocca negli ultimi tempi”, e che “noi tutti dobbiamo ignorare, dimenticare, cancellare dalla memoria qualunque cosa abbiamo ascoltato”.
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