Pagine

martedì 26 aprile 2016

PdiR(enzi)-becchino:Aspettativa di vita in calo per la prima volta nella storia | "Siamo il fanalino di coda nella prevenzione nel mondo"

 


 PS: <<... e pensare che ci volevano convincere che vivremo tutti fino a 100 per goderci la pensione.. e qualcuno si chieda pure chi siano i ladri... ! saranno contenti i signori della classe politica che ci mandano in pensione a 75 anni...! 
PdiR(enzi) il "becchino":<<Visto...non aumento l'età pensionabile...>>!
umberto marabese
---------------------
I più longevi vivono in Trentino, la speranza di vita minore si registra in Campania. Il Paese è sempre più vecchio: un italiano su cinque ha più di 65 anni. L'aspettativa di vita degli italiani è in calo per la prima volta nella storia. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto Osservasalute, secondo cui il fenomeno è legato a una riduzione della prevenzione delle malattie. Nel 2015 la speranza di vita per gli uomini era di 80,1 anni, 84,7 anni per le donne: un dato più basso rispetto al 2014 (80,3 anni per gli uomini e 85,0 anni per le donne). L'andamento ha riguardato tutte le Regioni.L'indice più alto di longevità si registra nella provincia di Trento, sia per gli uomini sia per le donne (rispettivamente, 81,3 anni e 86,1 anni). La Campania, invece, è la Regione dove la speranza di vita alla nascita è più bassa: 78,5 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne. Il rapporto dipinge inoltre un Paese sempre più vecchio: un italiano su cinque ha infatti più di 65 anni. E' addirittura "boom" di ultracentenari: circa 19mila i casi nel 2015, più che triplicati rispetto ai 5.650 del 2002.

Le cause di morte - Per quanto riguarda le cause di morte, stando ai dati del 2012, quelle più frequenti sono le malattie ischemiche del cuore, responsabili da sole di 75.098 morti (poco più del 12% del totale dei decessi). Seguono le malattie cerebrovascolari (61.255 morti, pari a quasi il 10% del totale) e le altre malattie del cuore non di origine ischemica (48.384 morti, pari a circa l'8% del totale).

"Il calo è generalizzato per tutte le Regioni", ha spiegato Walter Ricciardi, direttore dell'osservatorio sulla Salute delle Regioni. "Normalmente - ha aggiunto - un anno ogni quattro anni è un segnale d'allarme, anche se dovremo aspettare l'anno prossimo per vedere se si tratta di un trend. Siamo il fanalino di coda nella prevenzione nel mondo, e questo ha un peso".
----

Nessun commento:

Posta un commento